Tornare al campus, continuare a vivere come se Carl fosse stato solo una piccola parentesi della sua vita, non era stato così difficile.
Aveva pianto.
Non ricordava in quale momento esatto, ma si era ritrovato le guance bagnate di lacrime, asciugate dalle carezze delle sue sorelle.
Era passato solo qualche giorno da quel momento, eppure il funerale sembrava già così lontano.
Era davvero così facile lasciarsi il passato alle spalle?
Se lo chiedeva mentre guardava la schiena nuda di Harry, ancora addormentato accanto a lui.
Lo accarezzò piano. Si era svegliato molto presto, e pretendeva un bel pompino prima di andare a lezione. Se lo meritava, decisamente.
Harry si mosse piano sotto le sue carezze.
Colin si avvicinò al suo orecchio per sussurrargli: "Buongiorno, ti va la colazione a letto?"
Harry sorrise aprendo piano gli occhi per abituarsi ai raggi del sole.
"Dov'è la colazione?" chiese non vedendo nient'altro che il biondino. Niente caffè o pancakes.
Colin abbassò il suo sguardo verso il proprio membro, molto più sveglio dei presenti.
Harry, capendo benissimo quale sarebbe stata la sua colazione, si leccò le labbra e spostò le lenzuola per abbassarsi verso le labbra dell'altro. Un bacio casto e veloce, per poi scendere direttamente verso i boxer, calarli lentamente ed osservare il membro rosso e duro. Non ci pensò molto prima di leccarlo e avvolgerlo tra le sue labbra fino a sentirlo in gola. Colin si lasciò sfuggire un gemito piuttosto alto, che convinse Harry ad andare più veloce. Non avevano moltissimo tempo, e anche lui voleva venire il più velocemente possibile, quindi si iniziò a toccare da sopra i pantaloni del pigiama, unico indumento che indossava.
"Toglili" gli chiese Colin accarezzandogli i capelli.
Lui obbedì velocemente mentre cercava di non spostare le labbra dal membro del biondino, causandogli delle risate soffocate dai gemiti.
Harry, appena fu senza pantaloni, iniziò a toccarsi rudemente. Colin avrebbe voluto toccarlo ma era decisamente distratto dalla lingua del moro che lavorava deliziosamente sul suo cazzo.
Strinse la presa sui capelli del moro quando sentì la lingua di quest'ultimo spingere sulla sua vena. Urlò il nome di Harry venendo copiosamente nella sua bocca.
Il moro ingoiò tutto avidamente, amava fare colazione in quel modo.
Colin senza neanche pensarci spostò subito la mano sopra quella di Harry, aiutandolo a masturbarsi. Strinse quasi violentemente le sue palle e il moro venne sporcando le dita di entrambi.
Si guardarono negli occhi scambiandosi un luminoso sorriso quando "Ora però ho bisogno di latte e cereali!" esclamò Colin.
Quelli erano i loro risvegli preferite.
Essere braccato nel corridoio da Cher alle 8 di un lunedì mattina non era mai un buon presagio."Luke non vuole scopare con me, si è messo in testa di voler fare le cose con calma" iniziò la bionda quasi schifata dalle sue stesse parole.
Colin la guardò per un attimo scettico: "Qual è il problema?"
"Davvero me lo stai chiedendo?" lo aggredì trascinandolo in un angolo appartato.
"Ma non hai delle amiche a cui chiedere consiglio? Non diventeró il tuo amico gay da mostrare come trofeo" sbuffò lui.
"Non saresti granché come trofeo, tranquillo." Era in vena di complimenti. "Sinceramente, ne voglio parlare con te perché, a quanto pare, anche tu hai avuto difficoltá con Harry all'inizio, e vorrei capire come affrontare la cosa."
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How many secrets can you keep?
FanfikceErano anni che,in quell'università, la squadra di calcio e quella di basket erano in guerra,il loro odio veniva tramandato di generazione in generazione. Ci sono dei segreti,però, che devono restare tali, e altri,invece, che continueranno a distrugg...