CAPITOLO 14

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IO LO AMO...

Lui deve saperlo

No, lo metterei in pericolo... Non posso farlo.

Ma lo farà lui, anche lui prova qualcosa di molto forte per te e prima o poi cederà, già oggi con quelle parole ha dimostrato che sta per cedere e per rivelarti i tuoi sentimenti.

Mi alzo e vado in camera voglio dormire.

LA MATTINA DOPO...

Moon mi sveglia e io vado a prepararmi, indosso una camicetta nera senza maniche e la metto dentro un paio di jeans neri, come scarpe gli stivaletti bassi, il solito trucco e una coda disordinata.

Arrivo nella clinica e mi fiondo subito nel lavoro, però noto che Kane non c'è... Devo smettere di pensare a lui, devo dimenticarlo e se non viene più a lavoro tanto meglio.

LEA: "Kane non c'è oggi?"
IO: "Non parlarmi di lui" Dico irritata, Lea si avvicina e mi mette una mano sulla spalla.
LEA: "che cosa è successo?"
IO: "Sto cercando di dimenticarlo, ho accettato ciò che provo per lui e non dovevo farlo quindi ora devo smettere di pensare a lui e i miei sentimenti per lui andranno via"
LEA: "Hai ammesso a te stessa di amarlo Ametist?" Dice sussurrando e io annuisco, poi lei sospira...
LEA: "Se anche lui ti ama troverete una soluzione per andare via di qui e vivere felici" Ma non ha capito?
IO: "voglio dimenticarlo, non vivere felice con lui"
LEA: "Sono la tua migliore amica, so cosa vuoi davvero" Mi accarezza la schiena e se ne va lasciandomi sola con i miei pensieri. Vorrei tanto che Elijah fosse qui per darmi uno dei suoi consigli divertenti e sciocchi ma che molte volte hanno funzionato.
Dopo un bel pò di ore finalmente il mio turno è finito e me  ne torno a casa stanca morta.

DUE SETTIMANE DOPO...

Non vedo Kane da due settimane l'ho chiamato varie volte e mandato vari messaggi per dirli che dovevo parlargli e gli ho anche lasciato dei messaggi in segreteria ma niente.
Oggi ho il turno serale e con tutti i ragazzi stiamo cenando visto che non arriva nessuno, sto per dare un morso al mio panino quando vedo la porta aprirsi... Il mio cuore si ferma, non riesco più a respirare, rimango con il panino a mezz'aria... È Kane!

KANE: "Ciao ragazzi sono tornato!" Dice abbracciando Aelor e Lea, saluta persino Liv... Ma evita il mio sguardo con tutto se stesso, appoggio il panino sulla sedia e corro via, prendo l'ascensore e salgo fino all'ultimo piano sul terrazzo.. Respiro profondamente e riempio i miei polmoni di aria, Moon non mi ha seguita ha capito che voglio stare sola. Mi siedo sul bordo del terrazzo, potrei cadere da un momento all'altro ma mi piace stare qui, la sensazione di vuoto sotto i piedi, la vista sulla città... Semplicemente magico.

KANE: "Non ucciderti" Avevo avvertito la sua presenza infatti non mi spavento e mi limito a non rispondere. Mi alzo per andare via ma quando li passo accanto mi prende per il polso... Un contatto di cui avevo tanto bisogno, quel calore familiare che si espande per tutto il mio corpo e si fonde con il freddo del metallo dei suoi anelli, quel brivido che correva lungo la mia schiena, il cuore che si fermava... Tutto ciò  mi era mancato.

KANE: "Non osare andartene" Tuona all'improvviso interrompendo i miei pensieri.
IO: "Oh io invece posso osare è come... Tu invece come osi presentarti qui dopo due settimane, due settimane Kane non due giorni... Due. Fottute. Settimane." Mi libero dalla sua stretta e il freddo invade il mio corpo e il mio polso.
IO: "Mi hai lasciata sola Kane, io mi sono aperta con te tu mi hai lasciata sola" Mi volto di spalle, perché stanno iniziando a scendere delle lacrime.
KANE: "Dovevo pensare e poi avevi Léa e Aelor"
IO: "Io avevo bisogno di te Kane" Inzio a piangere e mi avvio verso la porta ma lui la blocca con un braccio.
KANE: "cosa hai detto?" Domanda e una scintilla gli passa negli occhi.
IO: "Che avevo bisogno di te Kane, te lo potrei ripetere all'infinito" Si avvicina ancora di più a me, ora sono io che blocco la porta, perché ho le spalle appoggiate su di essa e Kane mi blocca.
KANE: "Hai ancora bisogno di me?" Domanda con uno sguardo che è un misto di tristezza per non esserci stato e di felicità per le parole che ho detto.
IO: "Ho sempre bisogno di te" I nostri visi sono a pochi millimetri, ma veniamo interrotti da un incessante bussare alla porta.

LEA: "Ragazzi tutto bene?" Apro la porta e fingo indifferenza.
IO: "Lea sei incinta non devi affaticarti"
LEA: "Potrai dirmelo quando sarò al settimo mese, sono incinta solo di quattro" Roteo gli occhi e scendiamo, nell'ascensore c'è imbarazzo, Lea è imbarazzata perché sa di aver interrotto qualcosa e io sono imbarazzata per ciò che ho detto l'unico tranquillo è Kane.
LIV:"Ametist, Aelor ti vuole in sala operatoria 3"
IO: "Grazie Liv" Abbiamo chiarito leggermente non siamo più quelle di prima e non potremmo mai più esserlo.

IO: "Che succede Aelor?"
AELOR: "questo tirocinante continua a darmi torto, secondo me questo gatto ha un tumore che stiamo appunto operando secondo lui non ha nulla" Alzo gli occhi al cielo... Questi tirocinanti  sicredono di essere chissà chi.
Mi avvicino sul punto dove Aelor ha appena iniziato ad incidere e gli faccio segno di continuare... È chiarissimo si tratta di un tumore, benigno ma è un tumore.
IO: "È un tumore, si vede chiaro e tondo... Scommetto che si sentiva anche in superficie... Se lei continua a fare questi errori non è adatto a questo lavoro" Dico al ragazzo che si scusa ed esco dalla sala operatoria.



Tu il mio demone, io la tua stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora