CAPITOLO 20

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Appena entriamo nello studio mi paralizzo, non riesco a muovermi, le mani mi tremano... Moon si ferma a guardarmi e si avvicina a me.

MOON: "Devi stare tranquilla, troveremo una soluzione per riportarlo di nuovo qui" All'improvviso una lacrima sfugge al mio controllo, il metallo freddo dei suoi anelli in contrasto con le sue mani calde mi manca... Mi manca terribilmente, non riesco a respirare, perché la mia aria era lui, mi mancano le sue mani su di me, i suoi baci, i suoi occhi belli da morire e la sua voce...è come se mi avessero pugnalata, sono morta perché lui se n'è andato per colpa di mia madre, una sensazione di vuoto si fa strada dentro me. Un vuoto fatto lacrime, un vuoto provocato dalla sua assenza, dall'assenza del suo corpo della sua voce. Non ho più un cuore, se l'è portato via con se e da una parte sono felice di questo dall'altra questa cosa mi distrugge.

Lo amo più della mia stessa vita. Non credo che riuscirò a vivere senza di lui e non credo di poter lavorare senza la sua presenza, senza le sue interruzioni e senza i suoi "ti amo" sussurrati e i baci di nascosto. Io mi vendicherò, troverò mio padre e ucciderò quelle bastarde, per Kane e per Elijah.

Tu il mio demone, io la tua stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora