CAPITOLO 21

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È difficile lavorare senza la costante presenza di Kane. Durante questa giornata mi sono distratta molte volte e ho visto Liv guardarmi con uno sguardo strano quasi divertito, forse è solo la mia impressione dovrei fidarmi di più di lei... Come una volta.

Io e Moon siamo finalmente a casa e mi rifugio in camera mia.

Dopo poco tempo sento bussare alla porta.

IO: "Entra Moon" Mi metto a sedere e lei entra in pigiama e struccata, sembra una normalissima ragazza.
MOON: "Ei... Ti va di parlare?" Annuisco e le faccio cenno di sedersi, si siede di fronte a me e si mette comoda stringendo un cuscino tra le braccia.

MOON: "ti va di parlarmi di tua madre? O della tua famiglia generale, parlami di qualsiasi cosa" Faccio un respiro profondo e inizio a raccontare.

IO: "sai quando era piccola, in casa c'erano un pò di problemi economici e io venivo considerata la pecora nera della famiglia, perché facevo spendere soldi a tutte loro, mi mettevo nei guai e cose così... Mia madre mi minacciava spesso di togliersi la vita, non so bene perché lo facesse, forse sperava che io cambiassi atteggiamento soprattutto dopo la morte di Elijah...ma quello che ha ottenuto è stato solo distruggermi psicologicamente e il mio odio verso di lei aumentava... Come si può dire a una figlia di volersi togliere la vita? È una cosa orrenda e disgustosa che mira alla distruzione di una mente. Quando era con Lhara non faceva altro che sorridere, scherzare con lei...infatti evitavo sempre di stare sola con mia madre, la odiavo... Passavo le notti a piangere sotto le coperte a chiedere aiuto silenziosamente ad Elijah e a mio padre che non avevo mai conosciuto" Alcune lacrime mi scendono sul viso e vedo Moon piangere e stringermi la mano. Poi lei inizia a parlare.

MOON: "I miei genitori invece mi hanno sempre voluta bene, mi compravano vestiti bellissimi, gioielli, profumi, scarpe tutto ciò che desideravo infondo erano Re e Regina. Ma a me non mi bastava, io volevo di più, volevo sentire il calore di un abbraccio che non ricevevo mai perché loro mi mostravano il loro affetto solo con le parole e con le cose materiali, mi mancava il sorriso sulle labbra che vedevo a tutte le mie coetanee, mi mancava la loro spensieratezza... Io avevo tutto nella mia stanza non c'era quasi più spazio per l'infinità di cose che mi compravano, ma io ero vuota dentro non ero felice, non ero me stessa... Un giorno durante una passeggiata a cavallo con una mia amica ho conosciuto, Kael... Il principe Kael. Era bellissimo, occhi di un azzurro da sembrare ghiaccio e capelli corvini scompigliati dal vento... " Fa una breve pausa e poi riprende - "Capì che era il principe dei demoni quando vidi l'anello che portava al dito e il sigillo sulla sua spada, ma a me non importava... Da quel giorno passeggiammo ogni mattina insieme sia a cavallo che a piedi... Poi i nostri incontri sono diventati anche notturni, fatti di baci fugaci che con il tempo sono diventati più che baci, sono diventati veri e propri incontri clandestini in cui ci lasciavamo andare alla passione... Io volevo diventare sua moglie e lui voleva diventare mio marito, così riunimmo le nostre famiglie... Che come sai incominciarono ad odiarsi dal primo sguardo e poi iniziarono una vera e propria guerra, si andò avanti così per quasi due anni fin quando non allontanarono Kael da me e non lo rividi per un mese così andai sulla torre più alta del mio castello e lo vidi in lontananza con le guardie che lo inseguivano, riuscì a salire sulla torre e quando capì le mie intenzioni mi baciò ci dichiarammo amore eterno e ci gettammo insieme dalla torre, sotto lo sguardo attonito delle guardie e di tutto il villaggio... Poi tu sai già quello che è successo...spero solo che sia ancora
vivo"
Distoglie lo sguardo e piange io mi avvicino a lei e rimaniamo abbracciata per tanti tempo ognuna che condivide il proprio dolore con l'altra.

IO: "Tu mi aiuterai a trovare mio padre e Kane e io ti aiuterò a ritrovare il tuo principe... È ancora vivo ne sono sicura proprio come te... Io ti aiuterò perché per me sei un'amica puoi starne certa" Lei annuisce  e poi ci abbracciamo dinuovo strette.

Tu il mio demone, io la tua stregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora