《No!》
Non poteva girarsi a vedere chi avesse gridato perché sennò si sarebbe trovato in pochi secondi un proiettile piantato nel cervello, ma di certo non avrebbe confuso la sua voce con altre.
《Se non abbassa subito quella pistola io clicco questo pulsante verde e la polizia sarà quì nel giro di pochi minuti.》
Yoongi fissò Jimin con la coda dell'occhio mentre teneva il cellulare in mano con il numero già composto.
L'uomo lo fissò un attimo senza far trasparire alcuna emozione e scoppiò a ridere senza fregarsene minimamente della minaccia.
E poi sparò.
Il proiettile passò a pochi centimetri dal suo lobo, alzandogli addirittura i capelli dalla vicinanza.
Yoongi lasciò andare quel respiro trattenuto troppo a lungo per la paura.
Pur avendo ancora la pistola in mano, l'uomo non accennò minimamente a fermare Jimin, che nel frattempo aveva cominciato a comunicare agli agenti il problema e la loro posizione.
L'uomo continuava solo a ridere come uno psicopatico.
《Sai che è un onore averti tra le mie mani Park..?
Ho aspettato così a lungo questo momento...ed ora che sei finalmente davanti a me...sembri veramente divino...le tue forme ed il tuo visino innocente...Lo sfondo del telefono di quella puttana non ti valorizzava per niente.》disse in preda al piacere mantenendo un sorrisino storto.
《La ringrazio per i complimenti...ma vorrei prima parlarle di due cosucce...
Uno: Lei ha qualcosa come quarant'anni di differenza da me.
Due: Non si deve mai più permettere di dare della "puttana" a mia madre dopo che è morta dallo stress per colpa sua!》
Senza che neanche se ne accorgesse, la mano di Jimin passò fugace sotto il suo giubbotto mentre distraeva il pazzo con le parole.
Poi ci fu un colpo.
Yoongi rimase un attimo impaurito dal forte rumore ma poi alzò lo sguardo.
L'uomo era a terra con una macchia di sangue scuro sulla spalla.
Il proiettile, essendo partito da una distanza di soli tre metri, gli passò sotto la clavicola e creò un buco netto che sbucava dalla scapola.
Jimin trattenne un verso disgustato alla vista del sangue e si voltò verso Yoongi, lanciandosi tra le sue braccia e quasi colllassando tra esse.
Anche il maggiore era distrutto. Un pò fisicamente ma mai quanto mentalmente, soprattutto per le cose che aveva scoperto essere state fatte da suo padre e per lo stress di averlo davanti.
Quindi non riuscì a tenere neanche il suo peso piuma e cadde in ginocchio nel terreno fangoso formatosi dalla leggera pioggerellina, ma non gli importava.
Gli interessava solo la morte di quell'uomo ed il fatto che Jimin stesse bene.
Non riuscì più a trattenere le lacrime e lo strinse più forte a sé, come se fosse circondato da acqua e quella fosse la sua unica fonte d'ossigeno.
《Non seguirmi mai più. Mai più dovrai rischiare la vita per me.》sussurrò accarezzandogli la schiena calda sotto la felpa con le mani gelide.
《Però avevo ragione...》sussurrò nell'incavo del suo braccio.
《Sapevo che non ti saresti arreso e che avresti combattuto fino alla tua vendetta. Vorresti avere l'onore di dare a questo psicopatico il colpo di graz-》
Non finì la frase e si accasciò ancora di più sulla spalla di Yoongi, rimasto a fissarlo con la bocca spalancata e con un nuovo loop terrificante che si ripeteva come un disco rotto nella sua mente.
Jimin non finì mai quella frase.
Un forte colpo si ripeteva nella sua mente come se stesse succedendo altre migliaia di volte.
Poco sopra a dove si trovava la mano di Yoongi, un proiettile aveva scavato un buco nella schiena del minore.
Non sapeva cosa fare. Era in panico.
Il suo sangue gli scendeva a copioni sulla mano, facendolo andare ancora più in agitazione.
Premette la sua fepa sulla ferita del più piccolo mentre il suo respiro si faceva pesante.
《No, no no! Jimin, guardami! Tieni gli occhi aperti.》lo distese sulle sue ginocchia e gli prese il viso tra le mani.
《Resta con me...》sussurrò tra le lacrime.
Lanciò uno sguardo assassino nella direzione di suo padre e non esitò ad alzarsi con la pistola in mano e lasciargli un colpo proprio al centro della fronte.
Gli si avvicinò e gli premette un ginocchio in mezzo allo stomaco apoggiandocisi con tutto il peso, pur sapendo che fosse già morto.
《Sappi solo che se anche Jimin morirà a causa tua, verrò all'inferno e ti ucciderò di nuovo fino a quando neanche una goccia di sangue resterà più nel tuo lurido corpo.》
Si alzò in piedi e gli sputò addosso lanciandogli uno sguardo di disgusto, ma si girò immediatamente sentendo un gemito di dolore provenire dal ragazzo disteso a terra.
Corse subito da lui e lo prese in braccio come se fosse una principessa, stando attento a non premere sul punto nella quale era entrato il proiettile.
Sperava con tutto sè stesso che i soccorsi arrivassero al più presto.
《Ti prego moccioso...resta con me...》
Jimin aveva gli occhi chiusi, ma comunque fece un debole sorriso nel sentire la parola "moccioso" .
《Hyung...》aprì debolmente gli occhi.
Yoongi era terrorizzato e completamente scioccato da tutto quello che stava succedendo, ma comunque gli baciò la fronte dolcemente per fargli capire che lo stesse ascoltando.
《Sono felice...di morir-e...con te.》sussurrò.
Yoongi cominciò a tremare, scosso sia dal pianto che dal terrore di perderlo.
Lui non voleva e non poteva perderlo.
Il più piccolo alzò debolmente una mano e gli asciugò alcune gocce scese dai suoi occhi.
《Grazie di tutto hyung...Ti amo...》una lacrima scese dalle guance di entrambi.
《No! Tu non morirai! Resisti, i soccorsi sono quasi quì. Non morirai per una cazzata simile! 》la sua voce si incrinò dal pianto.
Appoggiò la fonte sulla sua e le labbra a poca distanza da quelle del minore come per donargli ossigeno, fino a farle toccare.
Un bacio.
Aveva sempre sognato di baciarlo.
Ma mai avrebbe immaginato un bacio simile.
Tra parole, lacrime e sangue.
Fu un bacio bagnato e disperato.
Il primo bacio e probabilmente l'ultimo che Jimin avrebbe mai ricevuto.
Un filo di sangue uscì della sue labbra mentre le sirene cominciavano a farsi sentire in lontananza.
E poi gli occhi di Jimin si chiusero.
《Ti amo anche io.》
-★
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9:25
Художественная прозаJimin ogni sera, puntualmente alle nove e venticinque, accarezza il suo gatto mentre osserva il ragazzo dall'aria triste che lascia le gambe a penzoloni oltre alla ringhiera del suo terrazzo. Ma Jimin non sa che quel ragazzo muore ogni sera,esattame...
