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Una volta a casa Yoongi credette di piangere dal sollievo.
Era andato tutto bene.
Il piano aveva funzionato come voleva ed era riuscito ad arrivare a casa sano e salvo.
Ad attenderlo trovò Jimin, ancora sveglio e seduto sul divano con la testa rivolta verso la finestra, incoscente del suo arrivo.
Appoggiò il cappellino ed appese il giubbotto silenziosamente, solo per il gusto di vedere il volto rassicurato del minore quando gli si sarebbe avvicinato.

Con delicatezza gli appoggiò una mano sulla spalla,facendolo voltare di scatto.
《Hyung!》gli saltò al collo.
Yoongi ricambio esitante l'abbraccio,non aspettandosi tanto affetto. 《Ti ho aspettato,erano le quattro e non ti eri ancora fatto vivo! Mi hai fatto preoccupare,dov'eri?》

《A lavoro, lo sai. Ero rimasto a pulire, ecco perché sono tornato tanto tardi.》
《Oh, va bene.》

《Senti...Ti andrebbe di andare un pò sul terrazzo? È da due giorni che salto la mia solita uscita alle 9:25 senza motivo, quindi vorrei andarci almeno ora.》
《Certo...non ho sonno,quindi non avrei avuto comunque nulla da fare tutta la notte.》

Entrambi tornarono nel luogo dalla quale tutto era iniziato e si sedettero l'uno di fronte all'altro con la schiena appoggiata alla ringhiera e le gambe distese sul pavimento.
Per una volta Yoongi non aveva alcuna sigaretta tra le labbra, cosa che fece piacere al più piccolo, pur notando il fatto che al posto di torturarsi i polmoni, avesse cominciato con le labbra.

Quel momento era uno di quelli di piacevole silenzio che si creava raramente tra i due.
Che fosse attrazione sessuale, un dolce imbarazzo o antipatia neanche loro lo sapevano,ma il solito silenzio era più aspro di quelli.
Forse perché finalmente avevano capito che tra di loro le prole non servissero.
Solo sguardi.
Erano molto più utili di qualsiasi altra cosa che potesse circondarli.
《L'hai più fatto?》chiese improvvisamente Jimin.
《Fatto cosa?》
《Lo sai...quella cosa che non mi piace...》
《Oh,quella...No.》
Jimin strinse gli occhi diffidente.
Pur non vedendolo bene a causa della scarsa luce sembrava sincero, ma comunque voleva controllare se almeno ci avesse provato a smetterla,per stesso e per lui.

《Posso?》
Si avvicinò a gattoni al suo corpo freddo con un piccolo broncio sul viso ed il suo polso tra le mani.
Yoongi annuì e così gli arrotolò lentamente la manica, non molto fiducioso.
Ma con sua sorpresa, alla poca luce del lampione, non gli parve di scorgere alcun nuovo segno sul suo polso stretto.

Non si contenne un attimo e gli saltò tra le braccia con tutto il peso, stringendolo in un forte abbraccio.
《Grazie, grazie, grazie! Ti prego di non farlo più.》
《Non lo farò più moccioso...o almeno ci proverò per te.》

Jimin lo strinse ancora più forte sentendo che stesse ricambiando l'abbraccio,mentre Yoongi gli accarezzava dolcemente i capelli corti.

《In realtà non volevo ringraziarti solo per questo...volevo ringraziarti anche per supportarmi sempre e per esserci quando serve. Mi hai aiutato in un momento di buio più assoluto e continui a farlo pur non conoscendomi benissimo e forse non essendoti neanche simpatico...grazie di tutto,veramente.》

Il cuore di Yoongi quasi esplose a quelle parole.
Jimin era così prezioso e gentile che meritava solo il meglio dalla vita.

Gli avvicinò delicatamente la testa per lasciargli un dolce bacio tra i capelli.
Non pensare neanche un istante di starmi antipatico. E ricorda che sono io a dover ringraziare te...mi hai reso più felice tu in queste giornate che chiunque altro in tutta la mia vita.》

Jimin aveva gli occhi lucidi ed il riflesso della luna in essi,rendendoli due perfette mezzelune splendenti.
《Ti voglio un bene dell'anima Yoongi hyung...》
《Anche io ti voglio bene, Jimin.》

-★
(-1h al mio birthday :3♥)

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