Il luogo d'incontro era decisamente macabro.
Mentre ci stava andando si sentiva appesantito,come se una zavorra gli apparisse sotto la suola delle scarpe ad ogni passo.
Era in ansia.
Oltre alla paura di essere riconosciuto da qualcuno, si aggiungeva quella di poter essere attaccato o ucciso dai dipendenti del signor Min, pur non sapendo neppure se si sarebbero presentati.Ormai era notte inoltrata, quasi le tre.
Le ombre sembravano prendere vita ad ogni suo movimento,ed ogni minimo rumore si ripeteva centinaia di volte nell'aria, rendendo quel posto ancora più simile allo scenario di un film horror.Era coperto da testa ai piedi: sulla testa un cappellino da pescatore, una mascherina nera a coprirgli il viso, un giubbotto lungo, dei jeans attillati e degli anfibi, tutto rigorosamente nero.
Era abbastanza irriconoscibile, soprattutto comprendendo il fatto che il padre non lo vedesse da praticamente dieci anni.
Ma questo non toglieva l'agitazione e la paura che qualcosa potesse non andare per il verso giusto.
Per sicuezza teneva sotto il giubbotto una pistola a colpo multiplo,mentre in uno degli anfibi aveva un piccolo coltellino da lancio ed uno semplice, ma comunque sapeva che se fosse arrivato anche suo padre sarebbe stato rovinato.Ed invece no; solo due ombre si mossero nella piazzetta.
La sua e quella della persona che si aspettava di incontrare,ovvero il più stretto alleato di suo padre, riconoscibile dalla statura e dal distintivo con un falco su un angolo del giubbotto..《Agust D? Se è solo un ragazzino sappi che non perdiamo tempo.》
《No, sono August D. Vorrei fare uno scambio veloce.》
《Bene,neanche a noi piace perdere tempo.》
Lo infastidiva parecchio quel suo "noi".
Non capiva se lo usasse per intendere "noi" come se non fosse solo oppure in fattore di associazione.《Ora, codice.》
《 Ore 03:33, codice 04159.》
《Soldi,poi prodotto. 》
Storse il naso e glieli consegnò.Era veramente un buon piano? Sembravano tantissimi soldi.
《Ecco a lei. È stato un piacere, non si trovano spesso acquirenti seri.》
《La ringrazio...ed ho una proposta da farle.》
Doveva ammettere che le gambe gli stavano tremando, ma cercava almeno di tenere la sua voce ferma.《Ascolto.》
A quel punto il suo cuore aveva preso vita propria.
Fece per aprire bocca ma si bloccò a metà,cosa che con un pò di fortuna non si sarebbe notata grazie alla mascherina.《Vorrei un posto di lavoro.》
L'uomo cominciò a ridere anche troppo forte per i suoi gusti.
《E come crede di ottenerlo? Non sappiamo nulla di lei e neanche se ha delle abilità. E poi dovrebbe prima incontrarsi con il capo.Noi non guadagneremmo niente se non un maggior rischio di essere scoperti.》
Questa volta Yoongi finse una risata.《È qui che si sbaglia; sarebbe uno scambio.
Armi in cambio di un posto di lavoro.》
《Quante?》Bingo.
L'uomo sembrava interessato.
《Quante ne richiede lei.》
Sembrò pensarci abbastanza a lungo ma non profondamente.
Yoongi non sapeva se potesse prendere decisioni di sua spontanea volontà,e pensava che forse non fosse abbastanza per convincerlo.
Ma invece la risposta giunse poco dopo.《Accettiamo.》
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9:25
Ficción GeneralJimin ogni sera, puntualmente alle nove e venticinque, accarezza il suo gatto mentre osserva il ragazzo dall'aria triste che lascia le gambe a penzoloni oltre alla ringhiera del suo terrazzo. Ma Jimin non sa che quel ragazzo muore ogni sera,esattame...