─♡──Prologo──♡─

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Jimin vedeva ogni sera quel ragazzo.

In realtà era a qualcosa come venti metri da lui, e sarebbe potuto benissimo essere un cinquantenne o una ragazza con i capelli corti, ma pur non avendolo mai visto da vicino, la piccole storielle mentali che si faceva gli suggerivano che non avesse molti più anni di lui.

I palazzi della città di Seul erano moderni e costosi, per non parlare dei mezzi di trasporto o degli abitanti .
Seul era una città di lusso per Jimin, cresciuto nella più piccola Busan.
Era grande,con molti ristoranti e tantissimi negozi di smartphone o gadget di artisti, al contrario della città natale del ragazzo, più tranquilla e meno moderna.

Però lui non poteva godersi tutto quel lusso, e neanche la vita tipica di un adolescente.
Lui era...diverso.
Passava le sue giornate da casa all'ospedale e viceversa, e poteva vedere tutto solo dai finestrini della macchina di sua madre.

Però, dal suo davanzale, con una mascherina medica ed il suo gatto appoggiato sulle gambe poteva benissimo vedere il suo "vicino", o per specificare, il ragazzo che viveva nel palazzo di fronte al suo, mentre lasciava le gambe penzolare fuori dalle protezioni del balcone.
Lo vedeva fare così ogni giorno, precisamente alle 9:25 di sera.

Le 9:25 per Jimin erano un momento di riflessione, e probabilmente per il suo "vicino"  un momento di caos più totale. Se non contava questo si sentiva molto simile al ragazzo dai capelli chiari, di un colore indistinguibile alla luce della semplice luna e di qualche lampione quà e là.

Si ricordava quando pure lui si era tinto i capelli. Prima di un castano più chiaro e poi arancioni.

Quanto gli mancava vivere...

Ma infondo l'operazione l'aveva fatta ed era andata bene, ora doveva solo vedere se tutto sarebbe continuato in quella direzione. La nostalgia però era veramente sempre più forte.
La nostalgia della vita a Busan e del suo corpo,un bellissimo corpo palestrato,abbronzato e con degli occhi scuri, molto profondi.
Ma no, gli era stato portato via tutto.
Mangiava sì e no un pasto al giorno,le occhiaie avevano ormai rovinato il suo sguardo attraente e la sua pelle era bianca come un lenzuolo.

Anche il ragazzo del palazzo di fronte era molto magro,e Jimin dubitava che i suoi capelli fossero stati chiari di natura.
Forse per questo trovava in lui alcune somiglianze con sé stesso.
O forse era semplicemente un modo per convincersi di non essere incuriosito dall'altro ragazzo.

In sostanza Jimin, alle 9:25, appoggiava una mano sotto il suo mento e si sorreggeva il capo sopra il davanzale della finestra mentre restava ad osservare il ragazzo che fumava tranquillamente, mentre teneva tra le braccia uno dei suoi gatti ed  un tè fumante alle sue labbra.
Meglio di niente.

Gli sarebbe piaciuto uscire e godersi l'adolescenza, come spesso vedeva fare al ragazzo.
Gli sarebbe piaciuto tantissimo.
Ma lui non poteva.

Perché Jimin aveva il cancro.

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Hi guys, sono tornata con una nuova storia.
Questa volta sarà una Yoonmin angst, con capitoli medi e probabilmente (Probabilmente ;) con un good ending, ma non vi assicuro niente, soprattutto perché la sto scrivendo sul momento e non ho ancora pensato a come sarà la storia. Diciamo che è un pò una follia, ma sono curiosa di vedere cosa ne salterà fuori :3
9:25 conterrà:
-Argomenti delicati:(autolesionismo,fumo,alcool,malattie mentali e fisiche,disordini alimentari ecc...)
-Violenza: (Sangue, scene esplicite di stupro, droghe, armi e morte)
+
Tratterò anche di altre tematiche importanti come i diritti delle donne in una parte della storia e mi farebbe piacere sapere se la pensate come me.

¡SE NON VE LA SENTITE DI LEGGERLA NON FATELO,CONTIENE SCENE ABBASTANZA FORTI!

SEGNALATEMI SENZA ALCUN PROBLEMA EVENTUALI ERRORI!

Enjoy!

-★

9:25Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora