Erano passati quattro giorni da quando Jimin aveva rivoltato tutto nel water e ne mancava solo uno all'incontro di Yoongi.
Era molto in ansia, ma le cose stavano andando per il meglio:
Jimin dopo quella sera si era ripigliato abbastanza, e dopo altre due volte di tavola-gabinetto, finalmente riuscì a completare le sue piccole porzioni e tenere il cibo dentro il suo stomaco.
Yoongi era molto felice di vedere che il ragazzo si stesse lentamente riprendendo la sua vita,ed era anche felice di averlo nella sua stessa casa, anche se ammetterlo sembrava praticamente impossibile.Eppure era di nuovo lì.
In piena notte, disteso con solo una piccola lucetta nella vasca da bagno quasi completamente vuota e la sigaretta in mano.
Ma soprattutto sì, con nuovi tagli sui polsi.Non sapeva neanche lui perché lo facesse ancora.
Pur avendone passate tante ed essendo cacciato da orribili ricordi,non poteva dire di star passando un periodo orribile.
Il problema però,non erano più le giornate,ma le notti.
Utilizzando la scusa di essere in ferie, in quel periodo stava molto a casa e per questo passava notti intere tormentate dagli incubi.
Le urla di sua madre, quel ragazzo che precipitava...erano come in loop nel suo cervello.
E per questo si ritrovava nuovamente con il sangue che gli scendeva dai polsi. Come altre centinaia di notti, sempre lì, in compagnia delle sue amate migliori amiche: la lametta e la sigaretta.Finita la terza sigaretta ne ebbe abbastanza della fredda vernice della vasca da bagno contro la sua schiena, così decise di andare nel terrazzo ad asciugarsi con il vento, o meglio, a prendere freddo.
Si sistemò a braccia all'aria sul terrazzo, con la parte tagliata rivolta a sé per poterla osservare ed il corpo completamente appoggiato alla ringhiera.
Era convinto che Jimin stesse dormendo,ma si rese conto che non fosse così quando sentì una testa appoggiarsi su una delle sue spalle e poi subito spostarsi, sentendola bagnata.《Hyung! Ma sei matto? Sei bagnato e stai all'aria aperta in pieno inverno!》gridò piano trascinandolo dentro.
Una volta dentro aprì tutte le luci,accecando Yoongi ed anche sè stesso.
Subito il suo sguardo si posò sui suoi capelli ed i vestiti bagnati, ma poi venne attirato da altro.
I suoi polsi.《Ah.》
《Mhm? "Ah cosa?"》chiese il verde menta seguendo il suo sguardo verso i propri polsi.
《Ah. Questi...》《Cosa significa...?》
《Evidentemente significa che c'è qualcosa di diverso in me.》
《Hyung...》
《Jimin...non volevo li vedessi, ero troppo stanco per nasconderli.》《Non avresti dovuto continuare a nascondermeli...mi va bene così...》
《Eh? Cosa ti va bene così?》
《Non mi piace che ti tagli,ma se tu vuoi farli i-io...io non sono nessuno per dirti di smetterla, anche se te lo chiedessi in ginocchio,comunque non credo smetteresti...quindi...》《Quindi non mi odi?》
《E per cosa ti dovrei odiare? Per soffrire di depressione? Per tagliarti? Per non avere una bella infanzia? Non sono dei validi motivi per odiarti, non è colpa tua per nessuno di questi.》Fu in quel momento che il maggiore scorse un ancora sconosciuto lato maturo nel minore. Faceva dei bei ragionamenti e non lo odiava al contrario di quello che si aspettava.
《Se ti avessi buttato via le lamette ora saresti triste e vorresti solo trovare dei modi per farti più male. Se invece te le lasciassi,saprei che continuersti a farlo ma anche che non ti uccideresti》
Yoongi alzò un sopracciglio. Neanche lui sapeva se volesse morire o no.《E tu come lo sai?
《Uno: non mi lasceresti da solo con una casa,cinque gatti e disoccupato.
Due: Il Min Yoongi che conosco non lascerebbe mai a metà il piano di distruzione verso il padre che probabilmente sta creando.》-★
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9:25
Fiction généraleJimin ogni sera, puntualmente alle nove e venticinque, accarezza il suo gatto mentre osserva il ragazzo dall'aria triste che lascia le gambe a penzoloni oltre alla ringhiera del suo terrazzo. Ma Jimin non sa che quel ragazzo muore ogni sera,esattame...