Numero sconosciuto:
Sono Yoongi.
Jimin:
Oh,ciao hyung!
Come stai?
Yoongi:
Intelligente l'idea del numero.
Non ci avrei mai pensato.
Jimin:
Son felice ti sia piaciuta :)
Yoongi:
Ho detto intelligente, non che mi
sia piaciuta.
Mi devi un pacchetto
di sigarette.
Yoongi:
Ah, e non usare le faccine, ti
prego.
Sono inquietanti.
Jimin:
Uff, ma perché sei così cattivo
con me?
E cosa ti hanno fatto di male le
faccine? :(
Yoongi:
Se non la smetti di inviarmele
mi faranno fare degli incubi.
Jimin:
Non fare la lagna daii~
Yoongi:
Non parlarmi così, sei solo
un ragazzino inrrispettoso!
Jimin:
Sei tu che hai cominciato a trattarmi
male anche se non facevo nulla :(
Jimin:
E poi non chiamarmi ragazzino!
Abbiamo pochi anni di differenza.
Yoongi:
Ma comunque ne abbiamo,
e poi mi piace.
Jimin:
Chiamarmi ragazzino?
Yoongi:
Sì, e non sai quanto.
Jimin:
Sai che a volte sei proprio noioso
hyung?
Jimin:
Comunque, cambiamo argomento...
Qualche idea per qualche domanda?
Yoongi:
Eri con me fino a tre secondi fa...
e mi avevi detto che volevi dormire.
Jimin:
Vorrei, ma non ci riesco.
Yoongi:
Neanche io.
Jimin:
):
Yoongi:
Comunque se non spegni il
cellulare è ovvio che non dormirai.
Jimin:
Stesso per te.
Jimin:
Comunque stavo ascoltando musica,
e quando è arrivata la notifica
da "numero sconosciuto" mi sono
incuriosito. Solo per questo.
Yoongi:
Farò finta di crederti.
Jimin:
In ogni caso sono stufo di non riuscire
a dormire...mi manderesti un tuo video
mentre parli? Forse mi aiuta
a rilassarmi di più.
Yoongi:
Credi che dopo esserti segato
su di me dormiresti meglio?
Bell'idea.
Jimin si coprì il volto con le mani per nascondere il rossore, anche se nessuno lo avrebbe visto, lanciando alla fine delle coperte il cellulare.
Non avrebbe fatto mai una cosa simile, si vergognava troppo.
Si riprese leggermente quando il dispositivo vibrò, ancora sepolto ai piedi del letto, così lo recuperò.
Yoongi:
Ti credevo più innocente Jimin,
ma comunque no, non te lo mando.
Jimin:
Io non intendevo per quello...
Yoongi:
Mhhhm, farò finta di crederti.
Ora dormi e non rompere.
Yoongi:
Ciao.
Il più piccolo continuò a fissare il vuoto con il viso completamente arrossato, volendo soltanto sparire dentro il suo cuscino.
Decise di non rispondere al messaggio del maggiore, e semplicemente spense il suo cellulare cominciando a fissare il soffitto buio fino a quando gli occhi non gli si chiusero.
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"Cazzo, cazzo, cazzo!" urlò mentalmente Yoongi quando si accorse di essere giunto alle protezioni che lo separavano da un volo di più di settanta metri.
Strinse forte la ringhiera, voltandosi per vedere se lo avessero già raggiunto, e purtroppo si rese conto che erano a meno di dieci metri da lui, troppa poca distanza per poter pensare ad un piano.
Il più alto dei due avversari era più avanti,e correva verso di lui sempre più velocemente.
Forse per la mente non del tutto lucida,oppure per quella strana energia che gli esplose nel petto,fece quella mossa.
Quasi sicuramente la peggiore della sua vita.
Tre metri...
Due...
Uno.
Si spostò verso sinistra,e l'altro,sorpassò la ringhiera.
Completamente.
Yoongi vide tutto a rallentatore.
Lo vide e lo rivede per mille volte nel suo cervello.
Il ragazzo cominciò a precipitare verso il pavimento, mentre il suo compagno urlava cose che al verde entrarono in un orecchio ed uscirono dall'altro, perché lui lo aveva visto.
Aveva visto il suo sguardo terrorizzato. Un ragazzo così giovane costretto a fare quelle cose orribili, eppure lo aveva ucciso.
Aveva ucciso un ragazzino.
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9:25
Ficção GeralJimin ogni sera, puntualmente alle nove e venticinque, accarezza il suo gatto mentre osserva il ragazzo dall'aria triste che lascia le gambe a penzoloni oltre alla ringhiera del suo terrazzo. Ma Jimin non sa che quel ragazzo muore ogni sera,esattame...
