Jimin si svegliò nel bel mezzo della notte con le lacrime che gli scorrevano velocemente giù dalle guance.
Fece per prendere il cellulare dal comodino accanto al suo letto ma la sua mano toccò il vuoto più assoluto,ricordandogli della terribile giornata precedente.
Era solo.
Jimin non aveva più nessuno.
L'unica persona a cui probabilmente faceva soltanto pena era Yoongi.
"Hey, ci sono io quì."
Si ricordava bene quelle parole. Parole semplici e spontanee, sicuramente dette per pietà,ma parole della quale aveva bisogno in quel momento. Le vere parole che valevano più di mille gesti.
Rialzò la mano per cercare il corpo del maggiore,ma il suo palmo tastò solamente il velluto del divano. Sollevò leggermente la testa notando uno spiraglio di luce proveniente dal corridoio che illuminava il divano, mostrandolo vuoto.
Il ragazzo alzò un sopracciglio con curiosità.
Non sentiva alcun rumore.
Appoggiò i piedi scalzi su quel freddo pavimento estraneo, infilandosi subito le pantofole che il verde gli aveva prestato.
Rischiò di inciampare in una bottiglia mentre cercava di capire da dove provenisse lo spiraglio di luce, ma rimase in piedi appoggiandosi ad un mobile.
Sbirciò dall'inizio del corridoio e si accorse che non era altro che la luce del bagno probabilmente occupato da Yoongi.
Si avvicinò alla porta e bussò delicatamente, aspettando una risposta che non tardò ad arrivare allo spalancarsi della porta.
Davanti a sé aveva uno Yoongi con i capelli verdi dalla ormai evidente ricrescita che gli cadevano sugli occhi in modo scomposto,una larga felpa nera ed una sigaretta tra l'indice ed il medio.
Con un piccolo movimento del capo si tolse i capelli dal viso, lasciando Jimin un pò confuso dai pensieri poco casti che gli erano appena passati per la testa.
《Jimin.》
《Y-yoongi...》
《Sei sveglio...Colpa mia?》
Il più piccolo scosse la testa stropicciandosi gli occhi con le sue piccole mani in un modo adorabile.
《Non riuscivo a dormire.》tagliò corto.
Yoongi lo prese delicatamente per il polso con la mano libera,trascinandolo fuori dal bagno verso una grande porta vetrata che dava l'accesso al suo caro terrazzo.
Jimin sentì i brividi percorrergli la schiena non appena l'aria fredda lo colpì, facendolo tremare leggermente. Non era ben coperto e tantomeno aveva la mascherina,ma ormai non gli importava più.
Il più grande aveva già messo le gambe tra le sbarre delle protezionini con il sedere sul pavimento, guardandolo come per invitarlo a sedersi al suo fianco.
Jimin si tolse le pantofole e seguì con un pò di timore il suo esempio, sentendo il fiato mancare quando le sue gambe scivolarono giù dalle sbarre, rimanendo sospese nel nulla.
Dava una sensazione di libertà.
Avendo paura a guardare di sotto alzò lo sguardo al cielo,notando con piacere che alcune stelle si intravedevano anche tra la luce fioca dei lampioni.
E restarono lì.
Yoongi si consumò un intero pacchetto di sigarette mentre Jimin si consumava il cielo con lo sguardo.
A volte si scambiavano qualche occhiata o si perdevano l'uno nel bel profilo dell'altro, ma comunque nessuno dei due non aprì bocca fino a quando una piccola luce non cominciò ad apparte da dietro la lontana collina,tingendo di viola e rosa il cielo.
Entrambi restarono a guardare l'alba con incanto fino a quando il sole non cominciò a riscaldare leggermente l'aria fredda invernale e la città a muoversi.
《Buongiorno Hyung.》
《Buongiorno Jiminie.》
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9:25
Ficción GeneralJimin ogni sera, puntualmente alle nove e venticinque, accarezza il suo gatto mentre osserva il ragazzo dall'aria triste che lascia le gambe a penzoloni oltre alla ringhiera del suo terrazzo. Ma Jimin non sa che quel ragazzo muore ogni sera,esattame...
