Capitolo 7

25 5 0
                                    

Lunedì 22 febbraio

Ormai gli era chiaro chi fosse il vero colpevole di tante menzogne. Aveva capito, non c'era più alcun dubbio. Ma doveva aspettare il suo Giorno Gioiglorioso.

Endrick lo aveva capito assemblando assieme tutte le testimonianze di ogni persona che gli avesse parlato, o accennato quel poco che bastava. Era così semplice che si dette dello stupido per non averlo capito prima.

In pochi avevano affermato le stesse cose, ed altri avevano negato. In quegli ultimi due giorni aveva fatto un breve riepilogo; lo aveva aiutato molto, doveva ammetterlo. Per un attimo durante la sua scoperta rimase sconvolto, ma poi si riprese iniziando a ridere in modo alquanto nervoso.

Avrebbe pianificato tutto nei minimi dettagli, proprio come aveva fatto il colpevole. Osservava alcune volte l'orologio, per ammirare i minuti che passavano. Il tempo non lo avrebbe più spaventato.

E per un attimo trovò stupida questa sua paura. Eleonor lo aveva messo con le spalle al muro, durante quegli anni.

Il tempo, una materia invisibile, ed intoccabile: lo aveva spaventato a morte in tutto quel tempo. Lo aveva stretto a se stringendolo sempre di più, come se volesse trasformarlo in polvere.

Però aveva capito, sempre grazie a lei; aveva capito cosa sbagliava. Doveva analizzare ogni parola che usava, e parlare cercando di entrare davvero in contatto con il paziente, e non fermarsi al problema.

Inconsciamente non si accorse che in realtà, fu la ragazza ad aiutare lui, e non viceversa come tutti pensavano.

Brain's Rules ||Le Regole Del CervelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora