Capitolo 11

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Lunedì 6 novembre

<<So come aiutarvi Eleonor, vostro fratello mi è stato molto d'aiuto>> vide un piccolo sorriso nascere sulle labbra della ragazza. <<So dov'è Lizzy, avevate ragione fin da subito. Me lo avete sempre detto e io non ci ho fatto neppure caso>> continuava a dirle.

<<Ora però mi dovrete dire il luogo preciso Eleonor. Se volete che vi porti Lizzy, dovete dirmi in che punto delle Maldive si trova>>. Sperava davvero tanto che gli dicesse il luogo preciso.

<<L'oceano è bellissimo dottore: Daisy Magu>> tacque, l'uomo era più che soddisfatto. <<Volete parlarmi di qualcosa oggi?>> le chiese. <<Volete parlarmi della vostra relazione?>> restò in silenzio. Forse non era pronta, o forse non aveva voglia di parlare.

<<Vorrei sapere se siete qui per colpa di quel ragazzo>> gli occhi castani della ragazza erano penetranti. <<E' solo colpa mia dottore; era nel posto sbagliato al momento sbagliato>> chiuse per un attimo gli occhi. I ricordi di quell'attimo le tornarono in mente. <<Non voglio più ricordare dottore>> scosse la testa, come per cacciare via quei mostri che si insediavano nella sua testa.

<<Che cosa è successo Eleonor? Se parlate con me, i mostri se ne andranno>> la rassicurò. <<E' solo colpa mia. Avevano ragione!>> esclamò a gran voce. Iniziò a muovere le braccia, legate attorno al busto dalla camicia di forza. <<E' colpa mia!>> urlò, facendo spaventare l'uomo. Il Dottor Marks fece qualche passo indietro spaventato.

<<Sam aveva ragione, non era fatto per me!>> urlò ancora contro l'uomo. <<La mia vita non era fatta per me!>>. L'uomo corrucciò la fronte. <<Tutti avevano ragione; non meritavo niente!>>.

Due infermieri non persero tempo ad entrare nella stanza. Sotto gli occhi di Endrick la sedarono pesantemente; Eleonor aveva iniziato ad avere degli spasmi di pazzia. Endrick venne scortato fuori dagli uomini, una volta constatato che la ragazza fosse dormiente.

Era rimasto scioccato, non capiva il perché di tutte quelle parole. Camminò verso l'ascensore, continuando a riflettere su quelle maledette parole.

Doveva affrettarsi a prenotare i biglietti per le Maldive, oppure per la ragazza sarebbe stato troppo tardi. Continuava ad essere ritenuta una situazione grave, se avrebbe continuato ad avere quegli scatti di pazzia, probabilmente non sarebbe più uscita da lì.

<<Già di ritorno caro? Ultimamente torni in anticipo di tre ore>> gli sorrise la moglie, una volta che varcò la soglia di casa. <<Dovrò assentarmi per qualche giorno>> le disse. <<Per lavoro? Dove andrai?>> lo seguì nel suo studio. <<Devo partire per le Maldive, lì abita la vecchia amica di Eleonor, devo convincerla a tornare>> un velo di preoccupazione si fece spazio nel corpo della Signora Marks. <<Quanto tempo starai?>> chiese. <<Due giorni, non di più. Eleonor ha bisogno di me, morirà se mi assenterò troppo>> era convinto di questa sua certezza. Probabilmente l'unico momento sano che poteva avere quella ragazza, erano quei pochi attimi con lui; dove pian piano, apriva la sua mente per accoglierlo.

<<Un volo diretto è fra tre settimane. Ha ancora un buon prezzo economico>> constatò la donna osservando lo schermo. <<Solo cento dollari, fin troppo economico devo ammettere>> portò una mano sotto al mento, dove un accenno di barba stava nascendo. <<Non hai un contatto della ragazza? Vuoi davvero piombarle in casa così di punto in bianco?>> gli chiese la donna.

<<Forse se la chiamo cambierà nuovamente Stato>> si alzò dalla sedia. <<Spero che tu riesca a farla tornare>> lui annuì, anche se una parte di lui era scoraggiata. Aveva paura di fallire, lo ammetteva a se stesso; ma non poteva permetterselo, non adesso che era quasi a metà strada.

Brain's Rules ||Le Regole Del CervelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora