Spoiler Alert: sto per morire

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[Messaggi di errore, emozioni e "non so che fare". In una parola sola: adolescenza. Per scrivere questo capitolo ho pescato a piene mani dal mio passato, dalle cose che ho fatto o che avrei voluto fare. Soprattutto da quelle che NON POTEVO fare. Ho recuperato i brividi, i sentimenti e li ho incollati al nostro Alex. Ecco il risultato]



Cap. TRENTACINQUE - Alex

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Impossibile caricare la pagina perché il server non ha inviato dati.

Prevedibile. Sono state dette delle cose (poche, per la verità) che alludono ad altre di cui non so abbastanza. E adesso? Boh.

Cerco di ricapitolare i passaggi: mio padre grugnisce in direzione di Li che aggiusta lo sciacquone; mia madre le illustra il catalogo aggiornato di fake "imbarazzanti" news; io la trascino nella mia stanza e sempre io cerco di tenerle testa con parole a caso; la sua confessione da capogiro (qualcosa già sapevo), le mie mani che si muovono da sole, prendono le sue e dico qualcosa ma poi sento urlare: a tavola!

Soluzione 1: se non è possibile caricare i dati, controllare la connessione di rete. In effetti il mio cervello è in blackout.

Soluzione 2: se il dispositivo o la rete sono protetti da firewall o un proxy, assicurarsi che il motore di ricerca abbia i permessi per accedere alla pagina. Il bello è che li ho messi io, i firewall.

Soluzione 3: la pagina potrebbe non essere disponibile o in sovraccarico. Riprovare fra qualche momento.

Ecco, l'ultimo mi pare lo scenario più probabile. A parte il fatto che dovrei ricreare le stesse condizioni di prima, o quasi. Che sarebbe scontato in single-player, dov'è tutto si ripete come da programma però nel multi-player, il mio caso, è praticamente impossibile.

Ecco perché non so da quanto tempo fisso il soffitto. Sembro il classico PG in attesa, che quando lasci il joypad per rispondere al telefono o grattarti la schiena continua a muoversi. Non che faccia granché. Molleggia sul posto, gira la testa, respira.

La stessa cosa che faccio qui sul divano.

Perché sul divano? Facile: nel mio letto c'è Li.

Me lo ripeto, così sembra più vero.

Nel mio letto c'è Jiāng Li.

Al di là di un muro a TRE METRI TRE dalle mie chiappe.

Un muro che percepisco nel buio, più che vederlo. Me la immagino stesa a pancia in su. In intimo... NO! Coperta da un lenzuolo.

Un lenzuolo è meglio. Decisamente.

Mia madre le ha dato un pigiama, ma conoscendola sono sicuro che lo ha mollato sulla sedia. Per mettere la maglietta con la scritta "Io sto nervosa" che le ho regalato. Insomma il genere di cose che le piace da matti. Pensavo fosse il caso di festeggiare la fine dell'isolamento.

E lei? Mi ha riempito di abbracci.

Sul serio.

Che per uno nella friendzone è il paradiso, tipo.

O l'inferno. Dipende dai punti di vista.

Comunque sono qui che mi mangio il fegato e so io cosa ci andrebbe per spegnere il cervello e tanti saluti ai messaggi di errore: una bella sessione di gaming online di quelle toste. Da nottata.

Il segreto è pensare a qualcos'altro. Distrarti. Sfinirti fino al mattino, così poi sei distrutto e dormi di brutto per qualche ora.

UNA SOLUZIONE INFALLIBILE.

QUEL CHE RESTA SIAMO NOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora