[Il titolo di questo episodio dice tutto. Ho scelto un progetto difficile, e infatti sono ancora qua a scrivere mentre molti pubblicano foto dal mare o dalla montagna. Ma. Ne. Vale. La. Pena. Li direbbe così. E proprio da lei iniziamo questo episodio che è quasi un match di boxe]
Cap. TRENTOTTO - Jiāng Li
Avrei bisogno di Anastasio, subito.
Della sua rabbia da "levami 'sta melma di dosso" e soprattutto "io vorrei ma non posso". O di una stanza insonorizzata in cui urlare fino a perdere i sensi. E invece ho gli occhi di Barbie casalinga puntati addosso.
Proprio lei: usata ma in splendide condizioni. Capelli dorati che scivolano da un lato. Fiocco pacchiano. Gambe filiformi che farebbero invidia a una cinese anoressica. Tacchi anche quando cucina.
«Chi sei?»
«Sono Jiāng Li» sibilo, e da come mi guarda non c'è dubbio che ho fatto una cazzata a venire.
Me ne voglio andare. Subito.
«Che vuoi?»
«Lo chieda a sua... sorella.»
E quella subito aggrotta la fronte. Eh già, me lo vedo, il criceto nel cervello di gomma morbida, che corre disperato tentando di capire a chi mi riferisco. Sorella. Figlia.
Vuoi vedere che.
Alla fine lo prende per un complimento, scema io a dubitare, e si mette a ridere compiaciuta. Si liscia la chioma.
«Cerchi Vera? Sono la madre.»
Grazie per la precisazione, bella. Utilissima.
«Sì e no» rispondo caustica.
Continua a guardarmi. Di nuovo da come mi guarda è chiaro che non sa se la sto prendendo per il culo o se non capisco bene la lingua. Perché sono straniera ovvio.
«Come hai fatto ad avere questo indirizzo?»
«Ho i miei metodi.»
Si stringe nelle braccia con una smorfia che pare di dolore, come se le avessi rovinato l'acconciatura con un colpo di arti marziali.
E se continua così...
«Mi dispiace, Vera non riceve a casa i followers. Se vuoi un selfie o un autografo, segui i canali social per i prossimi appuntamenti. Sai, anche una celebrità ha diritto a starsene per i fatti suoi.»
«È quello che gradirei fare anch'io in questo momento.»
Ma niente, quella prosegue, quasi non avessi parlato.
«Nel senso che abbiamo dei programmi, e non è mica per il fatto che non sei italiana. Siamo le prime a dire che bisogna...»
Non mi cadono le braccia solo perché non possono. Spero che la pianti, se no giuro che la scaravento di sotto. Tre piani in volo.
«Così ci siamo chieste se magari non siamo noi a dover...»
«Noi chi?» la interrompo.
Si appoggia al telaio della porta. Indica alle sue spalle gesticolando in perfetto stile Maneki Neko, il gatto portafortuna che saluta.
«Vera e io. Sono la madre.»
«Lo so. Ero qui anche prima, ricorda?»
Annuisce perplessa.
«Sono commossa da tanta generosità, sul serio, e apprezzo il ruolo di mamma-amica-occidentale. Davvero originale. Sono sicuro che l'apprezza anche Vera... Ma, sa, preferirei sottopormi alla panca della tigre che restare ad ascoltarla un altro minuto. Ora entro.»
STAI LEGGENDO
QUEL CHE RESTA SIAMO NOI
Teen Fiction⭐️ WATTYS 2021 WINNER - YOUNG ADULT ⭐️ Alex preferisce stare a casa da sempre, da prima che scoppiasse il virus. Poi ci sono Jiāng Li, che trasuda veleno dal giorno in cui i genitori hanno deciso di tornare in Cina; Christian che nasconde un segret...