ELIZABETH'S POV
Ho passato una bellissima giornata con Jason su in collina, speravo finisse nel miglior modo invece sono in autostrada verso casa, pensavo mi avesse chiesto di rimanere e che i problemi si fossero superati ma a quanto pare ciò non è successo. Ultimamente è strano, più freddo e distaccato, ogni volta che lo bacio lo sento distante e questo mi fa star male.
Entro nel vialetto di casa e noto una Mercedes nera lucida posteggiata all'ombra, cerco di fare mente locale di chi possa essere e poi mi ricordo che è il modello di Sophie. Cerco le chiavi nella borsa e appena le trovo apro la porta, mi ritrovo i miei fratelli e le Miller giocare a Mario Bross anche se Jenny spesso impreca contro James perché la fa uscire di pista.
<<Ei Elizabeth, Jason?>> <<L'ho accompagnato in casetta>> <<E tu ecco... Non sei rimasta?>> <<No, non me l'ha chiesto. Ora vado a fare una doccia, divertitevi>> <<Va bene>> sento la voce di Jenny come un sussurro e vado in camera mia.Con la coda dell'occhio ho visto le sorelle rivolgersi un'occhiata mentre i miei fratelli ne hanno approfittato per mandarle fuori pista facendole alterare poco dopo.
Al posto della doccia riempio la vasca da bagno, non la uso quasi mai ma quando sono andata al supermercato con Blake ho trovato una bomba da bagno alla fragola e non ho resistito.
Mi spoglio e quando il mio corpo entra a contatto con l'acqua tiepida la tensione di poco prima svanisce nel nulla, chiudo gli occhi e immagini di me e Jason si fanno spazio nella mia mente.<<Jason, torna subito qui!>> sto rincorrendo un uomo di ventisette anni che all'improvviso sembra averne cinque, ha in mano la t-shirt e tra meno di un quarto d'ora dovrebbero venirci a prendere i nostri genitori per andare alla partita. <<Jason Miller! Sei ti prendo sei fottuto!>> <<Sto morendo di paura, Rapunzel>> <<Ah fanculo!>> mi lancio letteralmente su di lui e prego di averlo preso e di non scaraventarmi sul pavimento e le mie preghiere sono state ascoltate, cado addosso a Jason che ha una smorfia di dolore, recupero la mia maglietta a maniche corte gialla e scappo in camera prima che mi possa raggiungere, chiudo a chiave ma lo sento borbottare qualcosa legato al fatto di essersi fatto male al fianco, ridacchio e vado nel bagno in camera alla ricerca del mascara.
Ridacchio a pensare a quella scena quando me ne viene subito in mente un'altra...
Sto prendendo il sole tranquillamente senza il pezzo sopra del costume ma sono messa a pancia in giù quindi non c'è problema, finché Jason non riemerge dall'acqua e vedo che si avvicina alla sdraio <<Quella è una brasiliana!>> <<Ma non mi dire, come sei perspicace>> <<Intendevo dire che oltre a me se ne sono accorti vari ragazzi mentre passavano. Dove cazzo è il pezzo di sopra?!>> <<Jason calmati prima che ti venga un colpo, sei tutto rosso. Sono girata, vedi? Non si vede nulla>>
<<Ci mancherebbe! Sono stato a guardarti tutto il tempo>> <<Non sapevo fossi diventato un bodyguard>> <<Sempre, se si tratta di te Rapunzel>>.Quel giorno Jason era più geloso del solito, ha persino fulminato letteralmente con lo sguardo un ragazzo che è venuto a chiedermi un accendino. Jason era super convinto che fosse venuto subito da me ma in realtà quel poveretto ha girato le altre quindici sdraio occupate ma la sfortuna ha voluto che la maggior parte fossero persone anziane non fumatori, aveva una faccia disperata quando è venuto da me, mi sono alzata tenendo ben saldo il costume e gli ho prestato quello di Jason che in quel momento era al bar, quando lo ha scoperto ha iniziato a blaterare del fatto che ci stesse provando con me e che aveva il momento giusto in cui si fosse allontanato... Quel ragazzo potrebbe essere perfetto per lavorare nell'FBI.
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HAAVEILLA
Romance-IN REVISIONE- Haaveilla è una parola finlandese che Elizabeth Moore ha tatuata sul retro del collo. Sognare ad occhi aperti rappresenta a pieno il carattere della ventitreenne che fa la tatuatrice nel centro di Los Angeles, lei sogna di diventare...