CAPITOLO 57

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Venerdì 19 luglio, Milano

ELIZABETH'S POV

Non ricordavo che il materasso fosse così scomodo. Apro gli occhi e non ho la più pallida idea del perché io sia sul pavimento, mi alzo e vedo Marco completamente impossessato del letto con gambe e braccia aperte. Sbuffo e appoggio la schiena al materasso mentre il mio sedere chiede pietà. Chiudo gli occhi ma dopo dieci secondi li riapro, mi alzo e quando do uno sguardo alla sveglia sbuffo di nuovo: le otto. Vado in bagno dopo aver preso l'intimo, mi fiondo sotto la doccia e devo dire di essermi rilassata parecchio, avvolgo un asciugamano attorno al corpo e uno nei capelli, ritocco le sopracciglia e applico una crema sul viso.

Esco dal bagno con l'intimo e la causa del mio malessere di questa mattina ha le braccia incrociate dietro la testa e la gambe un po' aperte <<Che bei risvegli>> <<Non posso dire lo stesso>> fa una faccia confusa e si alza venendo verso di me <<¿Por qué?>> <<Mi sono alzata per terra, la mia schiena e il mio sedere chiedevano pietà e ti ho trovato completamente sdraiato sul letto>>
<<Disculpa. No lo noté>> <<Tranquillo, dormivi come un angioletto>>
<<Ho alzato il gomito ieri sera e non mi ricordo molto, ho fatto qualcosa che non dovevo?>> <<No no, assolutamente>> sembra sollevato ma la sua faccia diventa preoccupata quando un sorriso mi tradisce
<<Nena, ¿Qué pasó la otra noche?>>.

Marco è molto ubriaco per non dire "completamente" balla e si scatena come non mai ma non mi lascia neanche un secondo <<Questo vestito non mi piace>> <<Perché? A me piace molto invece>> <<Anche a me, ma se fossi sola e a casa con me>> <<Tranquillo, non mi toccherà nessuno>> <<Ovvio, ci sono io>> barcolla leggermente e lo aiuto a sedersi su un divanetto <<Perché hai bevuto così tanto stasera?>> <<Nena>> <<Dimmi>> mi accarezza i capelli e ride, è completamente in un altro mondo. <<Eres maravillosa>> arrossisco ma lo ringrazio <<Sei bella Elizabeth, bella d fuori. Fuori soprattutto>> guarda ciò che lascia scoperto io vestito e rido quando mette un dito in centro al mio seno dove si intravede un tatuaggio <<Non l'ho vai visto per intero, dovresti spogliarti>> <<Non qui>> <<Ah ok allora a casa>> <<No, neanche a casa>>
<<Eres mala niña>> <<Non sono cattiva, sai che ti voglio bene>> <<Io molto di più nena>> sorride e chiude gli occhi mentre si appoggia completamente al divanetto senza togliere una mano dalla mia coscia scoperta <<Devo andare in bagno>> <<Vieni, ti accompagno>> molto complicato essendo che è il doppio di me ma anche se a fatica, riesco a portarlo in bagno <<Ecco, è libero. Ti aspetto qui e mi raccomando, non cadere>> <<Tranquilla piccola, sto bene>> <<Avrei da ridire>> mentre mi appoggio allo stipite della porta, improvvisamente si apre e vengo trascinata in bagno e la mia schiena tocca il muro senza neanche che io me ne accorga <<Ma che...>> <<Non dovevo andare davvero in bagno, non dirlo ad Elizabeth però>> mi sussurra all'orecchio e il suo respiro mi fa solletico e ridacchio <<<Tranquillo, non saprà nulla>> <<Sai...>> mi accarezza i capelli, il viso, il collo <<Le assomigli molto>> ridacchio perché Marco completamente ubriaco è uno spasso <<Anche qui le somigli>> <<Ei!>> <<Sono belle>> alzo gli occhi al cielo dopo che mi strizza il seno, prima uno poi l'altro.
<<Tu sei fissato>> <<Sono grandi, morbide>> <<Lo so, me lo dici sempre>> <<Voglio dormire>> appoggia la testa nel mio collo e sbuffa <<Ok allora andiamo, vieni>> lo strascino fuori dal bagno e lo tengo per mano <<Anche questo è morbido, bimba, sei una scoperta continua>> si tocca il sedere e alzo di nuovo gli occhi al cielo, uomini.
<<Sta bene?>> <<È un po' ubriaco>> Blake lo guarda confuso mentre i suoi amici non sembrano molto stupiti <<Tranquilli, è normale>>
<<Normale?>> <<Si, quando ha la possibilità alza il gomito ma beve raramente, tranquilla>> ammetto che questo non me l'aspettavo.

HAAVEILLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora