CAPITOLO 71

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Lunedì 13 aprile, Portorico

ELIZABETH'S POV

Apro gli occhi e vedo mio marito dormire beatamente mentre dall'altra parte ho una delle spiagge più belle che abbia mai visto, scatto subito una foto.

"Special✈" @jasonmiller

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"Special✈" @jasonmiller.

Gli do dei baci sul volto per farlo svegliare e ottengo il risultato sperato <<Ciao mogliettina>> <<Ciao maritino>>
<<Forza, andiamo>>

Andiamo? Ma dove?

<<Jason ma dove...>> <<È il mio regalo di nozze, il tuo è stato super gradito. Ora spero accada lo stesso>> dice alludendo alla scorsa notte
<<E Aiden?>>
<<Con noi, ovviamente>>.

Prendo le ultime cose rimaste nella casa e ovviamente ho messo un paio di jeans e una canottiera con i tacchi, di sicuro non potevo mettere l'abito da sposa. Andiamo in hotel e troviamo tutti in sala a fare colazione, corro da Aiden che però dorme, gli do un bacio sulla fronte e guardo le occhiate maliziose delle mie amiche alzando gli occhi al cielo <<Allora Elizabeth...>> <<Non una parola!>> ridacchiano compreso Jason, ma tu da che parte stai?

Siamo davanti al jet Miller, mentre saluto la mia famiglia, in particolare ringrazio mia madre per aver tenuto Aiden <<Tranquilla amore, era la tua notte di nozze>> saliamo sul jet diretti non so dove, non ha voluto dirmelo.

<<Mi dici dove ci porti?>> <<Spagna>> quasi mi strozzo con la saliva, ho sempre voluto visitarla.

Otto ore e mezza dopo, Madrid

Atterriamo a Madird e io ho la faccia attaccata al finestrino da quando è iniziato l'atterraggio. L'equipaggio di Jason ci augura una buona luna di miele complimentandosi anche per il matrimonio. Inutile dire che le hostess sono innamorate di mio figlio, e come biasimare.

<<Allora? Non dici nulla?>> non dico nulla perché mi sfo guardando attorno, cerco di memorizzare ogni dettaglio nella mente. Abbiamo tre scorte che ci accompagnano in hotel per lasciare le valigie <<Signori congratulazioni per le nozze e per il bambino, è uguale a lei signora>> <<Grazie Luke>>.

L'Hotel scelto da Jason non potevo di certo immaginarlo. È un'enorme edificio di vetro che da la vista su Madrid, la reception ha una grande hall con vari divani e due sale da pranzo, le camere invece sono dal decimo piano in su. La nostra è la numero 1247, al trentesimo piano, prendiamo l'ascensore con i bodyguard e appena uno di loro apre la porta della stanza la mia mascella rischia seriamente di cadere a terra. Una camera ampia e luminosa con un letto a baldacchino il doppio del nostro è al centro insieme ad un tappeto morbido bianco, TV a schermo piatto è una jacuzzi che da vista panoramica, mi trasferisco.

HAAVEILLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora