CAPITOLO 69

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Venerdì 3 aprile, Los Angeles

ELIZABETH'S POV

Casa mia? Un vero disastro.

Mia madre, le ragazze, la madre di Jason e quella di Blake sembrano tipo impazzite. Fanno avanti e indietro come delle forsennate perché stasera c'è il mio addio al nubilato.

Insomma, io sono comodamente seduta sul divano del soggiorno con del gelato all'amarena a guardare un programma trash mentre loro corrono per tutta la casa. <<Ma si può sapere che state combinando?!>> tutte si bloccano all'istante e in questo momento mi sento potente.
<<Prepariamo la tua festa>>
<<Niente spogliarellisti>>
<<Che palle, ci spieghi almeno il motivo?>>

Facciamo un passo indietro...

<<Le ragazze vogliono tanti spogliarellisti per il mio addio al nubilato>> Jason sgrana gli occhi e lo guardo divertito, gelosone.
<<Non se ne parla>>
<<E perché?>>
<<Perché tu non ti metti a guardare altri uomini nudi, solo me>>
<<Ti ricordo che sono incinta di tuo figlio, potrei guardare ma non mi imteressano>>
<<È fuori discussione>> <<Va bene...>> <<No piccola, sono serio>>
<<Anche io>>
<<Certo, come no. Facciamo così, se fai venire degli uomini, la prima notte di nozze ti soddisfi da sola>> sgrano gli occhi spaventata, l'astinenza e gli ormoni si fanno sentire.
<<No!>> <<Ecco, allora niente uomini>> <<Va bene, niente uomini>> sorride soddisfatto e mi bacia mentre mi sdraia sul letto.

Ora...

<<Nessun spogliarellista!>>
<<Va bene, va bene>> alzano le mani in segno di resa. Bene, almeno la miannotte di nozze è salva.

Ho deciso di festeggiare il mio addio al nubilato nel giardino, la pancia è sempre più grande e spesso mi stanco. Le ragazze hanno organizzato tutto, la piscina è circondata da delle candele, fiori, cuscini e coperte. Per fortuna il tempo ci permette di festeggiarlo all'aperto. Jason è andato via stamattina presto, i ragazzi gli hanno fatto fare un borsone e da lì non li abbiamo più visti, so che andranno a ballare e sono felice che lui si diverta con i ragazzi, lui almeno non è una mongolfiera.

Sono nella mia stanza a mettere il vestito, è lungo fino ai piedi molto leggero color azzurro cielo insieme a dei sandali oro bassi, aggiusto i capelli e faccio una foto che mando a Jason mettendo una mano sulla pancia, risponde che non vede l'ora che nasca e io non posso essere più d'accordo.

<<Elizabeth? Sei pronta?>> vado in terrazza e trovo le ragazze con una ghirlanda di fiori in testa ciascuna, mia madre me ne porge una e sorrido. Balliamo, cantiamo e beviamo per tutta la serata, questo è il mio addio al nubilato ma mi ritrovo ad essere l'unica sobria nell'arco di tre ore.

JASON'S POV

È tutto il giorno che sono da Chloe e Blake con i ragazzi, stamattina presto mi hanno trascinato via dal letto e a malapena sono riuscito a salutare Elizabeth che era nel dormiveglia. La pancia è diventata enorme e non posso fare a meno di pensare che lì dentro ci sia il mio piccolo campione. Non vedo l'ora di poterlo insegnare a giocare a basket, di rimorchiare le donne, di amare in assoluto sua madre, di rimanere umile nonostante il suo cognome e soprattutto non vedo l'ora di dargli un fratello o una sorella. Sì, deve ancora nascere e già penso ad un altro figlio. Elizabeth mi ammazza.

<<Jason! Muoviti>> vado dai ragazzi che sono vestiti praticamente tutti uguali, io con loro ho in comune sono i pantaloni e le scarpe nere perché la mia camicia è anch'essa nera mentre la loro è bianca.

HAAVEILLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora