Chapitre 12

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《Ed ecco la mia casa!》dico aprendogli la porta, vado veloce verso il mio armadio, lo apro e tiro fuori due magliette extra-large mentre lui si guarda intorno curioso e quasi quasi so già quello che dirà《Questa sembra una semplice camera d'Hotel ad esser sinceri》lo sapevo. Lo guardo sorridente e gli indicò di entrare e proseguire per il corridoio, fa come gli dico e apre la porta 《Wow!》esclama《Tadan!》lo oltrepasso e mi dirigo in cucina《Dimmi cosa vuoi che ti prepara, tu intanto vai a cambiarti, ti ho preparato un maglietta e un paio di pantaloncini che a me stanno grandi, potresti metterli tu per ora, i vestiti bagnati li puoi pure lasciare in un angolo, li sistemerò dopo sul termosifone》annuisce e torna indietro, non mi ha detto cosa vuole ma credo che una minestra calda faccia bene.
Dopo cinque minuti ritorna in cucina《Perché non ti sei cambiato anche i jeans?》chiedo notando che gli ha ancora e non li ha cambiati con quelli lunghi e larghi miei《Sono ancora asciutti, non trovo ragione per cambiarli, ma ora》mi allontana dai fuochi prendendo il mestolo e mescolando come facevo io poco fa《Vai anche tu a cambiarti》mi ordina.

Vado in camera e tiro fuori anche un paio di pantaloncini corti rimettendo via quelli che avevo preparato per Alessandro, mi cambio e sistemo i miei abiti bagnati sul termosifone insieme a quelli del mio ospite. Sistemo le scarpe nella piccola scarpiera e mi dirigo di nuovo in cucina dove Ale sta già servendo la cena nei piatti《Sai anche cucinare?》chiedo appoggiandomi allo stipite, lui mi guarda e arrossisce leggermente《M-Marinette?》《Cosa c'è?》chiedo mentre prendo un piatto di zuppa e lo sistemo sul tavolo《Non credi che...insomma...》《Stai parlando della maglietta?》lui annuisce, tirò su un lembo giusto per fargli vedere che ho i pantaloni《Stai tranquillo, ti vedo come un'amico, anzi, migliore amico, non farei mai certe cose con te》dico mentre prendo due cucchiai e due bicchieri《N-No ma...》《Ale, insomma, vuoi che mi vada a cambiare?》chiedo alzando gli occhi al cielo, forse ho sbagliato e a vestirmi come faccio di solito, non ricevo nessuna risposta quindi prendo due tovaglioli e una bottiglia d'acqua e mi accomodò al tavolo, lo stesso fa Alessandro senza più dire niente.
《Guarda che non mordo se dici qualcosa》dico scherzando, lui ridene nervosamente. Sbuffo e mi alzo da tavolo《Aspetta cinque minuti》dico dirigendomi in camera, se deve rimanere per qualche ora e io stò sempre vestita così non so se parlerà ancora《maschi
...》sussuro mentre tiro fuori dei pantaloni neri lunghi, mi cambio e ritorno dal mio ospite《Così va meglio》chiedo scocciata, lui annuisce e sembra sentirsi più a sua agio.

La cena prosegue tranquilla, sembra che da quando mi sono cambiata abbia ritrovato la capacità di parlare. Ale è andato a sedersi sul divano mentre io lavo i piatti, mi sembra di essere più una moglie in questo momento, tutto da questa impressione ma non è così. Come ho già detto Alessandro per me è il mio migliore amico, non mi posso innamorare di lui neanche tra cento anni, ammetto che è bello ma non è il mio genere. Molte volte, come nel mio caso alla fine si finisce insieme come si vede anche nei film ma non è possibile per me, è una cosa più forte di me. Io lo vedo come un fratello più grande Alessandro, anche se abbiamo la stessa età anche a distanza di anni. Non farei mai certe cose insieme al mio "fratellone".
Finito di lavare asciugo le mani e recupero un pacchetto di patatine, prima di raggiungere Alessandro guardo fuori dalla finestra, il temporale non da segno di cessare, tra pioggia, vento, tuoni, fulmini va avanti ma a me non importa granché, finché non mi bagno va tutto bene. Raggiungo Ale e gli porgo il sacchetto che apre subito dopo avermi ringraziato, mi avvicino al televisore e lo accendo, vado su Netflix e mi giro verso il biondo《L'ospite cosa desidera vedere?》chiedo《Ai visto già La Casa Di Carta?》chiede《Si, l'ho vista tutta, se ti va posso metterla, non spoilero niente, tranquillo》dico mentra la cerco per metterla.

Andiamo avanti per ore a guardare la serie tv e ad essere sincera mi sono stancata e ho sonno ma non mi va di lasciare Ale da solo. I miei occhi si fanno sempre più pesanti, mi addormenterei anche in piedi《Mari? Ai sonno?》scuoto la testa e lo guardo《Si nota così tanti?》chiedo sbadigliando《Si, se vuoi andiamo a dormire》《Ma tu non ai sonno....》《E invece comincio pure io ad averne》lo guardo per qualche secondo per poi chiudere le palpebre e lasciarmi ad un sonno profondo, difficile da spezzarlo, anche se qualcuno mi buttasse giù dalla finestra non credo mi potrei svegliare. Oggi sono successe così tante cose, che non mi sono stancata fisicamente ma psicologicamente.

Apro gli occhi e mi ritrovo nel mio letto. Ma non mi ero addormentata sul divano? Mi metto seduta e sbadiglio fuori è ancora buio e non si sente più la pioggia e nemmeno i tuoni, mi alzo e faccio attenzione a non inciampare fino ad arrivare alla finestra, fuori le nuvole sono sparite, le luci dei lampioni sono spente e ad illuminare c'è solo la luna piena, tutto e tranquillo e mi sento a mio agio nel silenzio, guardo il cellulare, 02:00, perché mai mi sono svegliata nel cuore della notte? Vado in bagno e mi stucco, non l'ho nemmeno fatto prima di crollare infatti è sbavato in alcuni punti, lo tolgo velocemente e vado in soggiorno, faccio per accendere la luce ma vedo Ale dormire sereno sul divano. Non vorrei svegliarlo, sembra calmo che mi dispiace interronpergli il sonno, è stato sicuramente lui a portarmi nel mio letto e alla mattina lo ringrazierò di certo. Passo oltre il soggiorno e vado a preparami una tazza di latte caldo per riprendere sonno, domani devo andare a lavorare e non posso andarci con due occhiaie mentre mi addormento dappertutto, verrei licenziata di sicuro. Sto attenta a non fare troppo rumore, non vorrei svegliare Alessandro, tiro fuori un pentolino e il latte, ne metto un po' nel pentolino e lo metto sui fuochi. Sto a guardare il latte e non so perché sento il volto bagnarsi...di lacrime? Perché sto piangendo adesso? Qual'è lo stupido motivo ora? Comincio a tremare mentre i pugni mi si stringono, non capisco il mio stato d'animo ora, sono triste? Arrabbiata? O chissà cosa. Qualche singhiozzo esce dalla mia bocca e quando me ne accorgo me la tappò, non devo svegliare Alessandro, non devo fargli capire la mia presenza e non devo nemmeno farmi trovare così. Mentre lacrimo una serie di immagini mi si presentano davanti gli occhi, immagini che proprio in questo momento non voglio vedere, le mie gambe cedono e cado per terra, sembra stia rivivendo la stessa scena di anni e anni fa. Ma perché? Che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo dolore? Il mio corpo fa tutto da solo, non riesco ne ad alzarmi ne a fermare le lacrime e i singhiozzi.
Sento qualcosa di caldo coprirmi le spalle e la schiena, mi volto di scatto e tra la vista offuscata riesco a riconoscere la figura di Alessandro che mi aiuta a rialzarmi, mi prende in braccio e mi riporta a letto, non ho smesso di tremare e se ne è accorto, invece ti tornare sul divano si è seduto al mio fianco e mi accarezza i capelli《Shhh, basta piangere》sussurra, quasi per non spaventarmi《S-sono pa-patetica》dico tra i singhiozzi. Ale mi da un bacio sulla fronte《Non è vero, è normale per tutti cedere, ma l'importante è sapersi alzare》sorrido《Il latte!》urlo, faccio per alzarmi ma Ale mi ferma《È tutto a posto, vuoi che te lo porti?》annuisco e si alza sorridendomi. Lo vedo sparire dietro la parete del corridoio. E ritornare quasi subito con il bicchiere in mano, me lo porge e lo accetto subito, bevo il latte velocemente e metto il bicchiere sul comodino, vedo Ale avvicinarsi al mio volto e con un fazzoletto mi ripulisce le lacrime. A lavoro terminato mi sorride e mi da un'altro bacio sulla fronte《Ora dormi mi raccomando e non fare idiozie》sussurra nuovamente, annuisco e senza mai staccare il suo sguardo da me torna in soggiorno.
Ho trovato una persona meravigliosa che non cambierò mai.

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