Chapitre 23

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Cammino a testa bassa ripensando a quello che è successo. I nostri gelati ci descrivevano, quindi dovremmo essere anime gemelle e tornare insieme ma è impossibile, non possiamo essere fatti l'uno per l'altra, dopo quello che ha fatto non è possibile, deve essere solo una coincidenza, di certo non è l'unico ragazzo con gli occhi verdi e io non sono l'unica ragazza con i capelli corvini e gli occhi azzurri. Ci deve essere per forza una spiegazione logica. Insomma, André si sarà sicuramente sbagliato oppure io ho sicuramente frainteso all'inizio, la mia mente ha fantasticato un po', chi mai tornerebbe insieme a uno come lui? Ma neanche una ragazza stupida. Alzo lo sguardo e guardo il cielo che si sta scurendo, non ho nemmeno tenuto conto del tempo, è chissà anche dove sono finita. Mi guardo intorno sperduta, ho camminato mentre pensavo e ora mi sono persa. 'Brava Marinette, è così che si fa.' mi riprendo mentalmente, chi farebbe come me? Chi starebbe a pensare a due stupidi gelati invece di tornare a casa sano e salvo? Potrei incontrare qualche malfattore per strada, adesso è buio e potrebbe succedermi di tutto, devo affrettarmi a tornare a casa. Non devo rischiare.
Mi fermo e studio il quartiere in cui mi trovo non riconoscendolo. Cavolo! Anche questa! Ricomincio a camminare a passo svelto guardandomi sempre intorno, potrebbero prendermi per pazza i passanti se solo ce ne fossero. Cammino da ormai minuti e non riesco a trovare la strada giusta, il cielo si scurisce di più e la paura e l'ansia si fanno vivi più potenti, mi stringo tra le braccia per scaldarmi dato che la temperatura cala sempre di più.
Ad un certo punto sento rumori di passi dietro di me, sto sudando freddo dalla paura e velocizzo il passo sempre di più, volto leggermente il capo e una figura incappucciata mi segue a passo lento, mi sale sempre di più la paura e comincio a correre e correre fino a che mi manca il fiato ma proseguo. Perché non spengo il cervello una buona volta smettendo così di pensare negativamente? Sento afferrarmi per un braccio e trascinarmi in un vicolo. La presa viene mollata, mi guardo intorno in cerca di chi mi abbia tirata qua dentro. La figura incappucciata che mi seguiva esce dall'angolino oscurato avvicinandosi sempre di più, il sangue si congela dentro di me e il cuore smette di battere《Buona sera》pronuncia la voce rauca dell'uomo《Cosa ci fa una bella ragazza come te tutta sola?》chiede, le parole mi muoiono in gola, non riesco a pronunciare nessun suono, sento il corpo tremare per la paura, intanto il misterioso uomo si leva il cappuccio mostrandosi, è giovane e non sempre affatto una persona per bene《L-lasciami andare》pronuncio con un filo di voce《E chi mai sarebbe il pazzo che ti lascerebbe andare via?》dice mentre avvicina il suo volto al mio, cerco di indietreggiare e spingerlo via ma non sono abbastanza forte, mi afferra per la gola e mi spinge contro il muro, le sue labbra sono a pochi millimetri dalle mie, il panico si fa padrone dentro di me, tiro pugni, urlo aiuto ma non succede nien te, non si ferma.
《Lasciala stare!》grida una voce che conosco fin troppo bene. Volto leggermente la testa per quanto me lo posso permettere, la figura di Adrien si avvicina lentamente e pacata《Che cazzo vuoi?》urla l'uomo misterioso mollando leggermente la presa al mio collo 《Lasciala stare》pronuncia nuovamente Adrien pacato infilandosi le mani in tasca《E tu chi sei per darmi ordini?》《Forse il suo ragazzo?》sento un tonfo al cuore al suono di queste parole, l'uomo lascia definitivamente la presa e si butta addosso ad Adrien con un pugno serrato, lo sferra contro di lui ma lo riesce ad evitare, mi lascio cadere sulle ginocchia mentre osservo la rissa tra i due. Adrien cerca di sviare tutti i colpi ma non ne intercettata uno che gli arriva dritto sul labbro inferiore, si allontana leggermente e porta il dorso della mano sulla parte colpita, osserva l'uomo e subito dopo la mano sporca leggero di sangue《Lo ai voluto tu》dice con un mezzo sorrisetto. Adrien gli salta praticamente addosso bloccando ogni possibile reazione dell'uomo e comincia a tirare pugni a non finire《Ti prego! Basta!》urlo tra le lacrime. Non ho decisamente bei ricordi sulle risse. Adrien si ferma e lascia l'uomo giacere a terra mezzo svenuto, si rialza e viene verso di me, il mio corpo non ha mai smesso di tremare e ad esso si sono aggiunte le lacrime, peggiorando solo le cose. Provo a rialzarmi ma Adrien si affretta a prendermi in braccio e esce fuori dal vicolo.

Una piccola candela fa un po' di luce per via del blackout causato dal temporale improvviso mentre io disinfetto la ferita che si è procurato Adrien. Siamo arrivati a casa mia e ho insistito a farlo entrare per curarlo, il minimo che possa fare per ringraziarlo in un certo modo per avermi salvata da un violentatore. Smorfia al contatto con il disinfettante ma non ci posso fare nulla《Scusa》dico abbassando la testa mentre gli occhi pizzicano《Ma di cosa?》domanda. Mi fermo di disinfettare e stringo i pugni《Se non fosse per me ora non saresti qui con il labbro rotto.》rispondo alzando gradualmente la voce che comincia a tremare《Non devi preoccuparti, davvero, non è la prima volta che mi capita, e nessuno mi ha mai curato così come stai facendo te. Sono io che devo chiederti scusa per il disturbo》scuoto la testa e ricomincio a disinfettare ricacciando indietro le lacrime. Osservando tutte le smorfie che fa ogni volta che avvicino la straccetto imbevuto di disinfettante al suo labbro. A lavoro terminato ripongo tutto nella cassetta pronto soccorso e vado a riporla in bagno, risciacquo lo straccetto e lo metto ad asciugare. Torno da Adrien che si è sdraiato sul divano esattamente come gli avevo detto, voglio che si riposi. Okay che mi ha trattata da schifo in passato ma questa vicenda appena successa non la posso di certo dimenticare, non lo lascerò uscire con questo acquazzone.《Perché non sei tornata subito a casa?》domanda d'improvviso. Mi fermo e sgrano gli occhi. E adesso cosa gli dico?《Non lo so nemmeno io》rispondo con un filo di voce《Avresti potuto finire male. Cosa sarebbe successo se non ci sarei stato io? Se non abitassi li vicini cosa avresti fatto? Ti saresti lasciata violentare? Avanti! Dimmelo!》urla mentre si alza di scatto in piedi avvicinandosi a me con fare imponente. Non rispondo e abbasso il capo, mi vergogno di quello che è successo《E per di più ti sentivi male.》aggiunge calmandosi《Forse è meglio se torno a cas...》《No!》lo fermo di colpo《Non voglio che te ne vada, fuori tuona e fulmina. Il minimo che possa fare e trattenerti qui fino a che il temporale non si ferma》lui mi guarda e sorride appena. 《Forse è meglio se andiamo a riposare. Non credo vogliamo arrivare in ritardo domani a lavoro》dice. Accenno con il capo, è incredibile come cambi d'umore in così poco tempo《Comunque la storia del "tuo fidanzato"》comincia facendo le virgolette sulle ultime due parole《penso non ti abbia sconvolto, ero solo un modo più pacifico per farlo allontanare da te》termina sedendosi sul divano. Alzo la testa《Grazie》dico. Corro in camera mia a cercarli una coperta, voglio dare bella impressione. Torno a in soggiorno sotto lo sguardo interrogativo di Adrien a cui non ho dato nessuna spiegazione《Ti ho preso solo una coperta, non vorrei farti morire di freddo》spiego lanciandogli la coperta che afferra immediatamente《E se sporco il divano?》《Stai tranquillo》sorrido e spengo la candela sul tavolino, sono quasi fuori dal soggiorno che sento sussurrare da Adrien《Buona notte》sorrido imbarazzata《B-bu-buona no-notte》balbettò in risposta per poi scappare in camera mia.

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