Attendo con ansia che cominci di nuovo a parlare, odio cominciare i discorsi quando sono sotto pressione e in questo momento lo sono molto anche senza una spiegazione ben precisa. Nel frattempo mi torturo le mani sotto alla scrivania per scaricare l'ansia che porto dentro ma non avendo l'effetto desiderato. Adrien, per quello che riesco a vedere se ne stà fermo a fissarmi, a quanto pare devo essere io a cominciare questa volta. Stà andando di male in peggio.
Faccio un grande sospiro per liberarmi dalla tensione e preparare nel frattempo un discorso adeguato senza frasi sconnesse e senza senso, mi preparo mentalmente, cerco di tranquillizzare l'animo e di scacciare la sensazione di avere qualcuno che mi stia strozzando《Volevo parlare di quello che è successo ieri》quasi sussuro, il grappo che mi si è creato in gola non ha voglia di sparire e così collaborare. In risposta Adrien annuisce come se sapesse già tutto e posso solo sperare che non la prenda male e si crei strane idee in testa. Abbasso lo sguardo e torno a guardare fuori dalla finestra per sfuggire al suo, sperando che così facendo la tensione cali《Io voglio essere pienamente sincera con te, lo so che ne abbiamo passate tante e sono consapevole dei tuoi sentimenti ma cerca di metterti nella mia situazione...》 mi blocco come se fossi rimasta a corto di aria, con la coda dell'occhio lo osservo per un millisecondo, giusto per vedere la sua reazione, per ora è calmo, tiene le braccia incrociate, lo sguardo a terra e annuisce semplicemente con la testa. Sembra quasi che si sia sconnesso da questo pianeta, che sia in un mondo tutto suo e che le mie parole probabilmente siano dette ai muri. Prendo coraggio e continuo《...non è facile come sembra adattarsi a qualcosa dopo tutti questi anni anche pur avendola vissuta. Insomma, possiamo dire che ci siamo perdonati e potremmo anche essere tornati amici ma la vicinanza dell'altro giorno era troppa. A parer mio forse lo era ma forse per te no. Ti voglio chiedere che in caso ci trovassimo ancora in una situazione del genere...》mi blocco ancora, incapace di andare avanti, mi pesa dire certe parole ma devo farlo, faccio per sparare tutto ma Adrien mi precede《Ho capito, in effetti ho pensato anche io a quello che è successo e capisco di aver sbagliato. Infatti ieri non ho voluto sentire né vedere nessuno apposta per riflettere.》nel sentir dire queste parole mi sembra che il peso sopra il mio cuore sia svanito, non saprà mai quanto mi ha aiutato non facendomi continuare la frase. Ritorno a guardarlo e mi accorgo che è già in piedi, è stato svelto e non l'ho nemmeno sentito, incredibile《Ti chiedo scusa per il mio comportamento, vorrei fermarmi a parlare ancora ma devo scappare...》dice sorridendo appena avvicinandosi e afferando la maniglia della porta《...ci si vede in giro. Buona giornata Mari》mi saluta prima di sparire per il corridoio, mi alzo di scatto e mi affaccio alla porta e lo scruto mentre si allontana《Buona giornata anche a te!》urlo per farmi sentire, non si volta ma alza una mano e accenna un saluto. Sorrido e rimango affacciata finché non lo vedo sparire.
《Marinette?》mi volto si scatto portando una mano al cuore per calmare i battiti《Ma sei scemo?》chiedo, in risposta Alessandro sembra sorridere《Io no, ma forse tu si》dice indicandomi mentre si fa scappare dalle labbra una risata che viene soffocata dal mio pugno alle costole《Ahia! Fai male così!》si lamenta ma non ci presto particolare attenzione. Torno in ufficio come se niente fosse seguita a ruota dal biondo mentre si tiene il punto dolorante lamentandosi. Alzo gli occhi al cielo e torno a sedermi sulla mia solita sedia attendendo che l'italiano faccia lo stesso.《Guarda, se non ti conoscessi giurerei che ti sei innamorata nuovamente di mini-Agreste》spunta ad un certo punto Alessandro alzando le sopracciglia, lo guardo irritata e cerco di non cedere, non ho nessuno motivo per dire in giro i miei fatti personali《E anche se fosse quale sarebbe il problema?》chiedo indifferente mentre torno a focalizzare la mia attenzione sullo schermo del computer《Beh, prima quando eri affacciata alla porta fissavi un punto indefinito e sorridevi, ti ho chiamata diverse volte ma non hai risposto, ho dovuto urlare e farmi sentire a momenti dai santi per farti tornare sul pianeta terra.》lo guardo per qualche secondo e alzo un sopracciglio mentre piego la testa leggermente in avanti《E questo secondo te vuol dire che io sia innamorata? E come fai a sapere che c'era qui "mini-Agreste"?》chiedo per sviare il discorso che sta prendendo una piega sbagliata. Io non sono innamorata di nessuno, lui fa parte del mio passata e adesso nel presente sta solo cambiando posizione, deve diventare al 100% solo un'amico, non posso permettermi che succeda qualcos'altro che mi possa far star male, sono disposta a rinchiudermi in una teca di vetro《Credi che non lo abbia visto? Credi forse anche che non vi abbia sentito? Quindi è per qualcosa accaduto ieri che oggi eri praticamente uno zombie?》troppo domande alla quale non ho voglia di rispondere a nessuna ma devo《E va bene, ai vinto, comunque la faccenda di spiare le persona dobbiamo depellarla dal tuo curriculum.》sorrido scherzando.
Si, mi ha dato fastidio il fatto di sapere che Ale abbia sentito parte del discorso ma non ci posso fare nulla, lo avrei fatto anche io ad essere sicera, ma comunque non avrebbe dovuto farlo, sa bene in che punto della situazione sono, e anche se non lo sapesse i fatti parlano e può intuirlo perfettamente.《Quindi è giusta la mia intuizione, siete ancora innamorati solo che lui ha avuto io coraggio di ammetterlo ma tu no!》esulta felice ma per me non c'è niente da esultare 《No! Dopo quello che ho passato non ho intenzione a tornare insieme a lui, deve solo abituarsi ad accettare la realtà dei fatti》spiego irritata mentre giro e rigiro tra le dita una matita dalla punta appuntita con una voglia pazza di centrarlo in fronte, stò perdendo il mio tempo e spiegare le stesse e identiche cose. Si è fissato che tra me e Adrien ci sia ancora amore ma non è così, sta confondendo l'attimo di paura nel perdere una persona che era stata importante a quella del sentimento amoroso. Forse mi sto illudendo ma è così che per ora stanno andando le cose《Il vostro è un'amore che temporaneamente tu ai decisco di seppellire, se chiamo Alya te lo faccio spiegare anche da lei, ma credo tu non voglia, per quel poco che la conosco riesce a tirare fuori informazione incredibili in meno di 3 secondi, è una macchina da guerra!》sorrido all'affermazione ma non è di certo cambiando discorso che pensa di vincere la discussione《Ma perché non mi ascolti? Hai bisogno che te lo chiami per farti spiegare in che situazione siamo? La mia parola forse non è credibile?》alzo gli occhi al cielo pregando che dopo questa gli entri in testa la faccenda. Sembra essersi calmato così aggiungo《E poi non eri tu che lo odiavi a morte per quello che ha fatto? Ora lo stai difendendo e in più vorresti vederci di nuovo insieme?》sul suo viso spunta un sorrisino segno che dopo questa stà per scatenarsi la guerra. Non dovevo continuare. Perché non chiudo mai la mia bocca? 《Mia dolce e carissima Marinette. I fatti parlano, non posso di certo dimenticare quanto male ti ha fatto ma tutto questo che sta facendo mi sta facendo capire che tiene a te come nessun'altra cosa al mondo. E fidati, essendo un'uomo sò cosa vogliono dire certi segnali》 rimango in silenzio senza sapere cosa rispondere. Mi ha battuta. Incredibile. Gli mostro un broncio e torno al mio lavoro nel tentativo di ignorare lui e la sua risata di vittoria.
Ma se avesse ragione?
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Nonostante tutto
RomanceSequel di : "Troppo bello per essere vero" Sono passati anni dalla rottura tra Marinette e Adrien e la vita è andata avanti per entrambi. Marinette si ritrova a dover andare a Parigi per lavoro e quì incontra le sue vecchie conoscenze rilanciando i...