Ritorno in soggiorno dopo essermi cambiata così come mi hanno ordinato, un pigiama a maniche corte nero con tante zampine di gatto verdi e i pantaloni lunghi perfettamente abbinati. Mi guardo intorno e a quanto vede si sono presi loro la briga di sistemare un po' in giro. Le lucine sono accese, le tende coprono tutte le finestre, come se nessuno dovesse vederci tutti insieme.
Mi siedo vicino a Chloé che sta serena sul divano mentre chatta chissà con chi《Allora?》mi chiede prima che io possa dire qualsiasi cosa《Allora cosa?》chiedo cercando nel frattempo di capire quello che mi vuole chiedere《Non dici niente? Ci siamo vestiti e usciti fuori con questo freddo solo per te e tu non dici niente?》chiede bruscamente e mi allontano leggermente intimorita dal suo tono di voce. E ora cosa ho fatto di male? Lei mi guarda attentamente per poi scoppiare a ridere e mi da una pacca sulla spalla《Stavo scherzando!》dice tra le risate e mi lascio trasportare pure io. Stavo per scusarmi nonostante non abbia fatto niente.
Sento un'odorino invitante venire dalla cucina e chiudo gli occhi respirando il dolce profumo di arrosto, solo che accompagnato c'è anche odore di fumo...aspetta che? FUMO?! Sgrano gli e scatto subito in piedi correndo in cucina, cavolo, anche l'arrosto ho bruciato, e ora che faccio? A momenti rischio di cadere mentre varco la soglia della cucina, mi avvicino al forno e faccio per aprirlo ma alle mie spalle Alya mi distrae《Manca ancora un po', vai a salutare la tua famiglia, qui ci pensiamo noi!》dice fiera indicando gli altri, la guardo confusa, anzi, sconvolta... hanno lasciato tutto per venire da me, mi hanno sistemato il soggiorno e ora si prendono pure il carico di dover cucinare? Wow, che amici. 《Ma va, stai tranquilla, i miei capiranno...》 anche io gli vorrei chiamare, giusto 5 minuti ma non voglio lasciare che facciano tutto loro mentre io sto a farmi i fatti miei, sono loro gli ospiti e per questo devo essere io quella che deve girare a destra e a sinistra come un'oca mentre cerca di fare tutto in un colpo solo. Alya scuote il cope e mi spinge fino all'uscita della cucina《Vai, che tanto in cucina ci sto io, sai, non vorrei che tu combinarsi qualche pasticcio》dice in modo scherzoso strizzando l'occhio, sorrido e la supero《Come ti ho già detto capiranno, gli farò gli auguri domani in tranquillità. Ora ho 6 persone da sfamare, in più ho deciso di fare i popcorn per poi guardare un film quin...》《Basta così, grazie per avermelo detto così lo faccio io. Ora vai a fare gli auguri》. Sorrido per la sua insistenza e scuoto il capo, è proprio come me, se mi metto in testa una cosa è difficile che poi io cambi idea. Vado a prendere velocemente il telefono nella mia stanza, gli altri sembra non si siano accorti di niente e prometto di non metterci molto. Attivo subito la chiamata con i miei genitori, almeno loro chiamo, agli altri posso mandare degli auguri scritti. Aspetto per quasi cinque minuti ma non rispondono, sono davvero così accupati? A già, il fuso orario, che stupida. Però potrebbero almeno rispondere, insomma, sapevano benissimo che gli avrei chiamati. Ma a New York funziona a così, se provi a toccargli il natale sono guai grossi, poi nel pomeriggio sono sempre in giro il giorno prima per compere. Poveri mamma e papà. Nel mentre penso la chiamata si chiude da sola e continuo a fissare lo schermo del telefono. Una volta uscita da qui non potrò più rispondere a loro, che figura farò? Nel mentre aspetto pregando che mi rispondano. Sento dei passi dietro di me quindi mi volto subito. Avverto il volto arrossirsi leggermente, come mai Adrien è quì? 《Come mai quella faccia?》chiede ridacchiando《Comunque noi abbiamo quasi finito, la tavola è quasi pronta. Hai già chiamato i tuoi?》 Mi riprendo subito scuotendo leggermente il capo e mostrandogli il telefono《No, ho dimenticato del fuso orario,non che me ne sia ricordata le altre volta che gli chiamavo. Adesso saranno sicuramente impegnati quindi mi sa che non gli posso fare subito gli auguri》chino di nuovo il capo sulla schermata del telefono e dopo qualche secondo la chiamata si richiude da sola per via della non risposta. Sorrido malinconicamente, d'altronde cosa mi potevo aspettare? Gli manderò gli auguri via SMS e finisce quì. Senza alzare più lo sguardo mi incammino per la cucina, ho oltrepassato Adrien quando all'improvviso mi ferma《Come mai?》chiede, alzo il volto e mi girò verso di lui indicandogli di approfondire l'argomento《Come mai sei triste? Sicuramente ti chiameranno loro》sorrido per nascondere la malinconia che mi ha praticamente coperta《Fa niente, ora andiamo prima che gli altri pen...》mi blocco subito, perché diamine gli stavo per dire che gli altri potessero pensare male data la nostra assenza? Infatti, come non detto, Adrien sembra incuriosirsi e ad incitarmi di continuare la frase. Scuoto il capo e lo affero per mano, cosa che mi riesce così spontaneamente ma che al tempo stesso mi crea disagio. Ho veramente avuto il coraggio di farlo dopo così tanto tempo? Ad Adrien non sembra dare fastidio così non stacco la mia mano dalla sua, lo trascino con me per tornare dagli altri e in quei pochi passi stringe maggiormente la mia mano cosa che mi provoca una strana sensazione all'altezza dello stomaco. Stiamo per entrare in soggiorno e Adrien, come se potesse percepire quello che penso, lascia subito la mia mano. Appena la sua mano calda lascia la mia mi sento come vuota. Va dai ragazzi come se nulla fosse e io mi dirigo in cucina dove i rumori di posate, piatti e bicchieri si sente benissimo, prima di entrare do un'occhiata ad Adrien di sfuggita per poi varcare la soglia 《Chiamato i tuoi?》mi chiede Katami, annuisco e prendo il piatto che tentava in mano posizionandolo sul tavolo.
Mi metto d'impegno anche se Chloé tenta di mandarmi via dicendo che ci pensavano loro ma ovviamente quando mai io ascolto gli altri? E così il tavolo è quasi pronto, manca il cibo e l'acqua《Mari, scusa se ti dico questa cosa ma ho una domanda che ti voglio fare da quando sei quì, anzi, due》 dice Alya mentre mi trascina in camera mia e si accetta che non arrivi nessuno. 《Allora, prima che tu possa dire qualsiasi cosa: 1) perché sei rossa in viso, 2) come mai non smettevi di fissare Adrien e 3)prima vi ho visti di sfuggita mentre eravate mano nella mano, quindii....》si avvicina maggiormente al mio viso il che mi crea disagio così mi allontano bruscamente《Aspetta, ormai tra me e lui è finita. Lo sapete tutti bene, non so cosa tu abbia visto ma non è così. Sono rossa solo perché ho caldo e non lo smettevo di guardare perché mi piace il suo pigiama》mento cercando di convincerla il più possibile. Alya mi squadra da testa a piedi e subito dopo rimane a fissare il mio viso attentamente. Ho un'attimo di esitazione e quasi di istinto indietraggio ancoro 《Mia cara Marinette Dupain-Cheng, dimmi la verità: Tu provi ancora qualcosa per Adrien Agreste?》

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Nonostante tutto
RomanceSequel di : "Troppo bello per essere vero" Sono passati anni dalla rottura tra Marinette e Adrien e la vita è andata avanti per entrambi. Marinette si ritrova a dover andare a Parigi per lavoro e quì incontra le sue vecchie conoscenze rilanciando i...