Chapitre 8

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Sento qualcuno continuare a picchiettare la porta del mio appartamento se si può dire, perché questa non è minimamente una camera d'hotel《Arrivo!》urlo dalla cucina, mentre mi invio con una fetta biscottata cosparsa di marmellata all'albicocca sopra verso la porta. Questa mattina sono andata a fare un po' di spesa e ne ho fatta tanta, alla faccia che non volevo spendere tanto. Chiunque sia dopo la porta non la vuole smettere di bussare alla porta, e più aspetto ad aprirla più bussa con potenza, ho paura che mi distrugga la porta a momenti. Mi avvicino ad essa e la apro, mi ritrovo Alya che mi sorride. Capisco che ci siamo "ritrovate" ieri ma per questo non dovrebbe venire a distruggermi la porta, credo che non sia successo nulla di grave《A cosa devo la tua visita?》le chiedo mentre la lascio entrare《E sopratutto come fai a sapere dove sono?》continuo, lei nel frattempo si è seduta sul letto《È bastato pedinarti fino a qui, la reception ha fatto il resto.》afferma mentre alza le spalle《Mi hai pedinato?》chiedo incredula《Sai, fare la giornalista ha i suoi vantaggi, come per esempio spiare la gente senza farsi accorgere. A proposito ho un po' di fame, ti ho vista uscite da un supermercato, avresti qualcosa da darmi?》la guardo con gli occhi sgranati, come è possibile che mi abbia osservata per tutto il tempo e io non me ne sia accorta?《Non ti ricordavo così》dico mentre mi invio in cucina seguita da lei che si guarda intorno studiando l'ambiente《Te lo ripeto, fare la giornalista ha i suoi pregi》《Allora dovrei stare molto attenta, prima che la notizia che sia incinta salti fuori persino prima che io lo sappia》《Magati un giorno andrà proprio così, ho già il titolo per l'articolo: Donna rimane incinta ma non ne è a conoscenza fino a quando non legge questo articolo. Forse dovrei cambiare qualcosa ma per ora va bene》sorrido, è incorreggibile《Sei una stalker per caso?》le domando inconsciamente, a questo punto mi viene da pensare così《Può darsi ma non assicuro nulla》risponde mentre si siede sul divano《Certo che ai scelto un bel posticino dove alloggiare, altro che camera, questo è un'appartamento, ed è strano siccome siamo in un'hotel》afferma mentre si guarda intorno《È la stessa identica cosa che ho pensato io, devo parlare assolutamente di questa cosa》《Con chi scusa?》chiede curiosa, ecco, ho parlato troppo《Vedi, come ti avevo spiegato io sono qua per lavoro, un certo Gabriel mi ha proposto di lavorare qui e ho accettato, nella e-mail che mi ha trasmesso che si sarebbe occupato lui del mio alloggio e avrebbe pagato lui, aveva citato di un'appartamento ma ho pensato che avesse sbagliato a scrivere e invece non era così. Volevo parlargli di questa cosa, insomma, sono una sola, non ho bisogno di tutto questo》dico indicandomi attorno. Lei si prende il mento e sicuramente la sua testolina starà passando tutte le informazioni appena sentite. Intanto che lei pensa io vado in cucina e le preparo un caffè, mentre mi alzo sulle punte per aprire la dispensa in alto la sento raggiungermi《Sai, il nome Gabriel mi suona famigliare》dice《Lo so, anche a me ma sarà solo una impressione, in fondo non conosco nessuno di Parigi che siano te e gli altri》riesco ad afferare la scatola con i croissant e ne tiro fuori uno《Per caso devi lavorare a stretto contatto con una casa di moda o qualcosa del genere?》mi chiede, sa fare bene il suo lavoro, riesce a scavare qualsiasi informazione e da chiunque a me non mi frega, non voglio raccontagli tutto per non avere brutte notizie《A dire il vero non lo so, lunedì devo andare a vedere, ho già l'indirizzo dove incontrarmi con il signore》faccio la vaga. Intanto verso il suo caffè in una tazzina e lo appoggio sul tavolo insieme al croissant proprio davanti a lei che si è seduta poco prima.

Cerca in qualsiasi modo di riuscire a trarre più informazioni più possibili ma non ho mai dato delle risposte precise, non le sto mentendo, le dirò la verità dopo lunedì, voglio essere sicura di dove mi sto per buttare, non vorrei commettere un'errore e poi pagarne le conseguenze. Comunicare tramite e-mail e diverso che dalla comunicazione a quattrocchi. La conosco bene e non posso cadere nei suoi tranelli, forse se ne è dimenticata ma io no, l'anno che abbiamo passato insieme mi è bastato le conoscerla bene《Passiamo oltre, basta parlare di me, parliamo un po' della tua relazione con Nino》la punzecchio《Bene, anche ha distanza di anni siamo ancora insieme》dice in un modo che ha me sembra sarcastico《È un bene oppure un male?》chiedo spontaneamente, lei mi guarda e mi sorride《Suppongo bene, è solo che fare il Dj è impegnativo, e poi io facendo la giornalista, non è che abbiamo molto tempo insieme da trascorrere》《Quindi lo pseudo-Dj è diventato finalmente un Dj a tutti gli efferi》《Già, e sono felice per lui. Ma io non sono presente tutta la giornata, tra scoop e notizie mentre lui sparisce la sera e torna verso tarda nottata. Mi fido di lui e so che no andrebbe con nessun'altra ragazza e tutte volte che è tornato è sempre stato sobrio, capisci?》《Si certo. Quindi vivente insieme?》《Già, da tre anni ormai e mi sorprende il fatto che nessuno dei due sia ancora morto》ridacchio ha quello che mi ha appena detto《Ma dai》.
《Bando alle ciance, sono venuta per farti un tour esclusivo di Parigi》afferma alzandosi dalla sedia. La guardo confusa. Alya mi affera per un braccio e mi trascina via, non mi ha lasciato nemmeno il tempo di sistemare la tazzina《Ora tu ti prepari, entro 10 minuti massimo ti voglio pronta per uscire, non accetto ritardi》《Non mi aspettavo avessi del tempo libero per me, forse dovresti andare con Nin...》《Lascialo stare lui, oggi mi dedico solo a te.》.

Ed eccomi qua, in meno di dieci minuti pronta ad uscire a farmi guidare da Alya per le vie della città 《Allora, da dove vuoi partire?》mi chiede la giornalista mentre mi apre la porta dell'Hotel, la ringrazio con lo sguardo mentre ci incamminiano per il marciapiede《Ovunque tu voglia, solo non alla Tour Eiffel》le rispondo《Come mai?》《Vorrei andare la con la persona che amo, fino ad allora non ci voglio andare》alzo gli occhi al cielo e sorrido《Non ti facevo così romantica sai?》dice aggiustandosi gli occhiali《Lo so, non lo credevo nemmeno io, certe volte mi stupisco da sola》in risposta Alya mi sorride, mi affera per il polso e comincia a condurmi chissà dove. Ma cosa mi importa? Con lei mi sento al sicuro, non devo avere paura di perdermi, non farebbe mai una cosa del genere. Adesso che ci penso le situazioni sono ribaltate, cinque anni fa ero stata io e gli altri miei amici a fare un tour esclusivo di New York a lei e i suoi amici e ora è lei ha mostrarmi la sua città dove è cresciuta, così come lei si è fidata di me così anche io devo fare, mi affido nelle sue mani e spero di non fare qualche strano incontro. Sicuramente avrà dato notizia a Nino che sono tornata e Nino, non capace di tenere segreto qualcosa avrà spifferato a qualcun'altro il mio arrivo, Adrien ne sarà venuto a conoscenza probabilmente. Conosco bene i modi di fare di Alya e Nino insieme, ha uno strano presentimento, se hanno organizzato un' incontro tra me e lui andrei nel panico, non saprei che fare e come reagire.

Mi porta davanti ad una costruzione triangolare interamente di vetro, se non sbaglio dovrebbe essere...《Questo è il Louvre, se vuoi possiamo entrare nel museo》dice Alya interrompendo il mio pensiero《Non lo so, forse sono di troppo, non vorrei disturbarti tanto》《Stai tranquilla, oggi sono a tua completa disponibilità》mi risponde sorridendo. Una parte di me le crede ma l'altra mi dice che sono di troppo, insomma dovrebbe essere con Nino a questa ora, non con me, io mi sarei orientata anche da sola, e poi ad essere sincera avrei voluto solo rimanere a casa oggi, la mia gita turistica avrebbe potuto aspettare. Ho deciso di non entrare nel museo, andrò un'altra volta, per ora voglio solo osservare le cose principali da lontano, mi basta solo questo. Alya mi vuole lo stesso trascinare dentro ma le spiego la mia motivazione per il quale voglio andare avanti con la visita, sembra capire il mio punto di vista e così ci avviamo da qualche altra parte. Osservo Alya davanti a me, sembra conoscere proprio molto bene Parigi, potrebbe percorrerla ad occhi chiusi, ne sono più che certa. Faccio qualche passo più veloce per raggiungerla《Allora, quì ho alcuni posti che devi per forza visitare, scegli tu》mi porge il suo telefono e mi ritrovo una lista enorme nelle note del telefono, sono molto indecisa《Cattedrale di Notre-Dame?》chiedo mentre alzo gli occhi e la guardo, noto un luccichio nei suo occhi《C'è un posto che devo farti vedere》dice trascinandomi a passo svelto.

Mi ritrovo davanti la famosa chiesa, la ammiro bene ed è proprio meravigliosa in tutta la sua grandezza, Alya continua a guardare a destra e non ne capisco il motivo《Alya, cosa guardi?》le chiedo portando la mia attenzione a lei《Vieni》si limita a rispondermi. Mi affera per il braccio e mi trascina davanti ad...una pasticceria? Avrà voglia di dolci?《Alya, hai fame per caso?》le chiedo alzando un sopracciglio sorridendo《Questa pasticceria apparteneva ad una coppia che però l'hanno messa in vendita molti anni fa perché si sono trasferiti insieme alla figlia appena nata. Il logo era una T e una S e adesso che ci penso sono le iniziali dei tuoi genitori se non sbaglio Tom e Sabine.》《Wow, come fai a saperlo?》chiedo curiosa《Mio padre, quando ancora lo avevo accanto mi raccontava che la pasticceria vicino a Notre-Dame fabbricava i dolci più buoni in tutta Francia. Mi ha raccontato tutto quello che sapeva e solo ora me ne sono ricordata. Ho fatto due più due.》le sorriso e guardo la pasticceria《Quindi io sarei dovuta venire qui ad aiutate i miei》dico più a me stessa ammirandola《Già, sopra c'è anche un' appartamento non solo saresti venuta qui ad aiutate, ma anche a viverci》mi dice Alya mentre si pulisce le lenti《Vuoi prendere qualcosa?》mi chiede in seguito inddosando di nuovo gli occhiali, la guardo come se fossi una bambina che ha ricevuto una risposta affermativa dalla madre per comprarle un regalo. Alya mi apre la porta ed io entro come un fulmine.

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