Apro gli occhi lentamente osservando il soffitto, è strano svegliarsi in un luogo nuovo, ormai mi sono abituata al mio vecchio appartamento. Mi metto seduta e stropiccio gli occhi nel tentativo di abbandonare definitivamente il sonno, mentre sbadiglio mi stiracchio. Guardo l'ora sul telefono, 06:25, incredibile, mi sono svegliata prima della sveglia, la disattivo subito per non farla suonare per niente. Mi alzo dal letto spostando le lenzuola bianche per non rischiare né di sporcarle né di inciampare tra di esse mentre mi alzo. Lentamente mi avvicino alla finestra e scostò le tende mentre i raggi del sole penetrano nella mia camera illuminando tutto. Di istinto mi copro gli occhi, non mi sono ancora abituata a tutta questa luce. Lentamente riesco ad abituarmi e guardo fuori, alcune auto hanno cominciato a muoversi per le strade, alcuni bar hanno cominciato ad aprire, motivo per il quale mi devo sbrigare per poter fare una colazione decente e in sana tranquillità. Mi dirigo nel piccolo corridoio vicino al letto e camminò fino a ritrovarmi una porta, la apro pensando ci fosse il bagno ma con mia grande sorpresa mi ritrovo una specie di soggiorno enorme, un divano rosso al centro fa bella mostra di sé tra le pareti completamente bianche, una TV gigantesca proprio davanti ad esso, non tanto lontano c'è la cucina mentre proprio vicino a me, alla fine del piccolo corridoio vi è un'altra porta, mi dirigo vicino a quella e la apro, finalmente ho trovato il bagno! Ieri non mi sono nemmeno interessata a fare il giro della casa, non mi sono nemmeno lavata! Quando sono tornata a casa mi sono buttata sul letto e il sonno e la stanchezza del viaggio hanno fatto il resto. Torno in camera da letto e prendo da una delle valige l'occorrente per il bagno, mi sciacquo la faccia e lavo i denti. Comincio a sistemare qua e la quello che mi sono portata dietro, questo sabato lo passerò a sistemare le valige e tutto, ne sono sicura ma devo pur farlo prima o poi. Vado a prendere il cambio di vestiti e non perdo tempo cominciando a togliere quelli con cui ho dormito gettandoli con noncuranza nel cesto dei panni sporchi vicino alla lavatrice. Mentre mi metto sotto il getto caldo della doccia cominciò a pensare, sono strani questi parigini, la sistemazione delle camere è strana. Molto strana. E poi tutto questo è troppo per me, il sig. Gabriel ha esagerato, a me bastava un appartento piccolo come quello a New York, non questo gigante, e vengo pure a scoprire che è compresa cucina e soggiorno quando mi ero soffermata all'idea di una semplice camera da letto e un bagno. Dovrò parlarne con Gabriel, sarà il primo argomento di quando lo incontrerò.Finita la mia doccia mi metto un'asciugamano addosso e comincio ad asciugarmi. È bellissima la sensazione di pulito. Mi vesto e corro in cucina, magari c'è qualcosa nelle dispense e così non dovrò andare nei bar ma non è così, non c'è nulla da mangiare, devo comprarmi tutto ma me lo aspettavo. Le pareti della cucina sono anch'esse bianche così anche come nel bagno, la cucina e di un colorito beige compresa di forno e tavolo da lavoro, mi ha davvero dato troppo il sig. Gabriel, adesso magari vengo a scoperta di un passaggio segreto che mi porta direttamente a lavoro, sarebbe il culmine. Mi dirigo in camera da letto siccome la fame si fa sentire, tiro fuori velocemente un paio di pantaloni lunghi rossi e una maglietta bianca con le maniche fino ai gomiti di lino e li indosso. Mi trucco e mi sistemo i capelli in una coda bassa, magari uno di questi giorni andrò da qualche parrucchiere per farli spuntare. Prendo la borsa con portafogli e telefono e dopo aver chiuso la porta a chiave mi dirigo fuori dall'Hotel.
Fuori è ancora fresco, motivo per la quale adoro uscire alla mattina presto invece che durante il pomeriggio. Mi ritrovo nel luogo dove ho incontrato l'altro giorno Emilie, chissà chi sarà mai? Quel bar è ancora chiuso ma qualche metro più avanti c'è un cafè aperto. Faccio qualche passo in più ed entro dentro al cafè《Buon giorno》saluto cortesemente, mi avvicino al barista che mi saluta con un cenno con la testa mentre prepara una serie di pasticcini per il cliente prima di me. 《Mi dica signorina》si rivolge a me《Un caffè e poi veda lei》ordino. Vorrei proprio vedere cosa mai combinerà. Chissà come mi abbinerà la colazione. Non attendo molto che mi porge il caffè con due macarons《Uno è al cioccolato mentre l'altro e alla vaniglia》spiega indicandomi i due dolci. Ringrazio e dopo aver preso tutto vado a sedermi ad un tavolo vuoto vicini alla vetrata. Guardo fuori un gruppo di ragazzi con zaino in spalla che si dirigono sicuramente a scuola. Come vorrei essere al loro posto, a quell'età si hanno meno problemi e si può vivere tranquillamente non preoccupandosi di nulla, esattamente come ero io. Comincio a bere il caffè, non è granché, secondo me è più buono quello in America ma forse sarà solo la mia impressione, sono troppo abituata a quello americano. Addento il macaron al cioccolato e rimango immobile, è davvero buono. Qualche volta mio padre e mia madre me li preparavano ma non sono buoni come questi.
Finita la mia povera colazione pago ed esco fuori. Cosa potrò fare per tutto il giorno? Forse dovrei tornare a casa e sistemare le valige, in fin dei conti era domanica che volevo passeggiare per la città dell'amore così mi avvio verso l'Hotel Le Grand Paris.
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Nonostante tutto
عاطفيةSequel di : "Troppo bello per essere vero" Sono passati anni dalla rottura tra Marinette e Adrien e la vita è andata avanti per entrambi. Marinette si ritrova a dover andare a Parigi per lavoro e quì incontra le sue vecchie conoscenze rilanciando i...