FIGHTS

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Il giorno dopo ero finalmente riuscita a comunicare con Nick, anche se solo via messaggio perché non rispondeva alle mie chiamate. Però ero riuscita a organizzare un incontro appena finita la scuola. Dovevamo parlare, e io dovevo scusarmi di persona. Avevo fatto una cosa orribile, ma per una buona causa.

Appena arrivai al punto dove avevamo deciso di incontrarci, vidi Nick seduto su una panchina e mi avvicinai facendogli un sorriso. Ma in risposta ricevetti solo un'occhiata veloce e noncurante.

«Vedo che ti sei presentata oggi. Pensavo mi lasciassi aspettare di nuovo ore per poi non farti vedere» mi disse poi Nick con tono sarcastico.

«Mi sembra di capire che sei ancora arrabbiato» dissi io tristemente, prendendo posto accanto a lui.

Speravo che gli fosse passata come aveva detto Blaine, ma a quanto pare aveva torto.

«Ancora arrabbiato?! No, perché dovrei esserlo?! D'altronde ieri sera avevamo solo un appuntamento a cui tu hai deciso di non presentarti!» disse sarcastico e senza guardarmi negli occhi.

«Nick, ti ho già detto che mi dispiace, ok? Non so cosa altro fare» dissi un po' stanca di quel suo modo di fare.

Se doveva essere così poco collaborativo allora potevamo chiudere la conversazione anche subito.

«No non me lo hai detto, Roxie! Me lo hai scritto!» precisò Nick alzando la voce.

«Beh, non hai risposto a nessuna delle mie chiamate!» gli feci notare io esasperata.

Davvero voleva fare così il pignolo in quel momento?!

Va bene, forse non glielo avevo detto di persona, ma ero lì per farlo, giusto?!

«Ti ho aspettata per tre ore, Roxie! Tre! E pretendi che io rispondessi alle tue chiamate?!» ribatté lui indignato.

«Ti ho avvisato che Blaine aveva bisogno di me!» mi difesi io.

«Ma certo, il bello e perfetto Blaine!» disse lui ridendo sarcasticamente «E di cosa aveva bisogno?! Che lo aiutassi a mettere il gel?! O gli servivi per scegliere il farfallino adatto da mettere domani?!» mi chiese poi quasi con cattiveria.

Io lo guardai con gli occhi sgranati.
Non credevo potesse arrivare a essere così tanto geloso.

«Nick, ma che ti prende?» mi limitai a chiedergli allora, per cercare di chiarire la situazione.

«Che mi prende?!» mi chiese lui stupito «Mi prende che sono stanco, Roxie! Sono stanco di tutti questi "Blaine ha bisogno di questo", "Blaine ha bisogno di quello"...» aggiunse scaldandosi ancora di più e facendomi il verso.

Io lo guardai stranita.

«...e se anche io avessi avuto bisogno di te ieri sera?!» disse ancora con aria di sfida.

«Beh, me lo avresti dovuto dire!» lo rimproverai io ricambiando l'occhiata.

Ma poi mi accorsi che forse era un po' fuori luogo quella mia affermazione.

Ero la sua ragazza, lo avrei dovuto capire senza bisogno che me lo dicesse esplicitamente!

Però decisi comunque di non arrendermi così facilmente e di mantenere una certa dignità.

«Blaine aveva un problema con suo fratello, e sa che io so quanto non lo sopporti. Solo con me poteva sopportarlo a cena» dissi spiegandogli la situazione.

«Ah, conosci anche suo fratello quindi?» mi chiese Nick incrociando le braccia al petto infastidito.

«Sì, mi sembra normale» confermai io.

My Life Would Suck Without YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora