WHITNEY

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Quasi tre mesi dopo la morte di Whitney Houston, nessuno ancora nel Glee Club se ne capacitava. Era difficile accettare la morte di una cantante così potente e importante. Soprattutto Mercedes, Kurt e Rachel, di cui era idolo, non se ne capacitavano davvero. Per questo motivo il professor Schuester decise che il compito della settimana era «Un tributo per Whitney Houston» come ci disse quel giorno a lezione.

«Siamo sicuri che sia appropriato?» chiese Sam incerto.

Non vi dico che occhiataccia gli lanciò Mercedes.

«Intendo, Whitney non aveva un po' di problemi?» spiegò Sam senza badare a Mercedes.

Avrà avuto anche dei problemi, ma era davvero davvero una grande cantante, nessuno poteva negarlo.

«Il compito della settimana non è giudicare Whitney» lo corresse infatti il professore «Ma celebrare quello che ci ha lasciato, onorarne la memoria e i traguardi» aggiunse poi, specificando cosa avremmo dovuto fare «Voglio che usiate le sue canzoni per scavare nei vostri sentimenti, per esprimere ed esplorare quello che vi succede in questo periodo» disse ancora.

C'erano parecchie canzoni di Whitney per esprimere quello che provavo in quel momento, e cominciai a pensare a tutte quelle che mi venivano in mente per scegliere quella giusta.

Poi Finn mi risvegliò dai miei pensieri chiedendo cosa ci stava esattamente succedendo.

Il professore rispose che per molti di noi erano le ultime settimane al McKinley.

«Ci saranno molti addii, ai vostri amici, o ai vostri amori» disse poi.

Mentre pronunciava queste parole vidi Blaine rattristarsi e abbassare lo sguardo. Finito quell'anno Kurt sarebbe probabilmente partito per New York per andare al college, e sapevo che la cosa lo faceva soffrire molto. Mentre guardavo il mio migliore amico, non so per quale motivo, mi venne un'illuminazione. Nella mia testa apparve il titolo della canzone perfetta da cantare in quel momento.

Però mi bloccai.

Mi era venuto in mente che non avevo mai cantato da sola davanti ai miei compagni di Glee Club, e che quando avevo cantato erano sempre canzoni decisamente non impegnative. Questa volta avrei dovuto cantare una canzone di Whitney, e si sa che le canzoni di Whitney non sono facili, e avrei anche dovuto controllare le emozioni che quella canzone mi provocava. Decisamente non semplice come cosa. Però mi feci coraggio, perché avevo bisogno di esprimere quello che provavo, e la canzone che avevo in testa era perfetta.

«Professore» dissi alzando la mano «So che ci ha appena assegnato il compito, ma ho già in mente una canzone, e vorrei farvela sentire approfittando del coraggio che mi ha preso in questo momento» spiegai quando lo vidi puntare gli occhi su di me.

«Prego, Roxie, tutto tuo!» mi disse lui leggermente divertito, e poi mi lasciò il centro della sala.

Io mi sedetti al piano, e dopo aver preso un bel respiro cominciai a cantare "Where Do Broken Hearts Go". Mentre la cantavo cominciai a immaginarmi tutti i momenti che avevo passato con Nick in un anno e qualche mese di relazione, e mi venne di nuovo il magone, ma mi trattenni. Non volevo piangere davanti a tutti, e dovevo finire la canzone. Ci riuscii, e quando staccai le dita dal piano e voltai lo sguardo verso i miei compagni li vidi emozionati. Kurt e Tina stavano piangendo, e molti altri erano sull'orlo delle lacrime, un po' come me. Poi suonò la campanella, e tutti uscirono di fretta dall'aula per non farsi vedere in lacrime. Io invece rimasi seduta al piano, ancora troppo emozionata per alzarmi.

Il professore si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla.

«Wow! Sei stata fantastica, Roxie!» mi disse, dopo qualche secondo di silenzio.

My Life Would Suck Without YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora