EVERYTHING'S GONNA BE OKAY

69 12 25
                                    

«Professore, perché ha del burro d'arachidi con un solo cucchiaino?» chiese Mercedes guardando il professor Schuester con le sopracciglia aggrottate.

Mancavano pochi giorni alle Regionali, ed eravamo stati convocati dal professor Schuester in auditorium, dove ci eravamo seduti tutti in cerchio osservandolo perplessi. Nessuno di noi aveva idea di che cosa potesse avere in mente, ed eravamo decisamente curiosi di saperlo, anche perché se pretendeva che mangiassimo quel burro d'arachidi tutti con lo stesso cucchiaino si sbagliava di grosso.

«Già, qui siamo in quindici e mi sentirei a mio agio a dividere un cucchiaino con nemmeno la metà di voi» disse Sugar con la sua solita aria spaesata.

Ma non aveva tutti i torti.

«Mi è giunta voce che il nostro amico Rory Flanagan non conosce il burro d'arachidi» spiegò il professor Schuester lasciandoci tutti stupiti.

Ma davvero?!

Ma dove viveva?!

Ah, già, in Irlanda. Ops.

«Ma come si fa a non conoscere il burro d'arachidi?!» mi sussurrò Blaine, che era seduto alla mia destra, con gli occhi spalancati.

Io lo guardai alzando le spalle: non me ne capacitavo proprio.

Poi il professore si alzò, e porgendo il cucchiaino a Rory gli fece assaggiare il contenuto del barattolo. Lui rimase esterrefatto e disse di non aver mai mangiato nulla di più buono.

E vorrei vedere!

Il burro d'arachidi è davvero la fine del mondo!

Se fosse stato per me e Nick ci saremmo finiti un barattolo a testa in un solo giorno. Per questo motivo cercavamo di non averne mai in casa, sarebbe stata la nostra fine altrimenti.

In quel momento Kurt attirò l'attenzione su di sé, dicendo che, nonostante fosse stato un momento commovente, era stata una settimana difficile per alcuni di noi, e non capiva che cosa ci facessimo lì tutti insieme.

Ovviamente si riferiva al tentato suicidio di Karofsky.

Eh sì, perché il ragazzo aveva capito di essere gay, aveva cambiato scuola, ma era stato scoperto a parlare con Kurt e ora nella sua nuova scuola lo sapevano tutti. Ovviamente non era stata presa bene la cosa, ed erano partiti i soliti insulti tipici degli adolescenti. Quindi Karofsky aveva cercato di porre fine alla sua vita per non sentirsi più dire quelle orribili cose, ma aveva fallito (per fortuna) grazie all'intervento di suo padre, che era arrivato in tempo per salvarlo.

«Il fatto è» iniziò il professor Schuester con aria seria «Che Rory ha fatto una nuova esperienza, e con questo voglio che capiate che siete ancora giovani. Dovete promettermi, che per quanto doveste sentirvi disperati, o depressi, o soli, vi sforzerete di immaginare tutte le splendide esperienze che avete davanti» spiegò guardandoci uno a uno.

Perché ci diceva una cosa del genere?

Nessuno di noi sembrava intenzionato a suicidarsi.

Quando noi reagimmo in modo scettico, il professore confessò che a lui era venuto in mente di togliersi la vita. Ci raccontò che era salito sul tetto, ed era andato sul cornicione, e con un passo tutta la sua vita sarebbe svanita.

Io rimasi quasi senza fiato.

Non potevo crederci.

Nessuno poteva crederci.

È brutto sentire di una persona reale e così vicina a noi che avesse pensato di uccidersi.

«Perciò adesso, io voglio che pensiate a qualcosa che vi aspettate dal futuro, pensate in grande» ci disse poi il professore lasciandoci la parola.

My Life Would Suck Without YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora