WE CAN BE HEROES

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«Shug, ho trovato il costume perfetto per te!» esclamò Blaine quel giorno, affiancandosi al me al mio armadietto.

«Il cosa scusa?» gli chiesi io confusa.

Aveva detto costume? 

Ma in che senso?

Quando mi girai a guardarlo feci un balzo per la sorpresa.

«Ma come diavolo sei vestito?!» gli chiesi, senza riuscire a contenere le risate.

Aveva addosso un costume da supereroe nero con un mantello blu, il tutto coronato da dei guanti neri perché «I supereroi non possono non avere i guanti» come aveva detto lui.

«Abbiamo, anzi ho, creato un club dei Supereroi per sconfiggere le ingiustizie, rimediare ai torti e preservare verità, giustizia e pace tra le mura del McKinley» mi spiegò con tono da presentatore e aria fiera.

Io lo guardai confusa e sconvolta allo stesso tempo.

Perché avrebbe dovuto creare un club del genere? 

E poi, era necessario vestirsi così per farne parte?

«Certo che sì! Sono Night Bird, il presidente del club, tutti mi devono riconoscere!» mi rispose lui con aria ovvia quando glielo chiesi.

«Non hai proprio nulla da fare vero, Blaine?» li chiesi io arricciando il naso e guardandolo con pietà.

«Sto cercando di distrarmi un po'» mi rispose lui a bassa voce «E comunque, non sono Blaine, mi chiamo Night Bird!» annunciò poi, assumendo una posizione da eroe.

«Chiedo perdono» dissi io prendendolo chiaramente in giro, mentre mi rigiravo verso il mio armadietto.

Lo sentii sospirare.

«Dicevo, ti ho trovato il costume perfetto» disse poi avvicinandosi al mio orecchio cercando di incuriosirmi.

«Non credo di voler far parte di questo club» gli dissi io scuotendo la testa e continuando a dargli le spalle.

«Fidati, quando vedrai il costume cambierai idea» mi disse lui con aria ammiccante e furba.

Io sospirai un po' scocciata, ma poi mi feci convincere (come sempre) dagli occhi da cucciolotto del mio migliore amico e mi feci trascinare nel bagno delle ragazze.

«Tutte fuori!» esclamò Blaine (o forse dovrei dire Night Bird) appena entrammo «È questione di vita o di morte!» aggiunse quando le ragazze lo guardarono confuse.

Poi però decisero di uscire, lanciandogli sguardi di fuoco mentre gli passavano davanti.

«Visto! Quando sono vestito così mi ascoltano di più!» disse rivolto a me con aria fiera.

«Mi fai vedere questo costume o devo perdere altro tempo?» gli chiesi io, cercando di farlo sbrigare.

A quel punto lui tirò fuori dalla borsa che aveva a tracolla un vestito grigio corto davanti e più lungo dietro, con una cintura e dei guanti in pelle marrone, e una faretra con delle frecce (di plastica) della stessa materia. 

Non potevo dire nulla, se non che era un gran bel costume e mi sarebbe stato bene addosso. Ma ero un po' scettica su una cosa.

«Non trovi che sia troppo sexy?» gli chiesi infatti titubante.

Il vestito aveva uno spacco sul davanti, esattamente sul seno, e lo lasciava intravedere per qualche centimetro. Era quello che mi lasciava un po' perplessa.

«Troppo sexy?! Roxie, è perfetto!» mi disse invece Blaine indignato «L'unica cosa è che dovresti indossare degli stivali» aggiunse poi un po' timoroso.

My Life Would Suck Without YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora