IT'S OVER

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Alla fine Kurt non venne preso alla NYADA, quindi per lui e Blaine non ci furono problemi, anche se ovviamente Kurt era molto giù di morale. Ma andava in giro a dire che l'aveva presa bene e che avrebbe guardato il lato positivo: che non doveva separarsi da Blaine, e che sarebbe rimasto a Lima con gli altri suoi amici.

A prenderla male invece fu Rachel, che venne accettata alla NYADA ed era già convinta di andare a New York con Kurt e Finn e vivere là con loro. Ma purtroppo per lei, neanche Finn, che aveva fatto domanda a una scuola di recitazione, era stato ammesso, e quindi lei sarebbe dovuta partire da sola. Allora decise che non sarebbe partita nemmeno lei, perché non voleva andarci da sola. In effetti New York faceva paura come città, e non aveva tutti i torti a non volerci andare per conto suo, senza nessuno che conosceva. Ma alla fine Finn la costrinse, portandola in stazione dove la aspettavamo tutti per salutarla, e non dandole scelta se non salire sul treno e partire alla volta di New York.

Nel giro di poche settimane io e Blaine eravamo di nuovo alla stazione, pronti a salutare Quinn, che stava andando a Yale per «Prendere possesso del suo dormitorio» come aveva detto Blaine qualche sera prima, al nostro pigiama party.

«Mi mancherete, ragazzi» ci disse Quinn poco prima dell'arrivo del treno.

Anche a me sarebbe mancata, e tanto, ma non c'era bisogno di dirglielo, lo sapeva già.

«Potremmo fare una videochiamata ogni mercoledì! Durante la nostra serata Bloxie!» propose Blaine entusiasta e facendoci acconsentire all'istante.

Dico già che non avremmo mantenuto la tradizione, ma non per questo avremmo perso l'amicizia con Quinn, anzi. La mia amica era ed è tutt'ora troppo speciale per pensare di non essere più parte della mia vita.

Comunque, quando arrivò il treno mi venne il magone, e mi accorsi che anche Quinn aveva gli occhi lucidi.

«È la fine di un'era» disse quando Blaine ci prese per la vita e ci strinse a sé «Sarà strano non vedervi più tutti i giorni e commentare gli outfit di Blaine quando non ci sente» aggiunse poi, mentre qualche lacrima cominciava a bagnare il suo e il mio viso.

«Cosa fate quando non vi sento scusate?!» chiese il mio migliore amico fingendosi indignato, ma quando noi scoppiammo a ridere tra le lacrime ci seguì, appoggiando la sua testa alla mia con un gesto tenero, mentre Quinn stringeva la mia mano sempre più forte.

Mano che io non lasciai finché non sentii il treno partire, e che anche in quel momento feci molta fatica a lasciare. Ma purtroppo mi dovetti staccare, mentre il treno iniziava ad allontanarsi verso Yale, lasciando me e Blaine sulla banchina a guardarlo diventare sempre più piccolo.

«È finita» sussurrai con la testa appoggiata alla spalla di Blaine e una sua mano sulla vita.

«Le amicizie non finiscono così, Shug, e lo sai» mi corresse lui «Noi due ne siamo la prova, e mi sembra che con Quinn ci sia lo stesso rapporto» aggiunse poi, lasciandomi una serie di baci sulla tempia e riportandomi in macchina, visto che ormai il treno era sparito all'orizzonte.

Prima di partire ci scambiammo uno sguardo triste, e dopo avermi stretto la mano, Blaine mise in moto riportandomi a casa, da dove chiamai immediatamente Nick perché avevo bisogno di coccole.

«Non so se riesco a passare» mi disse lui con aria assente e quasi annoiato.

Rimasi leggermente offesa da quelle sue parole, e anche dal suo tono di voce.

«Ti prego, Nick, ho bisogno di te» gli dissi cercando e sperando di convincerlo «E poi sono a casa da sola fino a tardi oggi» aggiunsi cercando di sembrare maliziosa ma fallendo miseramente.

My Life Would Suck Without YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora