NATIONALS AGAIN

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«Quindiii... » iniziò quella sera Blaine, mentre cenavamo al Bel Grissino.

Io, Nick e Kurt lo guardammo un po' spaesati, senza sapere cosa volesse dirci.

Sì, avevamo deciso di fare un'uscita a quattro, cosa che non avevamo mai fatto e che, per il bene di Nick, forse era meglio non rifare mai più. Io, Blaine e Kurt parlavamo praticamente solo delle Nuove Direzioni e del McKinley, e per lui era difficile stare dietro ai nostri discorsi.

«Quindi, Blaine?! Andiamo, perché ci metti sempre una vita a pronunciare una frase?!» esclamai io scocciata, guardando il mio migliore amico per incitarlo a parlare.

Lui mi guardò male, e poi stizzito fece il gesto di sigillarsi la bocca e incrociò le braccia al petto.

Io sospirai e scossi la testa.

Era sempre il solito Blaine!

Però fremevo per sapere cosa avesse da dire, e dopo pochi secondi mi sporsi sul tavolo per implorarlo di dirci quello che doveva dirci.

«Mi sono offeso, ora non lo saprete mai» mi rispose lui con aria orgogliosa.

«Andiamo, Blainey! Per favoreee!» dissi allora io con tono supplichevole e facendogli gli occhi dolci.

«Non chiamarmi così!» mi rimproverò lui continuando imperterrito a non voler parlare.

In quel momento mi venne un'idea, e sul mio volto apparve un sorrisetto furbo, mentre nella mia mente si faceva spazio il nomignolo che gli dava suo fratello e che Blaine odiava.

«Preferisci essere chiamato Schi...» iniziai io allora, ma venni subito interrotta da un «Ok ve lo dico!» di Blaine, che non voleva assolutamente che Kurt e Nick sentissero quel soprannome.

«Volevo dire: quindi Nazionali!» esclamò finalmente Blaine, spalancando le mani in un gesto teatrale e mostrando un sorriso a trentadue denti.

Eccola lì, un'altra conversazione in cui Nick non centrava niente, e che di sicuro un po' lo rendeva invidioso.

«Ma ci credete, ragazzi?! Sono a Chicago quest'anno!» esclamò Kurt, a cui l'argomento piaceva decisamente.

«Siete pronti immagino» disse Nick cercando di entrare nel discorso, ma non sapendo esattamente come.

«Non si è mai pronti per un'esperienza del genere» lo corressi io scuotendo la testa e spalancando gli occhi.

«Ma certo che siamo pronti! Siamo sempre pronti!» disse invece Blaine rivolto a Nick.

Io e Kurt lo guardammo con le sopracciglia alzate.

«Non è vero!» lo corresse Kurt dandomi man forte «Non siamo gli Usignoli» aggiunse poi, lasciando Nick e Blaine perplessi.

«Che cosa vuoi dire?» gli chiese infatti il mio ragazzo aggrottando le sopracciglia.

«Credo che quello che intenda Kurt, sia che voi Usignoli siete sempre preparati per tutto. Fate prove su prove, siete instancabili e siete sempre impeccabili. Noi Nuove Direzioni non siamo così. Ci piace esibirci, ma non tutti hanno voglia di fare le prove e di perfezionare le coreografie come voi Usignoli fate» spiegai io, mentre Kurt annuiva per farci capire che era quello che intendeva.

«Beh, forse il segreto non è provare e riprovare senza sosta» ammise Nick alzando le spalle.

Nei suoi occhi lessi un po' di delusione.

«Nonostante tutto quello che hai detto, non abbiamo mai vinto alle Regionali e non abbiamo mai calcato il palco delle Nazionali. Ci sarà un motivo» aggiunse, quando io aggrottai le sopracciglia un po' confusa.

My Life Would Suck Without YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora