BACK AT THE ORIGIN

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«Tutti quanti amano i film!» ci aveva detto il professor Schuester quel giorno in aula canto.

Non si era evidentemente ripreso al massimo dopo essere stato scaricato al matrimonio, ma era tornato a Lima, e ci aveva promesso che ci avrebbe aiutati a vincere le Regionali, e lo stava facendo. E il compito di quella settimana sembrava anche molto interessante.

«I film non solo raccontano storie, ma ci trasportano anche in altri mondi, ci sanno ispirare, ci confortano facendoci scappare dalle ansie della realtà...» disse ancora il professore con un po' meno entusiasmo del solito.

«Tipo essere piantati all'altare?» gli chiese Kitty con saccenza.

«Scortese!» esclamai io guardandola male come gli altri.

«Comunque, compito della settimana!» disse il professor Schuester ignorando Kitty «Scegliete la vostra canzone preferita dal vostro film preferito!» annunciò poi, mentre noi esultavamo.

Sam iniziò addirittura a fare l'imitazione di Nicholas Cage, e non molto bene.

«Non sarà così semplice, ragazzi» disse ancora il professore, riattirando la nostra attenzione su di lui «Sarà una gara di gruppo, ragazzi contro ragazze, e dovrete fare un mashup. Mi raccomando, i film sono immagini, non conta solo cantare ma anche l'esibizione, i costumi e la messa in scena» spiegò poi, precisando cosa dovessimo fare.

Amavo le sfide ragazzi contro ragazze!

Ne avevo fatta solo una, il mio secondo anno, e mi era piaciuta tantissimo!

Non vedevo l'ora di farne un'altra!

Qualcuno però non sembrava entusiasta come noi: Blaine non aveva esultato all'annuncio del professore, e continuava a essere un po' titubante. Ma sapevo perché: il suo film preferito è Mouline Rouge e la sua canzone preferita... beh "Come What May" ovviamente, una delle canzoni più romantiche della storia del cinema. E sapevo anche che aveva sempre sognato di cantarla con Kurt. Kurt che gli aveva confessato di star frequentando un ragazzo alla NYADA, e per cui Blaine non era decisamente al settimo cielo.

«Possiamo vedere Mouline Rouge?» mi chiese quella sera, mentre facevamo i pop corn a casa sua.

Era mercoledì, quindi serata Bloxie.

Io lo guardai scettica.

«Davvero vuoi farti così del male?» gli chiesi aggrottando le sopracciglia.

«Lo sai che mi piace» mi disse lui in risposta, alzando le spalle con innocenza.

Io sospirai.

«Certo che possiamo guardarlo» dissi allora io arrendendomi.

Blaine mi stava guardando con i suoi bellissimi occhi da cucciolotto, e ancora una volta non avevo resistito.

Così mettemmo i pop corn in una ciotola e tornammo in camera sua, pronti a piangere con quel bellissimo film strappalacrime. Durante la canzone preferita di Blaine mi accorsi che piangeva, e quella, nonostante il momento sia toccante, non è una delle scene in cui la gente di solito piange. Ma io sapevo perché Blaine stava piangendo, ed ero sicura che si stesse immaginando quella stessa scena con lui e Kurt come protagonisti. Allora mi avvicinai un po' di più, e appoggiai la testa alla sua spalla per consolarlo un po'. Stava piangendo in silenzio, e sapevo che quando piangeva in silenzio lo faceva per non essere notato e quindi non voleva essere consolato. Però aveva bisogno di conforto, era evidente, e a me non veniva mai vietato un contatto. Infatti sentii la sua testa appoggiarsi alla mia quasi in un gesto di gratitudine. Alzai gli occhi su di lui e li vidi lucidi.

«Non piangere, Blainey» gli sussurrai allora facendogli una faccia tenera.

«Lo sai perché piango» mi disse lui con aria ovvia.

My Life Would Suck Without YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora