Pervertito pt.2

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Uscii di scuola e quando girai l angolo...

 improvvisamente mi ritrovai per terra.

Senti imprecare, era evidente che ci eravamo scontrati ma la colpa non sapevano di chi era, alzai gli occhi per scusarmi e a prima vista dal suo abbigliamento mi sembrava un uomo d'affari con la camicia bianca e la cravatta nera .

\cavolo ci manca solo che qualche riccone mi chieda di fargli stirare la camicia come segno di scuse per averlo urtato... non ci voleva.\

Sollevai ancora di più lo sguardo che mi cadde subito sulla sua bocca tagliente e poi sui suoi occhi contornati da delle occhiaie.

Mi parevano famigliari.

Con un ultimo sforzo ebbi una chiara visione dello sconosciuto...

 aveva i capelli biondo quasi sul platino.


-Ah! Ancora tu?! Sign Min Pervertito-

-come osi chiamarmi pervertito dopo averti saltavo da quei delinquenti, ragazzino-

Effettivamente non avevo avuto modo di ringraziarlo per tutto, era stato molto gentile anche se questo non gli dava il permesso di comportarsi da pervertito.

-ha ragione la ringrazio tanto per il suo aiuto... -

Lui fece quasi un mezzo sorriso quasi inquietante, come se fosse una posa nuova e complicata da fare per lui, ma io non avevo ancora finito di parlare.

_signor pervertito - 

dissi ridendo per poi sollevarmi da terra, in cambio ricevetti solo uno sbuffo e un broncio, gli porsi una mano che non venne rifiutata.

-che ne dice Signore per sdebitarmi la invito a prendere prendere un caffè? -

-ci stai provando con me ragazzino? E poi non chiamarmi signore, non sono poi così vecchio. 

Al massimo tu sei un bambino con quelle guance. -

Ci Rimasi male... anche lui mi aveva offeso anche a lui c era qualcosa che non gli piaceva a me. Non andavo mai bene per nessuno.

-la ringrazio ma ritorto l offerta appena fatta, che si fotta! - dissi con tono arrabbiato.

Mentre mi stavo girando per andarmene mi prese il braccio facendomi roteare verso di lui e...

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