Il Dio del Carro
"Allora, come sono andate le presentazioni con Ermes?" Chiese Victoria rivolta alla coppia, quando tutti ebbero finito di mangiare la cena.
"È stato sorprendente. Non pensavo che papà potesse prenderla così bene!"
"Già. Quando mi hanno chiamato pensavo di star per morire!" Esclamò Doyoung, che al pensiero di poco prima raggelò.
"Io lo dicevo dall'inizio che fosse una cosa da niente. Dovreste fidarvi più di me!" Sentenziò Johnny, mettendo su un'espressione offesa.
"Io non mi fiderei di te, se ricordi bene quella guardia mi aveva quasi catturata all'acropoli di Atene" Lo contraddì Magdalene, e tutti si misero a ridere di cuore.
Poi, qualcuno bussò alla porta di casa.
"Chi sarà?" Chiese curioso Chenle, e accanto a lui Kun divenne sospettoso.
Gli arcieri andarono subito a prendere le loro armi, nel caso ce ne fosse stato il bisogno.
I più piccoli vennero portati nel corridoio delle stanze, mentre i più forti rimanevano all'erta, pronti ad ingaggiare battaglia.Poi, qualcuno bussò di nuovo.
Wendy, che era la più vicino alla porta, prese coraggio e abbassò la maniglia, pronta a tirare un pugno a chiunque ci fosse dall'altra parte.
Però, tutti quanti vennero presi alla sprovvista quando una luce accecante fece capolino nella casa. I guerrieri dovettero coprirsi gli occhi con le braccia e le mani, rimanendo così vulnerabili. Ma da quella porta non vi entrò nessun bandito, ladro o Incappucciato.
In tutto il suo splendore, il dio del Sole Apollo si presentò all'Esercito Terreno."P-padre...?" Disse sorpresa Solar, quando la luce si affievolì.
"Buonasera, figli miei, ed Esercito Terreno. Scusate l'improvvisa visita, ma non avevo tempo di aspettare un altro giorno, ed Elios diventa nervoso se non parto subito dopo Eos" Si scusò il dio, rimanendo però in una posa eroica, mostrando il suo sfavillante sorriso perfetto.
"Apollo, Dio del Sole, è un onore per noi averla qui. La prego, si siedi pure" Asserì Victoria, e in pochi secondi tutti si ritrovarono seduti sulle sul divano e le poltrone del salotto, osservando curiosi Apollo.
"Cosa ci fai qui, papà?" Chiese curiosi Haechan, ricordando che non si fosse fatto vedere nemmeno durante il funerale di Sunny.
"Volevo venire qui qualche settimana fa, per la scomparsa di Sunny..." Cominciò lui, osservando gli occhi dei semidei abbassarsi e farsi tristi.
"Ma la cerimonia l'avete celebrata durante il giorno, e ho potuto fare un salto alla sua sepoltura solo quando Elios decise di lasciarmi andare"
"Ma, il motivo per cui oggi sono qui è meno sentimentale..." Riprese il dio con tono più serio, riprendendo il suo aspetto imponente ed eroico, mentre i presenti si facevano più attenti.
"Artemide mi ha contattato, e mi ha dato delle informazioni riguardanti la nostra spia"
"Spia?!" Esclamò sorpresa Victoria, che solitamente sapeva tutto a proposito dei piani del loro schieramento.
"Sì. Mi spiace non avervi detto niente, ma non eravamo sicuri nemmeno che tutto potesse andare a buon fine. Però, possiamo festeggiare questa vittoria!" Esclamò il dio, e tutti giovani sorrisero fra loro, vedendosi vicino ad una svolta in quella guerra.
"E chi è questa spia?"
"All'inizio non lo sapevo nemmeno io. Hanno pensato a tutto Artemide, Selene, Ecate, Febe, Perseide e Pandia"
"Le divinità lunari? Cosa centrano?" Chiese sorpresa Taeyeon, sentendosi più curiosa dopo la menzione della Titanide della Luna, Selene.
"A quanto pare hanno un collegamento mentale, o una simil funzione, quando la Luna è alta in cielo. Ed è ottimo per quando si deve comunicare tra due mondi" Spiegò Apollo entusiasta, vedendo come piano piano i semidei iniziavano a capire la situazione.
"Quindi... Hanno mandato nell'Ade una di loro sei?!" Esclamò Magdalene, mentre il dio annuiva con un sorriso.
"Ebbene, hanno mandato Ecate"
A quella rivelazione i semidei sussultarono, aprendo la bocca per la sorpresa. Avrebbero potuto immaginarsi tutto tranne Ecate negli Inferi, come spia. Dopotutto, la dea della magia era l'unica divinità che aveva potere su tutti i regni e l'unica che li collegava. Inoltre, senza Ecate cosa avrebbe potuto fare l'Esercito Terreno?
"Capisco la vostra sorpresa, ma non abbiamo potuto fare altrimenti. Mandare Artemide sarebbe stato troppo sospetto, e le altre non potrebbero difendersi in caso venissero scoperte. Inoltre, nel Tartaro alloggia la figlia di Ecate"
"Mh... Quindi alla fine era l'unica con un motivo valido per schierarsi con loro..." Constatò Wendy, appoggiando il mento su di una mano.
"Sì. E sicuramente loro non vorranno farsi scappare una dea così potente" Disse Doyoung, che conosceva bene la mentalità poco sviluppata di molti dei mostri dell'Ade.
"Ma non è solo questo ciò di cui volevo parlarvi. Ecate ha già raccolto un po' di informazioni con l'aiuto di sua figlia. Sappiamo dove e quando vorranno attaccare i prossimi due mesi" Continuò a parlare Apollo, informandoli poi delle tattiche che avrebbero utilizzato contro di loro.
Avrebbero riattaccato a breve, in meno di una settimana, quindi l'Esercito Terreno si sarebbe dovuto sbrigare ad organizzare il contrattacco.
❈❈❈
Qualche ora dopo nella notte, quando sembrava che il dio se ne stesse andando, richiamò a sé le tre in comando.
"Victoria, Wendy, Magdalene, ho un'ultima informazione da dovervi comunicare" Disse Apollo, parlando piano per non attirare l'attenzione di nessuno dei compagni, che si stavano dirigendo verso le proprie camere.
"Come mai senza gli altri?" Chiese Wendy, osservando suo fratello sparire dietro la porta della sua stanza condivisa con l'amico Haechan.
"Sta a voi decidere se rivelarglielo o meno"
"Rivelare cosa?" Chiese Magdalene con tono pieno di preoccupazione.
"Taeyong è imprigionato nell'Ade"
STAI LEGGENDO
Χαρμολύπη - Una Libertà Inibita
FanfictionΧαρμολύπη - 2° Libro ❈𝘜𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘳𝘪𝘴𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢, 𝘱𝘶𝘳 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘧𝘦𝘭𝘪𝘤𝘦.❈ Sono passati tre anni dalla caduta di Zeus e dall'inizio del violento conflitto celato alle forze umane. Non si era mai vista una diverge...