κα. Όρμή καί Θυσία

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Attacco e Sacrificio

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Attacco e Sacrificio

Era una mattina di novembre piuttosto fresca e calma, troppo calma.
La divisione di Mark, dopo quel primo litigio, ne ebbe tanti altri. Quelli tra Jungwoo e Miya erano i più frequenti, e nascevano dalle piccolezze più insulse, ma accadeva che anche Rui e Solar ci andassero dentro; Solar contro Miya, Rui contro Jungwoo, Rui contro Miya... E Mark era l'unico che poteva cessare ogni contesa.
Ma quel giorno, anche lui si stancò.

Era il turno di Miya di cucinare il cinghiale, ma a Jungwoo non era andato bene il modo in cui l'aveva spellato. Da ciò cominciò il loro litigio. Fortunatamente Rui era di guardia, quindi Solar poté solo prendere le difese del figlio di Ebe. E poi, Mark entrò in scena.
Urlò loro contro, accusandoli di essere estremamente infantili e poco intelligenti, "mongoloidi" citando testualmente, e i due quella volta non rimasero zitti. Scoppiò una litigata così rumorosa che probabilmente tutta la foresta li udì gridarsi contro i peggio insulti in tutte le lingue conosciute. E non si preoccuparono nemmeno che dei nemici potessero esser attirati, finché una Rui ansimante e ferita non arrivò urlando.

"Le Truppe! Gli Incappucciati ci hanno trovati!"

Ebbero solo il tempo di realizzare e prendere le armi che gli Incappucciati uscirono fuori da dietro gli alberi e i cespugli. Ingaggiarono una delle peggiori e più brutali battaglie che ci potessero mai essere. Erano decisamente in svantaggio numerico, sebbene quella Truppa dell'Ade non fosse composta da semidei particolarmente forti. Ma la loro forza di gruppo non era equiparabile alla loro.
Erano divisi, fisicamente e moralmente, e fu un miracolo che riuscirono ad uscirne vivi, ma non illesi.

Jungwoo, ancora fumante per la ira della litigata, non era al massimo della sua forma. Lanciava colpi di qua e di là senza precisione e cura, lasciando spesso il suo corpo libero agli attacchi.
Si trovava contro tre Incappucciati, che per sua fortuna non erano troppo intelligenti e abili nell'arte della guerra per poter capire quanto fosse realmente indifeso. Accanto a lui i suoi compagni abbattevano i nemici uno ad uno e la vittoria di quella terribile battaglia sembrava essere sempre più vicina, ma Jungwoo non riusciva a scollarseli di dosso. Era come se fossero stregati; cadevano, venivano feriti, ma si rialzavano sempre al massimo delle loro forze. E lui si stancava, sempre di più, finché non accadde l'impensabile.

Il campo di battaglia attorno a loro si era fatto meno rumoroso di come avessero iniziato. Lanciò uno sguardo per accertarsi che tutti stessero bene, e notò che Mark, Rui e Solar stessero combattendo gli ultimi Incappucciati rimasti, mentre di Miya nessuna traccia.
Era pronto a richiamarla, ad insultarla per aver lasciato i suoi compagni, ma un dolore lancinanti lo colpì alla coscia. Urlò e si voltò, trovando la spada di uno dei suoi avversari conficcata nel muscolo. Cadde a terra, privo di forze, e fu pronto per ricevere il colpo di grazia.

Ma un'ombra si alzò sopra di lui, improvvisa, e venne colpita al suo posto. Finì a terra, accanto a lui, con la pelle lacerata e il sangue colante mentre Rui e Solar venivano in loro soccorso.

Χαρμολύπη - Una Libertà InibitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora