ι. Ή Κώμη

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Il Villaggio

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Il Villaggio

"Sono appena tornato e tu te ne vai?" Disse Taeyong mentre lui e la sua amica d'infanzia sedevano sul suo letto. Le sue parole sarebbero potute sembrare iraconde e indignate, ma il suo debole sorriso e il tono divertito fecero rilassare Magdalene. "Mi dispiace, Tae. Vorrei passare tutto il mio tempo con te, per recuperare tutti questi anni..."

"Ma devi andare, lo capisco."

La figlia di Atena sorrise nel vedere che Taeyong stesse molto meglio rispetto al giorno prima. Era arrivato sfinito e denutrito, pieno di cicatrici e tagli freschi e sanguinanti, ma felice. E probabilmente quella gioia del suo cuore lo stava aiutando a riprendersi.

"Ti prometto che appena tornerai io sarò sano e in forze ad aspettarti a braccia aperte" Disse il ragazzo abbranciandola, e lei si accoccolò alla sua spalla. Le erano mancati quel calore, quelle braccia a lei tanto familiari, il suo dolce profumo che sapeva di infanzia. Le era mancato Taeyong, e finalmente lo aveva di nuovo accanto a sé.

"E io ti prometto che questa settimana passerà come un fulmine"

"A proposito di fulmini, come te lo sei fatto questo?" Chiese lui genuinamente curioso, prendendole il braccio sfregiato con le mani. Ma Magdalene istintivamente lo ritrasse subito, dopo aver rivisto davanti a sé il corpo di Eunwoo.

"Magda...?"

Alzò lo sguardo, per incontrare quello preoccupato di Taeyong. Sospirò profondamente per calmarsi, e cominciò a raccontargli tutto, dal suo arrivo al Campo al giorno dell'attacco dell'Ade. Gli parlò della convivenza con i gemelli, della sua inamicizia con Doyoung, la piccola cottarella per Lucas e, anche, di Yuta. Non si saltò un singolo particolare o un'emozione irrilevante. Tirò fuori di sé le sue preoccupazioni passate e quelle presenti. Ammise che il fuoco dell'amore ancora le ardeva nel petto, sempre più forte e doloroso per la lontanza e il tradimento.

Non saltò niente, perché Taeyong era l'anima umana più pura in quel mondo, e mai avrebbe giudicato le sue azioni e i suoi sentimenti.

❈❈❈

Magdalene passò l'ultimo albero del boschetto e finalmente si ritrovò in una zona collinare senza abitazioni o strade. Sorrise, sentendo l'emozione crescerle nel petto, e si aggiustò il grande zaino in spalla per poi ricominciare a marciare.

Oltrepassò una piccola buca del terreno e l'ambiente attorno a lei cambiò drasticamente. Case di legno si innalzarono, il vociare e le risate della gente le arrivarono gioiose alle orecchie e la strada principale del villaggio le si mostrò davanti agli occhi.
Gli abitanti non appena si accorsero della sua presenza cominciarono a rallegrarsi e a circondarla, pieni di domande e preghiere da farle. Magdalene sorrise e salutò ogni singola persona, uomo, donna o bambino, e rispose tranquillamente ad ogni loro richiesta.

Quelli, purtroppo, non erano mortali normali, ma genitori e famigliari dei semidei che si erano ritrovati coinvolti in quella guerra. Ad un anno dall'attacco al Campo Mezzosangue, quando ormai l'Esercito Terreno era già stato fondato, arrivarono terribili notizie di persone torturate e uccise brutalmente, queste provenienti da diversi paesi del mondo. Non ci misero molto a capire che quegli umani fossero collegati ai guerrieri delle due fazioni. Per questo motivo lei, Wendy e Victoria decisero di creare Kòme, il Villaggio.

Χαρμολύπη - Una Libertà InibitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora