Emma
Le mie aspettative quando Natalia era venuta da noi il 3 dicembre - ricordavo ancora la data - per dirci che aveva trovato una casa a Santorini, erano alte: discoteche, ristoranti, uscite la notte, drink, ubriache. Cose così, insomma.
Non mi sarei mai e poi aspettata di trovare un gruppo di ragazzi così simpatici; non mi sarei mai aspettata di stringere amicizia con loro; non mi sarei mai aspettata di dormire accanto ad un ragazzo, con tra di noi la sua bambina.
Non me lo sarei mai aspettata, ma diavolo se mi piaceva. Era strano, ma era come trovarsi in un contesto diverso che mi faceva pensare in modo maturo e responsabile.
Avevo acceso il telefono e visto l'ora alle 5:47, giusto in tempo per vedere l'alba.
Stella era poggiata sul fianco e aveva la testa sul petto del padre, mentre le gambe erano sulla mia pancia. Non avevo la più pallida idea di come fosse finita così, ma la scossi piano e lei aprì gli occhietti dolci.
<<Stella. L'alba!>>
Lei aprì gli occhi di più e ammirò i colori del cielo: azzurro, arancione e rosa. Le sfumature si intrecciavano e rincorrevano, mentre il sole spuntava proprio alla nostra destra, oltre il lato del mare.
La bambina spalancò gli occhi, poi scosse forte il petto del padre. <<Papà! Papà, guarda!>> Si alzò in piedi e lo dirò per la mano.
Francesco ci mise qualche secondo a mettere a fuoco il tutto, quindi incrociò lo sguardo con il mio e sorrise. <<Buongiorno.>>
<<'Giorno>> risposi.
Stella si mise dietro a lui e lo spinse. <<Alzati! Voglio una foto con te all'alba!>>
Lui si alzò e afferrò il telefono, prendendo la figlia per mano. Mi domandai come facesse ad essere così reattivo di prima mattina. <<Se volete, vi faccio la foto io>> mi proposi.
Francesco mi ringraziò e mi passò il telefono.
Seguendoli, svegliai con dei calcetti le mie amiche belle e fidanzate, che si alzarono davvero lentamente. Ah, svegliai anche Natalia, ovviamente.
Pian piano si avvicinarono tutti ad osservare la meraviglia che si presentava davanti a noi.
Dopo alcuni scatti che avevo fatto a Francesco e Stella, quest'ultima chiese a Natalia di fare la foto anche a me insieme a loro.Dovevo essere onesta: mi sentivo in imbarazzo per il fatto che Stella volesse me con lei e suo padre. Era vero che passavamo del tempo insieme, ma non ero nessuno per lei. Be', ovviamente ero tanto meno per Francesco.
Ma mentre mi mettevo accanto a loro nella foto, lui mi mise una mano sul fianco e fece una faccia buffa.
Quando ognuno tornò ai sui veicoli, notai Ivo fissare in modo strano Kyros, il quale stava facendo lo sgambetto a Natalia.
<<Emma, vuoi venire in macchina con noi?>> La vocina delicata di Stella mi raggiunse dal basso.
Sorpresa, abbassai la testa e le sorrisi. <<Non c'è spazio, tesoro.>>
<<Io Leo può andare via!>> Esclamò. <<Per favore.>> Ci impiegai qualche secondo per capire che con "io", Stella intendeva "zio".
Leo, accanto al fratello, roteò gli occhi. <<Farò finta di non offendermi, anche se sono offeso.>>
Stella batté le mani, si girò e fece un segno al papà, il quale rise e si girò, ma io notai che era leggermente arrossito.
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The Last Wave. Cavalca l'Onda I
Romance⚠️PRIMA STORIA CHE HO SCRITTO⚠️ NON È REVISIONATA E NON CREDO LO FARÒ 5 ragazze, 4 settimane, 3 amici, 2 gruppi e 1 vacanza. Natalia, Luna, Eva, Anita ed Emma sono diventate amiche durante il liceo e con fatica sono riuscite a mettere da parte i so...