Capitolo 31. Era tutto ciò che avevo sempre voluto.

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Luna

Mancava un solo giorno alla partenza a Roma. Dal ritorno a casa di Eva, tutto era andato a rotoli.

Io non parlavo con Natalia. Non ci riuscivo, era più forte di me. Mi aveva tradita, baciando il ragazzo che mi piaceva. Sapeva quanto fossi gelosa e quanto io tenessi a lui, tanto da tradire il mio stesso ragazzo. Non era stata una brava amica.

Una migliore amica, non lo avrebbe fatto.

Era vero, però, che Natalia non faceva che cercare di parlarmi, ma stroncavo io il discorso. Avevo anche cambiato stanza, mandando Emma di là con lei e mettendomi con Anita. Avevo scritto ad Eva in privato, per chiederle come stesse e per raccontarle tutto.

Eva mi aveva detto di chiarire con Natalia, perché lei non era quel tipo di ragazza.

Per quanto riguardava Ivo e i ragazzi, nessuno si vedeva più, se non Francesco, Kyros e Mirko. Leo era caduto in uno stato depressivo e Ivo... Ivo non mi interessava. Personalmente, se si fosse dato fuoco, avrei buttato della legna su di lui. Ma giusto per non esser cattivi.

Ero sul letto, tra i fazzoletti e il cellulare, quando sentii bussare alla porta. Pensando che fosse Natalia, decisi di non rispondere, ma quando ad entrare fu la figura di Kyros, mi sentii confusa.

<<Posso?>> Domandò tenendo le mani sulla porta e infilando la testa nella fessura.

In imbarazzo, ricordando che non fossimo mai rimasti soli io e lui, mi sedetti composta sul letto. <<Certo.>>

Entrò e si guardò intorno. L'armadio era aperto e tutti i vestiti erano sparsi in giro. <<Fate già le valigie?>>

<<Già. Domani alle dieci, ricordi?>> Risposi un po' secca.

Kyros indicò il letto, chiedendo il permesso di sedersi, e quando annuii, si poggiò. <<Senti, vado dritto al punto, okay?>> Prese un bel respiro. <<Io ho visto Natalia prima che tu arrivassi, Luna.>>

<<Kyros...>> Roteai gli occhi, esasperata. <<Per favore, Kyros, lascia perdere. Ti ha chiesto lei di...?>>

<<No! No, lei non sa che sono qui. Mi ha aperto Anita prima che uscisse>> sbadigliò e, scusandosi, continuò a parlare. <<Natalia sta uno schifo, Luna. Lei non ha colpa. Devi credermi. È stato Ivo a baciarla e lei, giuro sulla tomba di mio zio, gli ha dato un calcio nelle palle.>>

Mi venne da sorridere. Sì, era da Natalia.

<<In più, Ivo era ubriaco. Sì vedeva. Ti prego, dà una possibilità a Nat. Fatti spiegare.>>

Io chiusi gli occhi. <<È che sono delusa, ecco... non so cosa mi prende, ma...>>

Kyros mi mise una mano sul braccio, con far rassicurante. <<Sei intelligente, Luna. Conosci Natalia meglio di chiunque, sai che non farebbe mai un cosa del genere. E non solo perché sei tu: lei non voleva neanche uscire con me, Luna>> rise piano, sdrammatizzando. <<Ora è a casa mia, sta aiutando mia madre con una cosa, ma sto andando a prenderla. Quando torna, per favore, parlate.>>

Annuii, poi lui mi diede un bacio in guancia ed indicò la porta. <<È meglio che vada, altrimenti ho paura che mia madre racconti qualcosa di imbarazzante a Natalia.>>

Risi piano. <<Va bene>> prima che andasse via, però, lo fermai. <<Senti... tue Natalia, come gestirete la... relazione a distanza?>> Volevo un po' farmi i fatti loro, ma ero anche curiosa di capire come avrebbero fatto. <<Puoi anche non ri...>>

The Last Wave. Cavalca l'Onda IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora