let me go.

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Karen finì la canzone e con essa delle lacrime scesero lungo il suo viso, bagnarono le sue pallide guance, il suo caldo collo e non appena caddero lungo il petto, la schiena rabbrividì.

Accarezzò la chitarra e sorrise triste.

'Sembra che mi sia rimasta solo tu' si asciugò le lacrime e poi appoggiò lo strumento sulla cattedra per fare un giro nell' aula in cui non era mai stata fino a quel momento.

Sfiorò i banchi e nel frattempo camminava sempre dritto e guardava intorno a lei.

Ad un certo punto si fermò.. non seppe neanche lei come e perché.. lo fece basta.

Guardò quel banco e poi notò i bordi del legno bruciati, tagli, scritte e disegni poco carini nei riguardi dei professori.

Quel banco non poteva non essere di Maja.. guardò gli altri banchi ed erano impeccabili.. perfetti... perciò quel maledetto banco era proprio il suo.

Si mise seduta e lo accarezzò e di nuovo delle lacrime segnarono il suo giovane viso.

'M..m..maja' singhiozzò mentre le sue mani tremanti, andarono a coprire i suoi occhi lucidi.

'Karen? Non devi piangere per.. quel mostro'

Una voce fredda, cattiva e in sete di vendetta, interruppe il pianto della piccola.. 'c..c..chi sei?' Sì strinse nelle spalle e si guardò intorno.

'C..cosa v..vuoi? D..dove sei?' Si alzò di scatto e le sue gambe erano tentate di correre fuori ma ecco che sbucò Sophia. 'tesorino, non devi avere paura di me.. quello che Maja ti ha raccontato di me non è vero... sappiamo entrambe che non ci si può fidare di quella....' strinse i pugni e poi proseguì.

'zoccola'

allargò le dita e poi riprese il suo tono normale... il suo tono apparentemente calmo.

Karen però intervenì subito. 'Non la chiamare così! N..no.. non ascolterò più le tue parole.. v..vattene t..ti prego' per sbaglio fece cadere la sedia dietro di lei e poi andò a sbattere al banco dietro.

Sophia si mise a ridere.

'Hai anche il coraggio di difenderla dopo quello che ti ha fatto?? Oh ma allora la piccolina è innamorata' rise sotto i baffi e le si avvicinò, oscillando i fianchi a destra e sinistra.

La bionda era paralizzata, non riusciva più a muoversi.. ad ogni passo della rossa, lei pregava che qualcuno da quella dannata porta entrasse per salvarla!

'S..Sophia io... io.. voglio solo restare sola..' il suo cuore cominciò a battere in un modo pauroso ma prima che potesse aprire bocca, la vipera la abbracciò forte, talmente forte da farle mancare il fiato e più la piccola si dimenava e più la grande stringeva.

'Sophia! LASCIAMI'

《Voglio Maja! Maja, dove sei?》pensò nel panico.

'Shhhhhhh non puoi fare nulla... se non ascoltare quello che ho da dirti' le sussurrò nell' orecchio.

Karen stava letteralmente morendo dalla paura.

Le labbra divennero viola.

Gli occhi rossi.

Le mani lungo le sue gambe per non partecipare a quell' abbraccio falso.

The moon and the darkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora