Maja era sopra di lui e si muoveva in un modo che sembrava quasi che fosse lei a stuprare lui e a Josh di certo non dispiaceva.
Le loro voci si mischiavano in una sola ed entrambi godevano di gusto.. ma non sapevano che presto qualcosa o qualcuno li avrebbe interrotti.
Maja si passò le mani tra i capelli scompigliandoseli e muovendosi di continuo su di lui.
Sophia arrivò davanti alla porta e sentì benissimo quei suoni.. le sue mani cominciarono a tremare. Aveva riconosciuto le due voci. Il suo Josh e la sua nemica Maja.. tirò fuori velocemente la chiave doppione della stanza del ragazzo e aprì la porta dandogli un calcio e si ritrovò quella scena davanti gli occhi.
Karen invece stava appena salendo le scale senza farsi sentire e la prima cosa che vide fu la rossa immobile davanti a quella porta.. la sua mano stavo tremando come se avesse un tic.
'Josh.. PERCHÉ?' urlò da fuori la porta.. Karen si avvicinò dietro la ragazza e vide la scena che aveva fatto congelare il sangue a Sophia.. i suoi occhi scoppiarono in lacrime.
'MAJA!' Strinse i pugni e poi i capelli.
Erano entrambe li davanti una più sconvolta dell' altra.
Josh si girò di colpo e il suo respiro si fece più faticoso di quello che già non fosse.. ma poi quando fu Maja a girarsi, le venne un mini infarto.
Si bloccò di colpo e guardò Karen con un' espressione dispiaciuta.. uscì subito dal castano e si alzò subito lo slip e la sua felpa a strisce. 'Karen ti prego.. KAREN' prese di fretta il jeans e saltellando se lo mise fino alla vita.
'Josh! TI ODIO' Maja gli urlò contro ma ormai quel che è fatto è fatto..
Lui rimase sopra il letto con ancora l' erezione dritta e poi si alzò per raggiungere Sophia.
'Tu!! Come hai potuto! Proprio ora che andava tutto bene!' Lui le strinse le spalle per cercare di calmarla ma poi la rossa vide la nera correre verso la bionda che stava fuggendo da lei e le afferrò il braccio.
'MI VENDICHERÒ. GIURO SULLA MIA VITA, MCCORY.' le urlò tra le lacrime.
La nera levò quella mano dal suo braccio..adesso quello di cui non doveva proprio preoccuparsi era Sophia.. scese velocemente le scale per cercare la bionda.
'Ti prego Karen.. dove sei ti prego! Ho bisogno di parlarti! Karen.. Karen!' Urlò per tutta l'accademia e per tutto il giorno ma non c'era ombra della piccola.
Cercò dappertutto ma non si arrese.. di certo non poteva essere sparita.. si sentiva sempre più male, ogni passo che faceva, lo stomaco le si rivoltava da solo. 'Karen.. K..Karen.. ti scongiuro..' si strinse il volto tra le mani e poi si buttò a terra trattenendo le lacrime. Era stata un mostro.. adesso aveva capito quanto le fosse legata e lo aveva capito solo quando l' aveva persa.
Le sue lacrime cominciarono a scendere e diede dei forti pugni sul terreno sotto le sue ginocchia.
Karen si era arrampicata su un albero e sentiva benissimo tutte le implorazioni che le stava urlando Maja e adesso riusciava anche a vederla.
Era ferita, triste, delusa, vuota.. quel briciolo di felicità era svanita in un battito di ciglia.
Nei suoi occhi c'era ancora l' immagine di lei in quella stanza.. le sue guance erano diventate una maschera di lacrime, singhiozzava in silenzio e si strinse forte al ramo perché per quanto gli stava girando la testa, ci mancava solo che fosse caduta da 12 metri d' altezza.
Si strinse la felpa che aveva indosso ma poi si ricordò di chi apparteneva quell' indumento.. 'Maja.. tu.. tu.. non m.. mi vedrai mai più..' si sentì mancare il respiro e aveva bisogno di scendere ma lei era a pochi metri distante da quell' albero.
Maja stava piangendo, nessuno lo aveva mai visto fare..forse nemmeno lei stessa.. alzò gli occhi al cielo e poi con le gambe che non reggevano il suo corpo si incamminò verso il suo dormitorio.. bussò anche alla sua porta ma nessuno rispose.. anche se fosse stata li dentro, non la avrebbe mai aperta.
Si asciugò le lacrime che continuavano a scendere e si chiuse a chiave nella sua camera.
Karen scese dall' albero e entrò nella sua stanza ma quando passò per li, riuscì a sentire la nera che parlava nel panico.. si attappò le orecchie e corse ad aprire la sua porta e poi si mise sotto il letto.. tremava come una foglia e quando si guardò le mani vide delle piccole ferite che si era procurata per salire e scendere dall' albero..bruciavano ma quel dolore non era proprio nulla rispetto a quello che sentiva dentro.
Ad un certo punto tutta la tristezza che aveva dentro scoppiò in rabbia e se la prese con il suo cucino che torturò di pugni.
'IO TI AMAVO' continuò a picchiare quell' ammasso di penne d' oca ma poi fu costretta a fermarsi visto che le ferite si stavano allargando sempre di più.

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The moon and the dark
RomanceProtagoniste, due ragazze. Maya e Karen che fin da subito sentono di essere legate da qualcosa più grande di loro: il destino. Quando pazzia e vendetta si uniscono, qualcosa per le due, potrebbe non andare come previsto. Una terza ragazza entra in g...