The moon and the dark

Why You?

Karen teneva stretto il suo zainetto e a passi piccoli avanzava verso il cancello dell' accademia, quella che da quel giorno sarebbe stata anche la sua accademia. Mille pensieri correvano nel suo cervello e il nervosismo si faceva sentire nello stomaco, nelle gambe e nelle dita che tremavano dall' agitazione. 'Andrà tutto bene, andrà tutto bene' sussurrava tra se e se ma quando la sua mano spinse la porta fredda del cancello, tutto si fece più reale.. era definitivamente dentro, non poteva più tornare indietro.

Continuava a camminare silenziosa, guardandosi intorno.. tutto era così nuovo ma anche così bello, l' unica cosa che la faceva rabbrividire era quel vento pungente che le fece venire la pelle d' oca lungo la schiena. Si strinse nelle spalle e si scaldò nel suo maglione.. ed ecco che subito venne adocchiata da tutti i ragazzi che c' erano.. a quel punto il suo passo si velocizzò tantissimo e le sue pupille sbattevano a destra e sinistra guardando solo ragazzi e ragazze vestiti identici, sembravano tutti uguali.. il che era abbastanza inquietante.

Finalmente trovò l' entrata e dopo che i novizi le avessero fatto un rito, dato la divisa e elencate tutte le regole, fu libera di uscire e di ispezionare meglio il posto.

Nella mano stringeva la chiave della stanza del dormitorio, anche se non aveva la più pallida idea di dove fosse.. così decise di chiedere a qualcuno, ma tutti la mettevano in soggezione.. avrebbe vagato per ore pur di non rivolgersi a quelle persone così buie... decise di fare un giro neI giardini, l' unico posto che sembrava più accogliente..

A pochi metri da lei, dietro la statua, Maya si stava facendo una lunga treccia laterale.. aveva le gambe distese e lo sguardo verso l' alto, guardava le nuvole che si spostavano ma ad un certo punto sentì come un calcio sulla sua gamba. 'Ehi!!!' Disse abbastanza alterata ma poi vide una ragazza dai capelli lunghi, con la faccia a terra.. Karen era caduta sul prato, proprio sulle gambe di Maya.

'Oddio, s..s..scusa.. stavo camminando e..e..e non ho visto le tue gambe e..e.. sono caduta' Karen, a quel punto divenne rossa fuoco e si alzò pulendosi le ginocchia.