Sophia spalancò gli occhi e a scatti abbassò il capo. L' aveva colpita e la lama era affondata nel suo corpo.
Dolore. Dolore, era quello che stava provando.Si strinse la profonda ferita e sentì sulla sua pelle il sangue che gocciolava a terra..
Tutto si fece silenzioso, non sentiva più il fiatone di Maja o le lacrime di Karen.. adesso c'era solo quel forte tintinnio di gocce che scavava nelle sue orecchie.
-Tic-
Ho perso?
-Tic-
Sono morta?
-Tic-
Ho bisogno di aiuto.Sotto di lei si era creata una macchia di sangue che avrebbe marchiato per sempre quel pavimento in legno rovinato e mangiato dalle tarmiti.. Sophia sorrise, non poteva arrendersi così facilmente.. si alzò a fatica, appoggiandosi alla scrivania e evitando di guardare la ferita aperta, mormorò.
'C..cara m..mia..' tossì forte, coprendosi la bocca e sporcandosi di quel rosso accesso che odorava di ferro.
'se v..volevi uccidermi..il c..uore si t..trovava p..più s..sopra..' rise, consapevole che adesso nei guai ci sarebbe finita proprio la nera.
La risata, però, si bloccò subito e dalla sua bocca uscirono tre colpi di tosse.
Un botto a terra.
Maja aveva fatto cadere dalla sua mano, quel maledetto pugnale.
Si sentiva sporca di sangue e le sue unghie ne erano la conferma..
le lacrime segnarono il suo volto e si rese conto del gesto che aveva appena compiuto.
Si portò la mano sulla bocca, stringendola ed emettendo singhiozzi di terrore.
'NO.. non sono stata io.. no.. no..' si gettò con le ginocchia a terra e mentre la rossa a piccoli passi, si avvicinava all' uscita, Karen era ancora lì con sempre meno forze.
'Maja.. vieni, vieni vicino a me' sussurrò con poco fiato in gola.
La ragazza non esitò un istante e strusciando con le ginocchia andò accanto il letto di Karen e le liberò i polsi segnati da un eterno ricordo.
'Karen, è solo colpa mia.. s..solo mia.. sono un mostro.. è solo colpa mia' pianse, appoggiando la testa sul petto scoperto di Karen.
'D..dimmi che non hai visto..q..quello che ho fatto.. ' le accarezzò i capelli e Karen con una dolcezza incantevole, le sfiorò la mano.
'Non sei un mostro, mi hai protetta e ti devo un grosso favore, sai?' rise dolcemente, chiudendo gli occhi.
'Sai Maja, rifarei tutto questo di nuovo, pur di stare con te..' aprì gli occhi e sussurrò con le labbra scavate.
'sei la mia ragazza Maja?' chiese, accarezzandole le dita sporche.Maja scoppiò a piangere e la abbracciò il più delicatamente possibile.
'C..certo che lo sei, scapperemo di qui e ti porterò in un posto migliore.. d..dove vuoi andare, Karen?' Chiese con le lacrime che scivolavano veloci dagli occhi ma con un sorriso che avrebbe fatto invidia al mondo.
'Voglio andare..in un posto che o..dora di fragole e mirtilli, d..ove ci sono la lavanda e i g..girasoli.. con qualche capretta bianca, la marmellata e il burro da spalmare sul pane, da condividere con te..' sorrise a fatica con gli occhi colmi di lacrime.
Maja le prese il mignolo, non aveva mai provato un' emozione del genere.. stava crollando in un burrone ma Karen stava allugando le sue sofferenti mani verso lei.
'te l..lo prometto, piccola' si asciugò il volto e dalla tasca della giacca, prese il panino che le aveva preparato, lo spezzò a metà e glielo porse sulle labbra.
Karen annusò il dolce profumo e sorrise.. 'hm.. marmellata..' diede un piccolo morso e masticò il cibo che si sciolse in bocca.
Maja si girò di colpo, aveva quella terribile sensazione che Sophia fosse dietro di lei con il pugnale rivolto sulla sua schiena.
Sophia non c'era più.
'M..Maja devi fare qualcosa.. lo dirà ai novizi..' si strinsero le mani insieme.
'Scappa Maja..vai via da Luz!' La grande scosse forte la testa.
'Non ti lascerò qui.'La piccola, scosse la testa a sua volta.
'Maja.. non preoccuparti per me.. hai fatto abb-'
Maja le chiuse le labbra con un bacio e la prese in braccio.
'Non ho fatto niente, invece, devo prendermi cura di te' spalancò la porta con un calcio e con le mani tremanti, aprì la sua stanza.Tutto era rimasto come la sera prima.
Le sigarette sul tavolo, furono un buon segno.. I novizi non erano passati a fare i controlli.
No, erano un brutto segno.. se fossero venuti adesso per controllare, allora si che sarebbe andata incontro al patibolo.Fece mettere seduta Karen e prese la valigetta d' emergenza per curare i suoi polsi, glieli fasciò e poi le procurò intimo e vestiti.
Un pantalone di una tuta, un maglioncino con i ricami di natale e una sciarpa per tenerla al caldo.
'Grazie mille' sorrise stringendosi i polsi e facendosi piccola piccola in quel maglioncino sformato.-È questione di tempo e dovrò dirti addio-
Pensò Maja.
'Ti amo, Karen'
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The moon and the dark
RomanceProtagoniste, due ragazze. Maya e Karen che fin da subito sentono di essere legate da qualcosa più grande di loro: il destino. Quando pazzia e vendetta si uniscono, qualcosa per le due, potrebbe non andare come previsto. Una terza ragazza entra in g...