The moon and the dark

Love Wins

Le denunce, le prove e Karen come testimone bastarono per far chiudere quell' accademia.

Finalmente, il sogno di una vita di Maja si era realizzato.

Fecero uscire tutti, dai novizi, agli studenti ai professori.

Quel posto così affollato, era rimasta vuoto.

Fuori dal cancello, Margery, Maja e Karen che ancora strizzava gli occhi per via della luce che non vedeva da anni, si guardavano tutte negli occhi.

Nessuno sapeva chi ringraziare chi, un grazie sembrava stupido a quel punto, non c'era una parola che potesse riassumere un concetto così grande.
Maja stringeva Karen e Karen accarezzava delicatamente la nuca dell' altra.

'Margery, io... noi non ti dimenticheremo mai, mai. Non posso immaginare come saremmo ridotte senza di te. Mi hai preso dalla strada e mi hai dato la forza di vivere un' altra volta, tu Margery, sarai sem-'

Maja si azzittì.
Per la prima volta in assoluto, stava vedendo Margery piangere, proprio lei.

La donna forte di mente e di corpo era crollata.

Stava dimostrando le sue debolezze.

'Maja, fai parlare me, sappiamo entrambe che sono più brava io con le parole.'
si asciugò il viso dalla vergogna e cercò di tenere al freno le lacrime.
'Voglio vederti felice e se K può farlo, devi stare con lei, prenditene cura, ne ha bisogno.' un dito scivolò lentamente dietro l' orecchio per sistemarsi i capelli.

'E a te Karen ti è stata data un'altra possibilità, vivila.'

Si avvicinò alle ragazze e mise le mani sulle reciproche guance.
'L' amore è forte e voi ne siete la prova ma ora sono io che devo trovare la mia vita.' diede un bacio sulla fronte di Maja.

'Sei sicura di voler restare qui..? Posso ancora darvi un ultimo passaggio'
Singhiozzò appena.

E per questa volta fu Maja ad asciugare via lacrime di Margery.
'Siamo sicure. Ricorda casa nostra è sempre aperta per te.'

La donna sorrise.
'Fatene di questo posto un luogo migliore' strinse le mani delle giovani prima di voltarsi e camminare a passo svelto verso la sua vettura.
'Addio Maja'

I mesi passarono e le ragazze stavano facendo un ottimo lavoro.
Ricostruire un accademia da capo, non era cosa da poco.

Karen era tornata a curarsi e a risplendere di luce propria e Maja tornava ad amare.

'Prova a farmi cadere dalla scala e ti giuro te la faccio pagare, McCory!'
La bionda stava dipingendo gli angoli in alto della loro stanza.

'Muoio dalla paura, dai piccoletta scendi'
Sbuffò la grande facendo traballare appena la scala, ridacchiando.

'Io ti ho avvisato amore mio'
La piccola da sopra la scala, schizzò il pennello pieno di vernice sul volto di Maja, che la guardò spalancando la bocca.

'Inizia a scappare!' Prese anche lei un pennello e lo intinse nella pittura blu.

'No Majaaaa non mi piace il blu!'
Rise per poi scendere dalla scala ed iniziare letteralmente a correre con un secchio e un pennello in mano.
'Le tette grosse ti rallentano, McCory?'
Scoppiò a ridere prima che la nera le tirasse addosso tutto il contenuto del secchio.

Karen rimase ferma, nella posizione immobile di quando la pittura le si era stata lanciata addosso.
'Karen, sei bellissima di blu, non te l' ho mai detto?'
Rise lasciando gli oggetti a terra per avvicinarsi alla piccola.
'Sei proprio una stronza, uf' strinse le braccia al petto.
'Guarda il panico che abbiamo fatto in questa stanza..' disse in modo serio per poi trattenersi dal ridere.

Maja le si avvicinò mordendosi il labbro, intinse le mani nella pittura rossa.
'Ancora? Il rosso perlomeno mi sta d' incanto' le fece una linguaccia.

'Quando vedrai queste impronte sul muro, ti ricorderai di quanto mi piaccia fotterti' la spinse ad una parete e aderì i palmi delle mani sul muro.

Karen aveva il respiro cortissimo.
'Ma m..Maja'
Socchiuse gli occhi.
'come sei romantica'
Si iniziarono a baciare e strusciare l' una sull' altra.
'Shh'
Maja la guardò negli occhi.
'C'è solo un' ultima cosa da dire.'
Karen aveva i zigomi bollenti.
'Tipo, puoi andarti a lavare le mani perché saranno nella mia vagina?'
Entrambe risero senza sosta.
'Ti amo Karen.'
'Ti amo Maja.'