I' m back for you

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Prima di bussare, Margery sentì di avvisare Maja.
'Tesoro, K potrebbe aver subito un qualche trauma.. fai fare a me, ok?' le strinse la mano.
Maja annuì soltanto, aveva il polso accellerato e un' insistente cefalea che le procurava forti capo giri.

Toc. Toc.

Karen era all' interno di quelle quattro mura, il suo dolce visino era consumato.
Sembrava avere chissà quanti anni in più.
Le borse sotto agli occhi rendevano il suo sguardo stanco, le labbra erano secche e leggermente spaccate, il suo naso era screpolato e rosso, non doveva star affatto bene.
I capelli erano diventi lunghissimi e la ricrescita biondo cenere aveva quasi coperto completamente la tinta argento platino.

Era rannicchiata sul letto quando sentì bussare.
Erano anni che nessuno passava a farle visita.
L' ultima volta che qualcuno era entrato, furono i novizi che le fecero il lavaggio del cervello.

'C..chi è?' disse con tono debole e affaticato mentre stringendosi le braccia a petto, avvicinò l' occhio tra le fessure della porta e intravide due ombre.
'Siamo due persone che vogliono aiutarti, non temere.' disse Margery mentre Maja era in procinto di piangere.

Fuori dalla porta sarebbe potuto esserci chiunque, chiunque che le avrebbe potuto far del male ma Karen avrebbe aperto a chiunque.
Non provava più un' emozione, tanto ad arrivare al punto di preferire la paura.

Aprì lentamente la porta e si ritrovò due figure femminili.
'C..cosa v..volete? N..non vi conosco' guardò entrambe spaventata.

Margery socchiuse gli occhi, le erano bastati diedi secondi per capire il disturbo di Karen.
-non ricorda quasi nulla- pensò, facendo il primo passo all' interno.

Maja era rimasta congelata davanti all' entrata. La sua piccolina aveva e stava soffrendo più di quanto immaginava, più dell' imaginabile, più di lei.
Margery prese la mano della nera.
'Tranquilla Karen, vogliamo solo parlarti'
Alla bionda tremarono i denti.
'Ci siamo mai i..incontrate prima?'

E li, Maja non trattenne più le lacrime.

Margery strinse più forte la mano della nera. 'coraggio' sussurrò. 'fidati di me'.
Karen guardò la ragazza con il caschetto piangere e le venne spontanea una domanda.
'Che c..he ti è successo?' sillabò con le lacrime agli occhi.
Il suo livello di sensibilità era aumentato e anche se non sapeva chi fosse quella ragazza ed il motivo per cui piangeva, sentiva di esserle legata.
Sentiva di conoscerla.
Margery si avvicinò a Karen, non riusciva a provare odio per quella creatura innocente.
Le appoggiò le mani sulle spalle.
'Ricordi qualcosa del tuo passato? Ricordi le persone che ti hanno voluto bene?'
Karen la fissò con il respiro fermo in gola, non era più abituata ad avere un rapporto così intimo.
'I...io non lo so.. i novizi mi hanno detto che non ho n..nessuno, mi hanno detto che sono sempre stata s..ola, perciò sono qui. Mi hanno detto che se un giorno...-' si bloccò all' improvviso.
Gli uomini le avevano severamente detto che non poteva dirlo a nessuno.

A quel punto Maja, scanzò Margery e strinse il volto della piccola, accarezzando le guance rosee.
'Ti hanno detto che il nome del diavolo è Maja. Che è colpa sua se sei qui.' si avvicinò ancora di più per poi abbracciarla.
'Maja ti ama, vuole farti fuggire di qui, devi fidarti di lei come facevi un tempo.'

Karen si sentiva stranamente al sicuro in quelle braccia calde, pianse sul petto della sconosciuta.
'I..io non ricordo più il suo aspetto.. ma il suo nome... il suo n..nome non potrò mai scordarlo' alzò intimorita il volto.
'T..tu.'
tirò su col naso mentre due goccioloni di lacrime le inondarono lo sguardo, rendendolo luccicante e sincero.
'Tu sai d..ov' è e chi è Maja?'
La nera le spostò i capelli dalla fronte, la baciò e restò sulla sua pelle fredda.
'Sono io'

The moon and the darkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora