Paradise.

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La sua lingua la stava mandando in estasi, Maja stava assaggiando un pezzo di paradiso come anche Karen che ci stava davvero prendendo gusto. Era buonissima.

Karen la guardava con quegli occhioni dolci e innocenti, sbattendo lentamente le ciglia e muovendo anche due dita al suo interno..

Maja la guardava così eccitata e urlava così forte che presto si sentì mancare la voce.

Quegli occhi sottomessi le fecero spuntare un sorriso perverso che si allungava sempre di più sul suo volto.. 'ohhssi mi piace' sussurrò muovendo a scatti il bacino nella sua bocca.

Quel sorriso fece arrossire la piccola che nascose il suo viso tra le gambe dell' altra ma all' improvviso si sentì stringere i capelli con una presa ferrea, così stretta che quasi ebbe paura anche se consapevole che maja non le avrebbe potuto fare del male.

Sentì la grande che la stava letteralmente spingendo dentro di lei e questo significava solo una cosa.

'eccomi hha dio sto per v....venire' in quel momento il piacere raggiunse le stelle e non appena la nera lasciò la morsa, la bocca di Karen accolse il suo sapore.

'Prendilo tutto.. mmh Karen. .'

La bionda fece come le aveva detto e dopo averla ripulita, alzò il viso tra le sue gambe e si leccó le labbra, socchiudendo le palpebre.

'Sei perfetta.. una goduria, buonissima' le sussurrò guardandola con un leggero rossore sugli zigomi.

Maja si alzò su lo slip e poi le sorrise con l' affanno, dicendole. 'tu sei niente male biondina.. nessuno mi ha mai fatto un servizietto migliore. Sono contenta ti sia piaciuto... così se ne vorrai ancora....' si passò una mano sull' intimo e poi le fece cenno di chinarsi su di lei.

"Niente male? "

Karen si morse un labbro, forse si aspettava più entusiasmo da parte della nera ma aveva capito che Maja non era la tipa da soddisfazioni.

'Ehm.. v...vedremo..' si passò un braccio sulla bocca e poi si chinò su quella di Maja che le disse delle parole che le fecero tremare l' anima.

'Adesso puoi andare' le sorrise da vera e propria stronza.

Karen si sentì improvvisamente più debole del solito, era incredibile come Maja riuscisse a renderla più sicura di sé ma allo stesso tempo così fragile. Cos' era stata solo una puttanella? Adesso che aveva finito la stava cacciando fuori!

Le stava venendo da piangere, le sue ciglia si intrinsero di lacrime e senza dirle nulla, scese dal letto per raggiungere la porta.

Cosa ne era stato di tutti quei baci proibiti, di quelle carezze, di quei sorrisi, dei loro tatuaggi e del suo lavoro?

Nulla, definitivamente nulla.

Alzò la maniglia ma poi ecco di nuovo un altro colpo di scena..

Il suo polso era bloccato, le sue dita si strinsero in una mano e i suoi fianchi si ritrovarono attaccati al ventre di Maja, si proprio lei.

'Ci sei cascata?' Rise silenziosamente e poi le morse il lobo.

'Oh zuccherino, tu rimani con me' le diede un piccolo bacio sul collo e poi le alzò i lembi della maglietta per toglierla.

Ora la piccola era senza maglietta e la grande senza pantaloni..

Karen si girò do scatto, appoggiando le mani tra i capelli della nera e tirandosi su le lacrime le sussurrò con una viocina dolce.. 'mi hai fatto piangere.. sei cattiva, non so perché ci casco sempre..' La abbracciò per cercare protezione, cosa che maja le riuscì a dare benissimo.

Per un attimo aveva creduto di essere solo una pezza gettata a terra ma adesso aveva capito che almeno per la sua maja non lo era.

La prese in braccio e la portò sul letto, la coprì fino al collo con il suo piumone e la strinse possessivamente al suo corpo, intrecciando le loro gambe.

'Dormi con me' si abbassò per baciarle il seno.

'Si, dormo con te' disse la bionda, inarcando la schiena e il collo.. sarebbe potuto venire anche solo grazie a quei baci così dolci ma desideriosi.

'Non era una domanda' disse Maja, alzando un sopracciglio.

Ovviamente la grande non le avrebbe lasciato scelta ma per la piccola la cosa andava più che bene...

'Buonanotte Maja' si accoccolò al suo petto, stringendole la schiena.

'Buonanotte bionda' le diede un bacio sulle labbra e chiuse gli occhi.

La piccola però aprì per sbaglio gli occhi e vide sulla mensola, 7 bamboline di ceramiche che fissavano il letto, che fissavano lei.. ebbe una strana sensazione di inquietudine ma a spaventarla ancora di più fu quel maledetto gufo.

'M..m...maja fallo stare zitto, ho paura' cercò disperatamente le sue labbra per rassicurarsi anche se già stare abbracciata a lei, si sentiva protetta.

'Tranquilla, lei è mia amica, non ti farà nulla e poi ci sono io.. non devi più temere' sospirò leggermente, scaldandole la schiena.

'd' accordo.. grazie' si fece piccola piccola tra le sue braccia e chiuse le palpebre, abbandonandosi al suo calore, al suo respiro e al suo battito.

Passò la notte più bella della sua vita.

The moon and the darkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora