1°CAPITOLO

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Pov's Emily
Mi era sempre piaciuto osservare il cielo al tramonto, si dipingeva di colori differenti che lo rendevano ancor più bello di quanto non lo fosse già: il rosso in contrasto con il giallo e, poi le sfumature di color arancione che arricchivano il cielo ancora di più.

Un capolavoro stupendo.

"Lucky...sta buono.." dissi al mio piccolo amico mentre si rincorreva la coda, in mezzo al prato, nel giardino (gigantesco) di casa mia.

Mi scappò una risata nel vederlo.

Era un amore di cucciolo o 'una piccola palla di pelo peste pelosa' come diceva Rose.

"Vieni qui Lucky.." dissi sedendomi sull'erba e allargando le braccia verso la sua direzione.

Lui mi guardò e poi mi corse incontro.

Lo presi al volo e cominciò a leccarmi il viso.

"No...Lucky...ti prego.." dissi ridendo.

Lui, in tutta risposta, si mise ad abbaiare e poi andò in giro per il giardino, recintato tutto intorno da una siepe non tanto alta, circa 2 metri e mezzo, che andava a congiungersi all'estremità delle due aperture(?) del cancello di casa.

Il giardino era diviso, più o meno, in quattro sezioni, con dei sentieri di ciottoli che li dividevano.

Vi spiego meglio com'è casa mia.

Il terrazzo di casa mia si apriva sul giardino, raggiungibile tramite delle scale.

Scese le scale, si trova il giardino diviso in quattro sezioni con dei sentieri in ciottoli di pietra.
Queste quattro sezioni erano delle porzioni di prato divise, ognuna, con una specifica funzione.

La prima porzione, come le altre, era attaccata alla siepe sul lato esterno e circondata con delle pietre di dimensioni modeste. Si andava a chiudere a forma di quadrato fino alla terrazza, vicino alle scale. A separarla dall'altra, adiacente ad essa, c'erano delle panchine in pietra bianca attaccate si e no alla siepe. Questa prima porzione era occupata da coltivazioni floreali tra le preferite di me e Rose:rose rosse, bianche, gialle e rosa ed i girasoli.

La seconda porzione di prato adiacente alla prima e separata dalla panchina in pietra, c'era un grande albero dove, attacata ai suoi rami, c'era un altalena e tutto intorno dei...gigli. (che Rose aveva voluto, ma che io non volevo e saprete anche il perché se siete qui).

La terza porzione di prato separata, come le altre, da panchina e il sentiero di ciottoli, era dedicata a Lucky con tanto di cuccia e tutto il resto (che io avevo voluto, ma Rose non voleva. Io il mio cane lei i suoi gigli).

Infine, l'ultima porzione di prato, che si ricollegava alle scale del terrazzo e separata dalle altre con sentiero e panchina, era dedicata ad un semplice gazzebo bianco.

Bhe questo era il giardino.

Ora vi mostro la casa che la mia famiglia mi aveva lasciato in eredità.

Parto dall'inizio.

Arrivati al quartiere di Bloomsbury e Fitzrovia, bastava camminare fino a lasciarsi indietro le numerose case del quartiere e le librerie. Perché dovete sapere che Bloomsbury e Fitzrovia è il quartiere di molti artisti e scrittori, inoltre è pieno zeppo di negozi dedicati solamente ai libri.

Tornado al tour, una volta essersi lasciate alle spalle tutto ciò, si iniziava ad incamminarsi in aperta campagna inglese fino a quando un enorme cancello recintato da siepe alle sue estremità non cattura la tua attenzione.

Una volta essere entrati, percorri il sentiero di casa, fatto di ciottoli e pietruzze varie, finché la casa/villa non ti appare davanti.

Gradini in marmo bianco precedono il portone d'ingresso e due vie ai loro lati, sulla destra e sulla sinistra, portano al giardino.

Light On Truth 2: ᴀʀᴅᴇɴᴛɪ ᴠᴇʀɪᴛÀ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora