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Come sempre sono in ritardo...
E non me ne fregherebbe un accidente, come sempre.
Se non fosse che oggi è il primo giorno di scuola del mio terzo ed ultimo anno!
Sì, perché col cazzo che proseguo gli studi.
A parte che non ho nemmeno idea di cosa io voglia fare in futuro.
Futuro...
Solo a pensarci mi viene l'orticaria.

"Scappo Gyu!"
"..."
"Mingyu???"

Vabbè non ho tempo per stare dietro a quell'armadio, meglio filarsela.

Mingyu è il mio caro fratellone.
Un metro e 80 per 70 kg.
Sogna di sfondare nell'industria musicale.
È un eterno Peter Pan.
Però è grazie a lui se ora posso vivere lontano da casa.
È da quando mamma si è separata da papà che la situazione è diventata insostenibile.
Vede sporco ovunque.
Soyeon pulisci la stanza.
Soyeon spolvera ai mobili.
Soyeon, Soyeon, Soyeon.

Per fortuna ha scelto di porre fine alla guerra fredda dei Kim e ha accettato di farmi vivere con sé.
Tra me e lui non so chi lasci più vestiti e cartacce in giro.
Ci sono persino i miei reggiseni sparsi sul pavimento.
Ma hey,  io tra la scuola e lo sport non ho tempo di fare la donnina di casa, e lui tra un'audizione e l'altra e i suoi continui viaggi all'estero... Lasciamo perdere.

Dopo circa una quindicina di minuti a piedi, arrivai nel cortile della scuola, in tempo per l'annunciazione delle nuove classi.

"Eccomi"
"Ah ce l'hai fatta! Potevi metterti qualcosa di più carino sotto la divisa eh! Ma sbaglio o vi hanno accorciato ancora di più la gonna?"

No, no sbagli Ji, ce l'hanno accorciata di brutto.

"Che ha la mia felpa che non va? E comunque ero di fretta"
"Ma smettila, non sei poi tanto diversa dal solito. Non ti sei nemmeno pettinata!"
"Quale parte di ero di fretta non ti è chiara?"

Jisung fece spallucce e indicò il preside, intento a fare il solito discorso di benvenuto per le matricole del primo, poi la solita ramanzina per quelli del secondo, e infine il solito commiato per noi dell'ultimo obbligatorio.

"Che palle, quando finisce 'sta lagna? Voglio sapere in che classe sarà..."

Eccolo lì.
Lo studente straniero.
Hong Joshua.
Bello come il sole.
Peccato che quest'anno sia in quinto.
Ciò vuol dire che ho un'ultima possibilità di dichiararmi... Poi tutto finito.

"Guardalo Ji, guardalo. Come fa ad essere così bello?"
"Bello è bello. Ma proprio per questo non guarderà mai una come te"

Che stronzo.
Lo spinsi dal gomito e lui, che si stava tenendo in equilibrio con le gambe incrociate, si sbilanciò in avanti.

"Cretina"
"Cretino tu! Ti ricordo che all'ultima gara di atletica è venuto a farmi i complimenti! E poi una come me come? Sono carina eh"
"Non lo metto in dubbio solo che... Hai presente la femminilità? La classe? La finezza? Ecco, le tue non sono mai venute alla luce"

Idiota!
Con tutta la mia femminilità, la mia classe e la mia grazia, stavo per alzargli le mani, ma il pelato lo salvò, annunciando le classi.

Oh, sono di nuovo in classe con Jisung.

"Soy, anche quest'anno vale il patto dell'anno scorso"
"Io ti faccio copiare i compiti di inglese e tu a me quelli di scienze?"

Jisung è un mostro in tutte le materie, quello che gli manca però è la voglia, specialmente con inglese.
Dice sempre 'che bisogno ho di saperlo scrivere quando lo so parlare alla perfezione?'

E a mio parere, non ha mica tutti i torti.
Insomma, quale turista sul suolo straniero si mette a scrivere bigliettini per... Che ne so, per andare in bagno?

Arrivammo di fronte alla nuova classe e mi resi conto, con moltissimo piacere, che quella di Joshua, fosse esattamente di fronte alla nostra.

"Che botta di culo!!"

D'un tratto sentì una mano scompigliarmi leggermente i capelli.

"Siamo vicini di classe"
"S-sì"

Era lui.
Il bellissimo Joshua.

Mi sorrise e con i suoi amici, entrò nell'aula.

"Ji, sto sognando?"
"Oh no. Più che un sogno, credo sia un incubo"
"Cicciobello! Siamo in classe insieme hai visto???"

Lee Minho.
La spina nel fianco di Jisung.
Anche se non ho mai capito perché.
A me sta un sacco simpatico.
È carino, alla mano.

"Ciao Minho"
"Ciao Soyeon!"

Si avvicinò a Jisung, che, se prima guardava per terra, ora, costretto dal dito di Minho sul suo mento, si era ritrovato ad osservarlo dritto negli occhi.

"Minho, lasciami stare"
"Ti ho soltanto salutato cicciobello"
"E non chiamarmi cicciobello"

Pff.
Ci sarà da ridere.

"Sentite piccioncini, prima che inizi la lezione vado alle macchinette. Non ho fatto in tempo a fare colazione. Qualcuno si vuole unire a me?"
"Io!"

Ji, finito tra le grinfie del castano, si divincolò dalla sua presa e mi raggiunse, spintonandomi verso il corridoio.

"Non capisco perché non ti piaccia Minho"
"Troppa skinship. Lo sai che non mi piace"
"Ma se sei la persona che ne fa più uso al mondo?"
"Sì, ma con chi conosco, non col primo Minho che capita!"

Bah.
Secondo me sotto sotto gli piace.
Merda, nel casino ho scordato i soldi a casa.

"Ji, hai 3000 won?"
"Sì, ma non te li presto. Sei già in debito di almeno il triplo"

Che palleeee.
Voglio il mio caffè.

Distolsi lo sguardo dalla macchinetta e notai due ragazzi, davanti a quella delle bevande fredde, contare delle monetine.
Vabbè, ci provo.

"Scusami, non è che avresti 3000 won da prestarmi?"

Il più basso dei due mi guardò terrorizzato e in preda al panico tirò fuori uno strano spray dalla tasca dei pantaloni e me lo spruzzò addosso.

"Ma che diavolo stai facendo????"

Vaniglia?
È un deodorante?
Che cazzo è sto coso?

Prima che potessi chiedere spiegazioni o capire cosa stesse accadendo, scappò via.

Mi girai verso Jisung che incredulo, aveva indietreggiato.
Per il troppo profumo, cominciai a tossire, quando, a distrarmi da quel fastidioso prurito che sentivo in gola, l'amico del pazzo, mi afferrò la mano, mi fece aprire il palmo e mi lasciò delle monete.

"Tieni il resto e scusalo tanto"

Mi disse, per poi avviarsi verso le scale.

"Jisung, che è successo?"
"E io che ne so? Tu stai bene? Che ti ha spruzzato? Non sarà veleno!"
"Macché veleno! Non senti l'odore di vaniglia?"
"O cacchio, eppure non mi sembrava puzzassi... Però, aspetta. La tua felpa ha una macchiolina di... Marmellata?"

La campanella interruppe quel momento assurdo di delirio e io e Jisung, dopo aver preso il mio maledetto caffè, rientrammo in classe.

"Benvenuti ragazzi. La lezione è iniziata dieci minuti fa. Bel modo di presentarsi"

Disse.
E questa chi è? Una nuova insegnante?

Di punto in bianco, si sentì un urlo dal fondo della classe.

"AAAAA LA DONNA MARMELLATA"
"IL MANIACO DELLA VANIGLIA?"

Cleaning with you ~ Kim SeungminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora