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Suonò la campanella e uscimmo in cortile per la ricreazione.

«Tu vieni con me a conoscere un po' di gente.» disse Agnese.

«Beh ecco io sono timida, non so come comportarmi.» dissi

«Basta che dici il tuo nome.» disse lei ridendo.

Agnese mi portò in giro per il cortile, fermandosi ogni tanto dove c'erano dei gruppetti di persone per farmeli conoscere.

«Le vedi quelle? Sono delle, ehm galline, per non dire altro.» disse indicando un gruppo di ragazze, che parlavano e ridevano fra di loro.

«Come si chiamano?» chiesi curiosa.

«Quella là, la più brutta, si chiama Gaia, quella bionda si chiama Matilde, poi quelle belle sono Zoe e Silvia. I maschi le chiamano fantastiche quattro.» disse Agnese, con una faccia che esprimeva disprezzo.

«Capisco, hanno un bel culo, ma nient'altro insomma.» dissi.

«Esatto.» disse lei.

«Vedo che mi hai già rimpiazzato, non sono abbastanza bella per farti da guida?» disse Ayumi, ridendo.

«Ma stai zitta va.» dissi tirandole un pugno.

«Ciao Agnese, ti dispiace se ti rubo la Ceciu?» disse Ayumi, rivolgendosi all'altra ragazza.

«No no, io adesso devo andare da Alessandro.» disse Agnese, lasciandoci sole.

«Ha il ragazzo?» chiesi ad Ayumi.

«Sì.» disse lei alzando gli occhi e ridendo per la mia curiosità.

«Beh me lo aspettavo, è proprio carina.» dissi tranquilla.

«Comunque com'è la tua classe? I compagni? Hai già fatto colpo su qualcuno?» chiese.

«Prima di tutto calmina, vuoi una tisana? Camomilla?» dissi ridendo.

«Dai rispondimi, sono curiosa.»

«Guarda non si vede proprio che sei curiosa. Anyway ho conosciuto i miei compagni, mi sembrano a posto e no, non penso di aver fatto colpo su nessuno.» risposi.

«Beh c'è un ragazzo là che ti sta guardando.» disse lei con un sorrisetto.

«Cosa c'entra? Io adesso sto guardando quella ragazza, ma non significa che mi piace.»

«Ma lui ti sta fissando da un po' e mi sembra pure carino.»

«Ma quello?» chiesi indicando un ragazzo. «È il mio compagno di banco.»

«Eheh fai conquiste.» disse lei tirandomi una gomitata.

«Ayumi hai rotto le palle.»

«Dai, non si può neanche scherzare oh.» disse sbuffando.

«Il gioco è bello quando dura poco.»

Mentre Ayumi cercava una risposta sarcastica suonò la campanella e tornammo in classe. Quel giorno a scuola non successe nient'altro di notevole, presi appunti e ascoltai le lezioni.

nota autrice

sono riuscita a fare un capitolo anche oggi, lo so che è noioso, ma era solo un capitolo di passaggio

non so più cosa dire, ci vediamo domani con il capitolo

bye
ceciu

Just a strange family || One directionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora