Il giorno dopo dovetti andare a scuola, anche se mi sarebbe piaciuto stare con i ragazzi e consolarli.Incontrai Ayumi appena arrivai e iniziai il racconto.
«Due sere fa, quando stavo tornando a casa dopo il compleanno di Agnese, vidi Zayn con una valigia in mano che usciva dalla sua camera. Non mi parlò, anche io gli avevo fatto una domanda.» dissi, mentre lei mi ascoltava attenta.
Continuai il racconto, senza riuscire a trattenere una lacrima che scese solitaria per la mia guancia.
Ayumi, vedendo che ero triste, mi abbracciò e io apprezzai molto quel gesto. Mi conosceva bene, sapeva che gli abbracci erano la cosa che preferivo di più di tutto.
«Non so se è uscito qualcosa su internet, ma so che se ne parlerà molto. Spero solo che le altre si contengano un po' davanti a me.» dissi asciugandomi le lacrime.
«Se vuoi glielo posso dire io.» disse lei, dandomi una pacca sulla spalla.
«Grazie.» dissi, prima di entrare a scuola.
La mattinata passò abbastanza velocemente. Cercavo di ascoltare, ma dopo pochi minuti la mia mente divagava e mi trovavo a pensare sempre a Zayn.
Andrea vedeva che qualcosa non andava, che ero distratta, ma non fece domande. Anzi mi abbracciò, senza sapere il motivo della mia tristezza, ma cercando comunque di confortarmi.
Tornai a casa, dopo le lezioni.
Aveva fatto da mangiare Harry, che un po' si era ripreso. Ci sedemmo a tavola in silenzio, senza Liam.
Eravamo tutti tristi, ma Liam era pronto devastato.
«Credo che dovremmo parlargli.» disse Niall, riferendosi a Liam.
«Ma cosa gli diciamo?» chiese Louis, che negli ultimi giorni aveva messo da parte la parte litigiosa del suo carattere e si dava da fare per vedere tutti felici, per quello che era possibile.
«Non lo so, magari che Zayn non ha lasciato la band ma il management.» disse Harry, pensando.
«Io penso non dovremmo parlare di Zayn, sarebbe solo peggio.» dissi scartando l'idea di Harry.
«Penso che dovresti parlargli tu, sei quella più calma e brava con le parole.» disse Louis.
«Anche per me.» disse Niall.
«Va bene, vado.» dissi alzandomi e andando in salotto, dove Liam era steso sul divano.
«Payno? Posso?» chiesi, sapendo che non avrei ricevuto risposta.
«Volevo dirti che secondo me stai solo sprecando tempo facendo così. Sai quando sei triste va bene pensarci un po' su, ma non puoi lasciarti andare così. Magari facendo qualcosa ci penserai meno e sarà meglio per te. Tutti siamo tristi, non tanto come te, ma abbastanza da capirti. Adesso stai solo diventando un peso per gli altri tre, che sono preoccupati per te. Dai, andiamo a fare una passeggiata. Se vuoi parleremo, se non vuoi starò zitta, ma devi muoverti un po'.» dissi prendendogli la mano e tirando per farlo alzare.
«No grazie, preferisco stare qui.» disse lui, con uno sguardo vacuo.
«Stai zitto Payno, non accetto rifiuti. Devi venire per forza.» dissi, continuando a tirarlo per un braccio.
Lui sbuffò e si alzò dal divano per prendersi le scarpe.
nota autrice
mi distrugge immaginarmi Payno così, piccolo
hanno già iniziato a darci compiti che palle, cercherò di aggiornare lo stesso
bye
ceciu
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Just a strange family || One direction
Fanfictionallora questo è come immagino la mia vita se gli 1D mi adottassero. lo so che alcune cose non combaciano con la realtà, infatti è una storia inventata :) se siete qui per criticare, evitate, preferisco i consigli COMPLETA