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puntualizzo una cosa, da qua in poi userò i pronomi they/them per Ayumi perché si

non so se li uso nel modo giusto ma per rispetto verso Ayumi appunto preferisco fare così

Andai al parco per incontrare Ayumi e parlare con lxi. Camminavo con le cuffiette e la musica a volume alto.

«MA SEI SCEMA? TOGLITI QUELLE CUFFIE OH. TI HO CHIAMATO TRE VOLTE.» disse Ayumi, urlando per farsi sentire.

«Dimmi.» dissi ridendo dell'espressione della sua faccia.

«No in realtà eri tu che dovevi parlarmi di una cosa importante.» disse poi lxi.

«Ah si, che idiota. Allora ho quest'idea da un po'.» dissi, iniziando a raccontare la mia idea e le mie considerazioni.

Quando ebbi finito, Ayumi commentò: «Sai che non la prenderanno per niente bene, anche se hai perfettamente ragione. Penso che tu debba farlo, hanno bisogno del loro spazio. Se vuoi ti posso aiutare.»

Lxi mi capiva sempre, era veramente una persona importante per me. L'abbracciai ringraziandolx.

«Ehi di niente, sei sempre la persona più stupida del mondo, ma appunto per questo hai bisogno della mia intelligenza.» disse scherzando.

«Ayumi? Vaffanculo.» dissi, dandoxlx una sberla.

«Non mi puoi picchiare se dico la verità.» continuò lxi ridendo di me.

«E sai perché tu hai bisogno di me? Perché con la tua carenza di bellezza hai bisogno di una diva al tuo fianco per non sentirti troppo bruttx per il mondo.» dissi con una faccia vittoriosa, alzandomi dalla panchina dove ci eravamo sedutx.

«Quindi ti definisci una diva? Con quei brufoli? E con quella faccia da sberle che hai? Tu si che hai bisogno della mia guida verso la retta via.»

«Ah però io ho il ragazzo.»

«E con ciò? Non significa che sei bella se un maschio ti ama. Il fatto che io sia solx conferma la mia teoria: nessuno mi merita perché sono troppo perfettx.» disse lxi seguendomi in giro per il parco.

«Si si, sogna finché puoi.»

«Tanto prima o poi tutto finisce.»

«Guarda non ti ascolto più, che continui a rosicare.»

«Ok. Andrea ti tradisce.»

«CHE HAI DETTO?»

«Vedo come non mi ascolti.»

«Ayumi ti prego, dimmi.»

«Stavo scherzando, era per vedere se mi ascoltavi. Ma stai piangendo?»

«Ayumi, ti odio. Mi hai fatto prendere un colpo.»

«Dai su. Un abbraccio aggiusta tutto.» disse abbracciandomi e asciugandomi le lacrime.

«Meglio il cibo.» dissi ridendo.

«Andiamo a prenderci un gelato allora.»

«Ma è ottobre.»

«Ma stai zitta. Un gelato va sempre bene.»

«Già ottobre? FRA UN PO' COMPIO DICIOTTO ANNI.»

«Oh bene, mi porterai in giro con la tua macchina allora.» disse lxi, tirandomi per un braccio verso la gelateria.

Mangiammo il nostro gelato continuando a parlare e ad insultarci.

«Ciao, devo andare. Quegli scemi dei miei fratelli penseranno che sono morta se non torno. Ci vediamo.» dissi salutando Ayumi, felice di averlx vistx.

Riusciva sempre a farmi spuntare un sorriso o un dito medio, dipendeva dagli argomenti.

Tornai a casa a piedi, canticchiando tra me e me. Anche pensando a come attuare il mio progetto.

«Sono a casa, non sono morta.» urlai entrando in casa.

«Ceciu ho un ospite, vai in camera?» disse Liam dal salotto.

«Ok solo perché sei tu Payno.» risposi sorridendo.

Sentii una risata di una ragazza e sentii Liam dire: «Sorella adottiva.»

«MOLTO SIMPATICA.» urlai andando in camera.

nota autrice

non ho niente da dire

amo i vostri commenti, vi prego continuate a scrivere :)

bye
ceciu

Just a strange family || One directionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora